L’OBOLO DEL GOVERNO RENZI – IL PENSIONATO CHE HA FATTO RICORSO ALLA CONSULTA: “I 500 EURO DI RENZI? IO NE PRENDO 1.600 AL MESE E MI SPETTANO ALMENO 2.500 EURO. CI SARÀ UNA VALANGA DI RICORSI” – “IL PREMIER CI INTIMIDISCE CON LA MINACCIA DI TAGLI ALLA SPESA SOCIALE”

R.Am. per “la Repubblica

 

GIUSEPPE CARDINALEGIUSEPPE CARDINALE

Io sono un pensionato medio-basso, prendo quasi 1.600 euro al mese, quindi il primo agosto avrò quest’obolo». Giuseppe Cardinale, 70 anni, palermitano, ex direttore della Standa, ha presentato con Manageritalia il ricorso accolto dalla Corte Costituzionale contro il blocco dell’indicizzazione delle pensioni.

 

Si ritiene soddisfatto della soluzione annunciata da Renzi?

«I vari esperti avevano calcolato che, per la mia fascia, mi spetterebbero dai 2.500 ai 3.000 euro netti. Non mi pare una soluzione, non è certo l’entità corrispondente a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Le sentenze vanno rispettate».

 

Farà nuovamente ricorso?

«Ne parlerò con la mia associazione, Manageritalia, che mi tutela e mi ha dato il gratuito patrocinio. Però il problema non sono solo io, ci sono anche tutti gli altri. Credo che si corra il rischio di una valanga di ricorsi».

 

Il presidente del Consiglio afferma che rimborsare l’intera cifra costringerebbe il governo a tagli alla scuola o alla spesa sociale.

Giletti consegna a Renzi la maglia della juventusGiletti consegna a Renzi la maglia della juventus

«I numeri li sparano grossi. È sbagliato considerare 18 miliardi facendo il calcolo fino al 2020, si deve fare anno per anno, come la Finanziaria, non mi risulta che l’Italia faccia piani quinquennali come i paesi comunisti di antica memoria. E poi Renzi non può fare questi atti di intimidazione: vuole farci sentire colpevoli di una cosa che ha stabilito la Consulta. Vogliono far passare i pensionati come una risma di farabutti che vanno addosso ai poveracci».

 

Eppure non tutti i pensionati sono d’accordo con la Corte Costituzionale. C’è chi vuole rifiutare il rimborso, per favorire i giovani.

PENSIONI PENSIONI

«Lo farei anch’io, ma solo se con questi soldi si facesse un tesoretto per abbattere il costo del lavoro in maniera strutturale, non solo per pochi anni. Solo così potrei rinunciare all’aumento della pensione che mi tocca e alla cifra che mi spetterebbe di diritto, perché io ho pagato tutti i contributi».

INPS PENSIONI INPS PENSIONI

 

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…