MAZZETTE IN “CONCORDIA” - I DIRIGENTI DELLA CPL ERANO DISPOSTI A PAGARE E AD ELARGIRE DONAZIONI - PER I PM, IL SINDACO DI ISCHIA ERA “ASSERVITO” ALLA COMPAGNIA - IL RUOLO DEL SOTTOSEGRETARIO SIMONA VICARI - IL COLLOQUIO CON LOTTI

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

cpl concordiacpl concordia

 

Quando parlavano di politici, amministratori e istituzioni, facevano una sola distinzione: quelli a disposizione e quelli che rifiutavano. In realtà l’espressione utilizzata dai vertici della cooperativa «Cpl Concordia» era ben più colorita: «Quelli che mettono le mani nella m...». E naturalmente per agevolare questo atteggiamento erano disposti a pagare tangenti da migliaia di euro, ma anche a elargire donazioni e favori grazie alle conoscenze di Francesco Simone, che prima di occuparsi delle pubbliche relazioni della coop era segretario fedelissimo di Bettino Craxi.

Giosi FerrandinoGiosi Ferrandino

 

«Asservito», secondo il giudice di Napoli, è il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino, del Partito democratico, che riesce ad agevolarli nell’affare della metanizzazione dell’isola. Lui ne trae numerosi vantaggi, forse anche per soddisfare le proprie ambizioni che vanno oltre l’incarico che ha. E infatti, in occasione della campagna elettorale, decide di andare a Roma «per parlare con Lotti», il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

 

Tra i favori elencati dai magistrati per dimostrare il tentativo di condizionare le personalità c’è l’acquisto di centinaia di copie dei libri scritti da Massimo D’Alema e Giulio Tremonti, le 2.000 bottiglie di vino che sempre D’Alema aveva prodotto, i viaggi in Tunisia offerti a numerosi amministratori.

 

LA SOTTOSEGRETARIA

MASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINOMASSIMO D'ALEMA OTRICOLI PRESENTAZIONE DEL SUO VINO

È il novembre del 2013. Simone scrive una mail ai vertici della «Cpl» e allega la legge di stabilità approvata dal Senato. Sottolinea, come si legge nell’ordinanza, «che il sottosegretario Simona Vicari — il cui intervento era stato da loro stessi invocato — è la persona che si sarebbe impegnata (appunto su loro indicazione) a far assegnare 140 milioni di euro (distribuiti in 20 milioni per 7 anni) per il completamento delle opere di metanizzazione dell’Italia del sud, di cui beneficerà evidentemente anche “Cpl”. Stando a Simone, Vicari si sarebbe personalmente impegnata a far rimuovere, durante i vari passaggi parlamentari, le parole “nei limiti” alla cifra di 140 milioni».

 

tremonti tremonti

«CI HA DATO COSE»

Scrive il giudice: «Per comprendere fino in fondo e delineare in maniera completa il sistema affaristico gestito dalla “Cpl” appare rilevante soffermarsi sui rapporti intrattenuti con l’onorevole Massimo D’Alema». Si torna all’11 marzo 2014 quando Simone parla con il responsabile commerciale di «Cpl» Nicola Verrini. «Bisogna investire negli Italianieuropei dove D’Alema sta per diventare commissario europeo... D’Alema mette le mani nella merda come ha già fatto con noi e ci ha dato delle cose».

 

Dieci giorni dopo lo stesso Simone parla con un’impiegata della Fondazione «dell’acquisto da parte di “Cpl” di alcune centinaia di copie dell’ultimo libro del politico nonché di alcune migliaia di bottiglie del vino prodotto da un’azienda agricola riconducibile allo stesso D’Alema».

henry john woodcockhenry john woodcock

 

Il giorno dopo Simone chiama il sindaco Ferrandino «e lo informa che il 10 e l’11 maggio D’Alema andrà a Ischia, sottolineando l’importanza dell’evento che cade nel periodo della campagna elettorale per le europee: “Questo pure è un segnale forte che ti appoggia tutto il partito”».

 

I BONIFICI

Il 6 novembre scorso Simone dichiara a verbale di fronte al pubblico ministero Henry John Woodcock: «Confermo che la “Cpl” ha acquistato 2.000 bottiglie di vino prodotte dall’azienda della moglie di D’Alema, tuttavia posso rappresentarvi che fu D’Alema in persona in occasione di un incontro casuale, a proporre l’acquisto dei suoi vini».

 

Il giudice dà conto di una perquisizione effettuata il 20 novembre 2014 negli uffici della «Cpl» durante la quale venivano sequestrati: «Tre dispositivi di bonifici effettuati da “Cpl” in favore della Fondazione Italianieuropei ciascuno per l’importo di 20mila euro (uno dell’8 novembre 2012, l’altro del 9 giugno 2011, un altro ancora del 7 febbraio 2014) nonché un ulteriore dispositivo di bonifico effettuato l’8 luglio 2014 per l’importo di 4.800 euro per l’acquisto di 500 libri di D’Alema dal titolo “Non solo euro”. Venivano acquisite anche due fatture sull’acquisto da parte della “Cpl” di due diversi libri scritti dall’ex ministro Giulio Tremonti rispettivamente di 7.440 euro e 4.464 euro».

cena di finanziamento del pd a roma  luca lotticena di finanziamento del pd a roma luca lotti

 

IL COLLOQUIO CON LOTTI

Agli inizi del 2014 Giuseppe Ferrandino è in campagna elettorale. Il 21 gennaio il fratello Massimo «gli passa una certa Milena e lei lo rimprovera che le avrebbe detto che sarebbe andata a Roma e l’avrebbe chiamata. Lui dice che andrà mercoledì, domani pomeriggio. Milena dice: “Perché ti devo parlare qua. Ho parlato con tuo fratello, c’è un interscambio che dobbiamo fare io e te”.

 

Ferrandino dice che domani a Roma deve andare al Parlamento a incontrare due deputati, Milena insiste per sapere chi sono i deputati. Ferrandino dice che si tratta di Cuomo e Piccolo. Milena in proposito dice: “Giosi punta in alto!”. Ferrandino dice che i voti li deve prendere in Campania e che deve parlare con Luca Lotti».

Marco Minniti Marco Minniti

 

SERVIZI E VATICANO

Per far comprendere quale sia la «rete» di Simone e dei responsabili della «Cpl» il giudice inserisce nell’ordinanza un’intercettazione ambientale tra Simone, il sindaco Ferrandino e l’imprenditore Massimiliano D’Errico «durante la quale Simone dice che un suo amico che si è appena laureato carabiniere vuole andare ai Servizi.

 

Ferrandino : «Lo dimo a D’Alema».

Simone : «A Minniti?».

D’Errico : «E facimmo prima. Sennò parliamo con Esposito, il generale Esposito».

Ferrandino : «Pollari».

Simone : «Qua sotto Pollari e Marco Mancini».

D’Errico : «E allora tutti quanti».

Ferrandino : «E Fini lo conosci?».

D’Errico : «No».

Simone : «Vi presento Angelo Proietti, il novanta per cento dei lavori che fanno al Vaticano, li fa lui. Era l’uomo di Anemone e Balducci... alla grande, tutti i cardinali adesso hanno messo sotto mano il Bambin Gesù... si è risistemato».

D’Errico : «Tengo questo ragazzo che è il figlio di questo qua... vuole andare... spostare all’Interpol».

 

 

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME