1. MARRA FU ALLONTANATO DA ZINGARETTI E NEGLI ULTIMI DUE ANNI SI ERA MESSO IN ASPETTATIVA A MALTA, DOVE FACEVA AFFARI
Estratto dall'intervista a Raffaele Marra sul ''Fatto Quotidiano'' dello scorso novembre
Lei ha mai lavorato per Veltroni e Zingaretti?
No, sono arrivato in Campidoglio nel 2008. E Zingaretti, appena insediato, mi ha revocato l'incarico: non ha voluto lavorare con me.
2. "RAFFAELE È IL MIGLIORE PER LUI GARANTISCO IO" QUANDO LA SINDACA BLINDAVA IL DIRIGENTE
Mauro Favale per ''la Repubblica - Roma''
VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA RAFFAELE MARRA
Ora, nell' unica sua apparizione davanti alle telecamere (1 minuto e 52 secondi in cui legge una dichiarazione scritta, schivando le domande), Virginia Raggi dice: «Il dottor Marra è solo uno dei 23mila dipendenti capitolini». Una presa di distanze che fa a pugni con tutte le volte in cui, da fine giugno all' altro ieri, la sindaca di Roma ha difeso, coperto e lodato l' operato di quel dirigente comunale che da subito ha voluto al suo fianco.
Il legame tra i due, raccontano in Campidoglio, nasce mediato da Daniele Frongia, il vice della sindaca, l' uomo che Raggi ha voluto (silente) al suo fianco ieri durante la breve dichiarazione davanti ai giornalisti. È Frongia che stringe il rapporto con Marra ai tempi della consiliatura Marino. È a lui che si rivolge (vista la sua conoscenza della macchina capitolina) per la lettura dei bilanci del Comune.
Ed è a lui che chiede aiuto per la stesura di alcuni passi del suo libro E io pago, incentrato sugli sprechi del Campidoglio. Quando si inizia a intuire la valanga di voti che andranno al M5S alle Comunali, è sempre Frongia a "scongelare" Marra, da due anni in aspettativa a Malta.
Lui fa domanda per rientrare a Palazzo Senatorio con la promessa di essere ricollocato in un ruolo di vertice, nel gabinetto del sindaco, lì dove avrebbe voluto sedere già con Gianni Alemanno: «Se non mi premiano i 5 Stelle, allora, chi mi premia?», dice in un' intervista a fine giugno, quando il suo nome aveva già creato malumori dentro al M5S. Da allora fino all' altro ieri, i richiami dei vertici del Movimento sono stati costanti, puntualmente respinti dalla Raggi.
salvatore romeo e raffaele marra al compleanno di pieremilio sammarco
A luglio Grillo piomba in Campidoglio per stoppare le liti e chiedere la rimozione del dirigente contestato. La sindaca, anche in quell' occasione, prende tempo, assicura spostamenti che in realtà continua a rimandare. Marra resta al suo fianco.
«Si comporta come un assessore», dicono di lui, in pieno agosto, in Campidoglio. Il vicecapo di gabinetto, sostenuto dal capo segreteria della sindaca, Salvatore Romeo, entra in rotta di collisione con il suo superiore, Carla Raineri. Tra i due, la sindaca sceglie Marra.
Raineri sbatte la porta e con lei l' assessore Marcello Minenna. È il primo settembre. La giunta balla ma la prima cittadina resta fedele al dirigente. Anzi, lo nomina alla guida del Personale dove Marra affronta e risolve (almeno per ora) la grana del salario accessorio.
RAGGI DE VITO LOMBARDI DI MAIO FRONGIA
«Avete visto? - dice la sindaca alla sua maggioranza - è l' unico che ce l' ha fatta dopo anni ». E quando a fine ottobre Grillo chiama i consiglieri M5S per chiedere lumi sul dirigente dopo le inchieste dell' Espresso che avevano messo in luce i suoi rapporti poco chiari coi costruttori, quelli rispondono: «La sindaca si fida di lui».
Passano due giorni e Raggi impone il suo aut aut: «O accettate Marra o andiamo tutti a casa», dice ancora al gruppo consiliare M5S.
MARCELLO DEVITO - DANIELE FRONGIA - VIRGINIA RAGGI
La fronda rientra, mentre arrivano le indagini sulle nomine e l' istruttoria dell' Anac sulla promozione del fratello di Marra al dipartimento Turismo. Anche in questo caso, la sindaca si assume tutta la responsabilità in una memoria all' Anticorruzione. È l' ultima difesa, proprio alla vigilia degli arresti di ieri. Accolti con un sospiro di sollievo dagli altri dirigenti capitolini, quelli che più avevano sofferto lo strapotere di Marra e le modalità di organizzazione della nuova "macrostruttura". «Finalmente » è l' avverbio più utilizzato dai capi dipartimento alla notizia delle manette.
virginia raggi in auto con daniele frongia LUCIA ANNUNZIATA CON RAGGI DE VIVO FRONGIA STEFANO CONSIGLIERI M5S AL COMUNE DI ROMA VIRGINIA RAGGI DANIELE FRONGIA