bergoglio ratzinger charamsa yayo grassi

1. MORTO UN PAPA, SE NE DIMETTE UN ALTRO. NEI SACRI PALAZZI, SONO CERTI CHE BERGOGLIO NON MORIRA' PAPA: LASCERÀ QUANDO RATZINGER RAGGIUNGERÀ IL SUO DATORE DI LAVORO 2. IL SUO PROBLEMA È CHE IN VATICANO C’È UN COMPLOTTO PER FARLO FUORI. CONTRO DI LUI SI SONO SALDATI GLI ESTREMI, OVVERO LA CURIA RIFORMISTA E QUELLA PIÙ CONSERVATRICE

 

DAGOREPORT

 

BERGOGLIO RATZINGERBERGOGLIO RATZINGER

Mancano solo il veleno e le lame, che pure nei secoli ci sono stati, nella battaglia silenziosa che si sta combattendo in Vaticano intorno a papa Bergoglio. Il pontefice argentino gode di un fortissimo consenso popolare e si sa pure muovere sullo scacchiere politico internazionale, come ha dimostrato anche nell’ultima missione tra Cuba e gli Stati Uniti, ma quando rientra tra le mura vaticane si ritrova circondato di nemici. Nemici che si coalizzano.

 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO MESSA A PHILADELPHIAPAPA FRANCESCO BERGOGLIO MESSA A PHILADELPHIA

In particolare, quello che sta accadendo all’ombra del Cupolone è che i cardinali più conservatori, preoccupatissimi per la visione anti-capitalista che emerge anche dall’enciclica “Laudato si’”, si stanno saldando con i porporati più riformisti, indispettiti per gli “stop and go” di Francesco sulla famiglia e sulla morale cattolica in generale. Gli estremi si sono toccati e ora lavorano alacremente per far fuori il Papa.

 

PAPA FRANCESCO BERGOGLIO IN 500PAPA FRANCESCO BERGOGLIO IN 500

Bergoglio, del resto, è in palese difficoltà. Lo scandalo omosessuale di monsignor Charamsa, che lavorava niente meno che per il Sant’Uffizio, lo ha fatto letteralmente infuriare. Lo ha interpretato (correttamente) come una manovra della lobby gay che opera in Vaticano per condizionare pesantemente il Sinodo della famiglia a cui teneva tantissimo.

 

E per reazione, Francesco si è attestato sulle posizioni più conservatrici, che non a caso stanno prevalendo nei lavori dei vescovi.

 

Il Sinodo però passa, ma le congiure restano. Nei sacri palazzi ormai matura la convinzione che Bergoglio non morirà Papa. Sarà fiaccato dalle manovre contro di lui e prima o poi si arrenderà. Ma quando?

 

SELFIE BENEDETTO XVI ratzingerSELFIE BENEDETTO XVI ratzinger

 

monsignor krzysztof charamsa  9monsignor krzysztof charamsa 9

I cardinali con la coscienza più pesante guardano con interesse alle condizioni di salute di Joseph Ratzinger. Non che gli vogliano particolarmente bene. E’ che sanno che Bergoglio non si dimetterà mai finchè è vivo il predecessore: una Chiesa con tre Papi in vita farebbe ridere il pianeta.

 

P.S.: Dietro ai prelatoni gay che hanno orchestrato il coming out di Charamsa ci sono anche i servizi segreti italiani. C'è infatti un alto papavero dei servizi, molto legato al Vaticano, che fa parte della lobby omo.

 

 

 

COPPIA GAY PAPA 1COPPIA GAY PAPA 1COPPIA GAY PAPACOPPIA GAY PAPAPAPA FRANCESCO BERGOGLIO SULLA COPERTINA DI THE ADVOCATE MENSILE DELLA COMUNITA GAYPAPA FRANCESCO BERGOGLIO SULLA COPERTINA DI THE ADVOCATE MENSILE DELLA COMUNITA GAYCOPPIA GAY PAPA 2COPPIA GAY PAPA 2

MONSIGNOR CHARAMSA SU CHIMONSIGNOR CHARAMSA SU CHImonsignor krzysztof charamsa  8monsignor krzysztof charamsa 8

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...