NAZIROCK SARÀ LEI – CLAUDIO LAZZARO SI BECCA UNA CONDANNA CIVILE PER UN DOCUMENTARIO SULL’ESTREMA DESTRA CHE SUONA – DOVRÀ RISARCIRE CON 15MILA EURO GIGI GUERZONI, FRONTMAN DEI BOLOGNESI “LEGITTIMA OFFESA”

Alessandro Mantovani per il “Fatto Quotidiano

 

Claudio Lazzaro ha l’aria di non aver ancora capito bene, “i tempi – ripete – sono cambiati”. Non se l’aspettava. “Io quel film l’ho fatto innanzitutto per capire, li ho fatto parlare. E poi, certo, volevo contrastare lo sdoganamento della destra estrema che c’era stato nel 2005, con Berlusconi sullo stesso palco di Romagnoli della Fiamma Tricolore”, racconta Lazzaro, giornalista di lungo corso, ex Europeo, ex Corriere della Sera, inviato di guerra nei Balcani e poi filmaker. Non proprio un estremista, tutt’altro che militante.

CLAUDIO LAZZAROCLAUDIO LAZZARO

 

 Era il 2008. E sette anni dopo Lazzaro, con la sua società che produsse il documentario Nazirock, edito da Feltrinelli, è stato condannato a pagare 15 mila euro, più otto-novemila di spese, in favore di Luigi detto Gigi Guerzoni, il 40enne cantante e frontman bolognese dei Legittima offesa che canta per gli “eroi” di Salò, si dichiara apertamente “revisionista” sullo sterminio degli ebrei e tutto sommato, pur rigettando le etichette, non disdegna i richiami al “nazionalsocialismo”.

 

Lo dice anche nell’intervista concessa a Lazzaro, finita in parte nel documentario e offerta in versione integrale agli acquirenti del dvd. Un estremista vero, Gigi Guerzoni, già dirigente in erba di Forza nuova, con un bel curriculum di denunce rimediate da giovane per porto abusivo d’armi improprie e resistenza a pubblico ufficiale e una condanna in primo grado e in appello per un pestaggio avvenuto proprio nel novembre 2008 nella cuore della sua Bologna.

 

claudio lazzaro e renzo arboreclaudio lazzaro e renzo arbore

Insieme a tre amici estremisti come lui, a quanto pare tutti ubriachi, concluse una festa di compleanno nel loro locale di riferimento in piazza della Mercanzia, sotto le Due Torri, picchiando uno studente calabrese reo di aver reagito ai primi insulti dei neri evocando i partigiani: fratturati setto nasale e mascella. Guerzoni ha preso tre anni e quattro mesi, aspetta la Cassazione.

 

Di Nazirock era uno dei protagonisti, Gigi. Con i leader di Forza Nuova, Luca Romagnoli della Fiamma, altre band dell’ultradestra e vecchie conoscenze come Andrea Insabato che fece l’attentato al manifesto nel 2000 e l’ex Nar Luigi Ciavardini, condannato per la strage alla stazione di Bologna nonostante i molti dubbi sul processo e le campagne innocentiste che superavano gli angusti confini della destra radicale. “Chi tocca un camerata pericolo di morte, se già ci conoscete è perché le avete prese, siamo gli squadristi della curva bolognese”, cantano i Legittima offesa.

 

NAZIROCKNAZIROCK

Nell’intervista a Lazzaro, concessa liberamente per poi non firmare la liberatoria, Guerzoni parla di “rock nazionalista, circuito skinhead, white power”; spiega “Onore e gloria” per Salò; dice che le etichette non gli piacciono ma se proprio deve darsene una preferisce “white criminals” a “white power”, “nazional socialismo” a “nazirock” e “naziskin” che per lui sono termini che non esistono, “inventati dai giornalisti”. Nazirock lo inventò Valerio Marchi, sociologo, era il titolo di un libro uscito nel ‘97 per Castelvecchi.

 

NAZIROCKNAZIROCK

La sentenza esecutiva di primo grado, emessa dalla sezione specializzata per la proprietà industriale del Tribunale di Roma, presidente Tommaso Marvasi e giudici Marzia Cruciani e Paolo Catallozzi (estensore), dice che il documentario “si presenta lesivo dell’onore e della reputazione” di Guerzoni “in quanto induce il pubblico a ritenere che si faccia portatore di idee violente, antidemocratiche e non rispettose degli altri”.

 

Che appartenesse a Forza Nuova, dove era responsabile per i giovani, interessa poco ai giudici. Il “pensiero fascista” non c’entra. Anzi Forza Nuova “non sembra conformarsi ad una determinata corrente di pensiero ideologico –scrivono i giudici –avendo optato per un rifiuto delle categorie storiche di destra e di sinistra”. Poco importa che fascismo e neofascismo si siano dichiarati mille volte al di là della destra e della sinistra, da Bombacci a Pino Rauti e a Terza Posizione. Il risarcimento è dovuto per la “gravità dell’offesa” e per i concerti che la band avrebbe perso a causa di Nazirock .

NAZIROCKNAZIROCK

 

“Balle – replica Lazzaro –, ne hanno fatti moltissimi di concerti. E io ho subito intimidazioni, certo non so da chi. Appena apro un sito internet me lo distruggono. Ho avuto altre cinque cause, le ho vinte tutte. E il film non è mai arrivato nei cinema, né alle tv generaliste. Solo Sky”.

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)