OBAMA CONTRO ISRAELE E SAUDITI - L’ACCORDO SUL NUCLEARE IRANIANO È VICINO: LE ATTIVITÀ DI ARRICCHIMENTO DELL’URANIO SARANNO CONTROLLATE IN CAMBIO DI UN ALLENTAMENTO DELLE SANZIONI

OBAMA NETANYAHUOBAMA NETANYAHU

Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”

 

Se John Kerry ha rinunciato a tornare a Boston, per partecipare a una cerimonia in memoria di Ted Kennedy, mentore e amico di una vita, allora siamo veramente alla stretta decisiva. Scegliendo di restare anche ieri sulle rive del Lemano, insieme ai ministri degli Esteri dei Paesi 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) il segretario di Stato americano segnala di non voler lasciare nulla di intentato nel guado più difficile del negoziato nucleare con l’Iran, in vista della scadenza di domani, fissata come ultima data per un accordo politico.

HASSAN ROHANIHASSAN ROHANI

 

Secondo quanto hanno riferito al Corriere fonti diplomatiche occidentali, un’intesa preliminare sarebbe già stata raggiunta su parti decisive del compromesso, che mira a limitare e tenere sotto controllo le attività nucleari di Teheran, in cambio di un progressivo allentamento delle sanzioni internazionali. In particolare, gli iraniani sarebbero disposti a ridurre dalle attuali 10 mila a 6 mila le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, e forse ad accettare anche di stoccare in Russia parte del materiale fissile già arricchito.

 

ESERCITAZIONI MILITARI IRANIANE NELLO STRETTO DI HORMUZESERCITAZIONI MILITARI IRANIANE NELLO STRETTO DI HORMUZ

Il doppio accorgimento farebbe si che, in caso di violazione dell’accordo, Teheran avrebbe bisogno di almeno un anno, il cosiddetto breakout time, per fabbricare anche una sola bomba atomica. All’Iran potrebbe tuttavia essere concesso, sotto un rinforzato controllo internazionale, di proseguire alcune attività di ricerca e sviluppo nucleare, per scopi farmaceutici. L’accordo dovrebbe avere validità decennale.

 

IRAN USAIRAN USA

Nulla è però scontato. «C’è ancora molto lavoro da fare», ha spiegato ieri il capo della diplomazia francese, Laurent Fabius. Ogni parte dell’intesa è interconnessa. E tutto potrebbe crollare nelle concitate fasi finali: «Non escludo che ci possano ancora essere delle crisi improvvise», ha detto al Corriere il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier.

 

IPOTESI DI ATTACCO ISRAELIANO AI SITI NUCLEARI IRANIANIIPOTESI DI ATTACCO ISRAELIANO AI SITI NUCLEARI IRANIANI

Molto più degli ostacoli tecnici, comunque complessi come le centrifughe di nuova generazione che Teheran chiede di poter operare e che rischiano di vanificare il breakout time, a rendere tormentata la trattativa sono soprattutto le sue conseguenze politiche, con l’eventuale ritorno dell’Iran a pieno titolo nel Grande Medio Oriente.

 

«L’accordo che si profila — ha avvertito ieri il premier israeliano Benjamin Netanyahu — conferma tutte le nostre paure e anche più di quelle». Israele non crede alle dichiarate intenzioni pacifiche del regime persiano e teme l’emergere di un Iran nucleare, che considera una minaccia diretta alla propria esistenza.

iran missiliiran missili

 

L’altra grande opposizione viene dall’Arabia Saudita, leader del fronte arabo sunnita, decisa a contrastare ogni nuovo protagonismo del regime sciita iraniano. I raid aerei a guida saudita contro i ribelli Houthi in Yemen, sostenuti dall’Iran, rientrano in questa strategia. Così come la decisione, presa ieri dalla Lega Araba sotto la spinta di Riad, di creare una forza militare unita.

 

IRAN impianto nucleareIRAN impianto nucleare

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)