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PIÙ POLTRONE PER LA BOLDRINMEIER – DOPO I SETTE RE DI ROMA ECCO I SETTE VICESEGRETARI DI MONTECITORIO – LA PRESIDENTA NE NOMINA ALTRI CINQUE CON IL BILANCINO: TRE DEL PD, UNO DEL CENTRODESTRA E UNO SUO
DAGOREPORT
E finalmente è arrivata la fumata bianca per la prossima infornata di alti papaveri a Montecitorio. Non bastavano, infatti, i due attuali vice-segretari generali, Guido Letta (sì, è parente di) e Aurelio Speziale. Secondo i pissi pissi del palazzo ce ne sarebbero in arrivo altri cinque, tutti nuovi di pacca.
Cosa se ne faccia madama Boldrini di sette vice-segretari, sette!, record assoluto nella storia di Montecitorio e della Repubblica, al momento non è chiarissimo. Pare che abbia provato a contenerne il numero liberandosi dei primi due, Letta e Speziale, chiedendo a Renzi di procurargli uno strapuntino al Consiglio di Stato o alla Corte dei Conti. Ma quello ha fatto orecchie da mercante. E dunque: lì sono, i due, e lì restano.
Quanto agli altri cinque che scalpitano in attesa dell'incipiente nomina, tutti maschi malgrado il femminismo sbandierato dalla sora presidenta, ecco qua: tre sarebbero in quota Pd (si fanno i nomi di Giacomo Lasorella, attuale capo del servizio assemblea, di Annibale Ferrari, responsabile del servizio studi, e di Aldo Stevanin, capo del personale); uno verrà concesso al centro-destra (dovrebbe essere Mauro De Dominicis, oggi responsabile del servizio competenze dei parlamentari, non molto lontano dalla pensione); e uno se lo prenderà la Boldrini medesima: il giovane Fabrizio Castaldi, capo della sua segreteria, il funzionario fidatissimo che lei avrebbe già voluto piazzare sulla poltrona di segretario generale ma che è stato battuto sul filo di lana da Lucia Pagano, la grande protetta dell'ex segretario Ugo Zampetti.
LUCIA PAGANO
ugo zampetti maurizio lupi
Lo stesso Zampetti, per intenderci, che ora è segretario generale del Quirinale. E che dal Colle veglia e sorveglia il movimento di qualunque foglia abbia a che fare coi vertici dello Stato. Con la sua benedizione si procederà dunque alla nomina dei cinque (cinque!) nuovi vice-segretari della Camera e di una simpatica manciata di direttori, oltre alla distribuzione di un po' di incarichi a titolo compensativo (ne beneficerebbero, stando ai rumours locali, Claudia D'Andrea, Guglielmo Romano, Maria Teresa Losasso). Insomma: todos caballeros. E poi alè, potremo andarcene tutti al mare.