Da Milano Franz Brambilla Perego per Dagospia
1- DI CHI PARLAVANO?
Ieri il vostro cronista, mentre sorbiva un caffè in un bar del centro di Milano, bar elegante e ben frequentato, ha assistito a un brindisi con flute di tre distinti signori: "Mi ha messo in ginocchio l'azienda, adesso tocca a lui!" "Che tutti quei milioni di liquidazione li paghi in medicine e dottori!". Di chi parlavano quei tre gentili signori? A chi auguravano tante medicine? Ah, saperlo...
2- SGOMENTO PD
Dicono che molti nel PD milanese siano sgomenti. Per uscire dalla palude nella quale sono impantanati da mesi qualcuno di loro sperava in Arrogance, in arte Alessandro Profumo, ex banchiere. Ma dico, come fa un partito che si proclama di sinistra pensare di legare il proprio futuro a un personaggio che ha fatto la sua fortuna licenziando migliaia di dipendenti? O meglio, facendo downsizing in operazioni di corporate reengineering, che fa più chic.
Basterebbe solo questo, ancor prima di sapere delle presunte operazioni di evasione fiscale su scala internazionale. Suvvia, un minimo di pudore. Profumo a capo del PD! Ma dai. Solo pensare che qualcuno l'ha pensato dà da pensare ...
BOERI ROMPE
Sempre dal PD milanese giungono notizie della ormai imminente rottura tra il fighettissimo archiassessore Boeri e la struttura locale del partito. L'archistar prestata alla politica evidentemente non ha mai metabolizzato la sconfitta alle primarie di un anno fa e la successiva mancata nomina a vicesindaco. Adesso smania per un ruolo di rinnovamento nel piddì.
Caro Arciass, con l'uscita di scena di Profumo si è liberato un posto nella corsa alla successione di Bersani. Vada al banchetto registrazione concorrenti in Largo del Nazareno e si iscriva, le daranno la pettorina col numero. Quelli di Milano - Carmela Rozza in testa - saranno solo contenti di togliersela dai piedi in maniera così sportiva.