Mattia Feltri per “la Stampa”
Porca miseria, qui non ci si può distrarre un attimo. Tutti lì a discutere del Tap e della Tav, e intanto il governo ha detto sì al Muos. Ve lo ricordate? È il mega radar americano costruito a Niscemi, Caltanissetta, e che secondo gli ambientalisti mette in pericolo un lussuoso sughereto. Per Beppe Grillo era un' opera da volgari zerbini degli americani, per Alessandro Di Battista era anticostituzionale, l' intero Movimento lo avrebbe bloccato perché «le mamme siciliane piangono».
Bene. Il Muos si fa. Il ministero della Difesa - ministro a cinque stelle Elisabetta Trenta - ha detto che il sughereto non ne soffrirà, e che comunque le ragioni di sicurezza prevalgono sul sughero. Un po' come gli F35, per Di Maio erano uno spreco guerrafondaio e criminale, e adesso vengono confermati perché «la Difesa ha bisogno di certe capacità aeree».
Quindi sì al radar, sì ai caccia bombardieri, sì al gas che sforacchia la spiagge pugliesi (per capire che a non completare il Tap ci si rimetteva una fortuna, caro ministro Lezzi, non serviva guardare le carte ministeriali, bastava guardare la cartina geografica, visto che coinvolge mezzo mondo). E poi sì al condono fiscale, sì al condono edilizio, sì all' Ilva. Be', niente male: Di Maio mantiene le promesse.
Non tanto le sue, ma quelle di Berlusconi e di Renzi. Poi purtroppo la crescita sta a zero, il decreto dignità non funziona, ma bisogna lasciarli lavorare: a un certo punto daranno l' ok anche alla Tav, il reddito di cittadinanza si rifilerà giusto a quattro gatti, e ci si accorgerà che, dopo qualche disastro, il governo del cambiamento ha cambiato solo i cinque stelle.
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