OLE'! IL GOVERNO CATALANO FINISCE IN MANETTE. L’ACCUSA È DI SEDIZIONE, RIBELLIONE E MALVERSAZIONE - CARLES PUIGDEMONT RESTA IN BELGIO E CONTRO DI LUI ARRIVA UN MANDATO D’ARRESTO INTERNAZIONALE: POTREBBE COSTITUIRSI ALLA GIUSTIZIA BELGA, PRIMA CHE COMINCI L’ITER DELLA RICHIESTA DI ESTRADIZIONE – MIGLIAIA DI CATALANI PROTESTANO MA L’INDIPENDENZA RIMANE UNA CHIMERA
Francesco Olivo per la stampa.it
Il governo catalano finisce in manette. Lo ha deciso il giudice dell’Audiencia Nacional Carmen Lamela, che, al termine degli interrogatori, ha confermato la richiesta della procura. Carles Puigdemont resta in Belgio e contro di lui arriva un mandato d’arresto internazionale. Il presidente decaduto della Catalogna non si è presentato per gli interrogatori e quindi i magistrati hanno fatto scattare il provvedimento, stessa misura per altri 4 membri del suo governo con lui a Bruxelles. Secondo indiscrezioni, Puigdemont potrebbe costituirsi alla giustizia belga, prima che cominci l’iter della richiesta di estradizione.
Gli arrestati sono l’ex vicepresidente Oriol Junqueras e gli ex ministri Jordi Turull (Presidenza), Josep Rull (Territorio), Meritxell Borrás (Goberno), Raül Romeva (Esteri), Carles Mundó (Giustizia), Dolors Bassa (Lavoro) e Joaquim Forn (Interno). L’accusa è di sedizione, ribellione e malversazione.
Per ora si salva soltanto Santi Vila, dimessosi il giorno prima della dichiarazione d’indipendenza in parlamento, per lui è stata decretata la libertà con cauzione.
La Procura chiede sorveglianza per la presidente Forcadell
Diverso l’orientamente del Tribunal Supremo. Il pubblico ministero ha chiesto una sorveglianza della polizia per la presidente del Parlament catalano, Carme Forcadell, e per altri cinque membri indagati dalla Corte Suprema per ribellione, fino a quando non saranno interrogati il 9 novembre. La richiesta dopo che il giudice ha accettato di posticipare gli interrogatori al 9 novembre come richiesto dai legali della difesa.
Migliaia protestano contro gli interrogatori
Sciopero Generale in CatalognaPuigdemont
Migliaia di catalani si sono concentrati in tutto il paese davanti ai luoghi di lavoro a mezzogiorno per un minuto di silenzio all’appello delle organizzazioni della società civile indipendentista per protestare contro il «processo politico» avviato contro il Govern. Centinaia di persone si sono riunite davanti al Palazzo della Generalità a Barcellona gridando «Puigdemont è il nostro Presidente», «Llibertat!» e cantando l’inno di Els Segadors.