PINOCCHIO SCRIVE A ‘’REPUBBLICA’’ – DUE LETTERINE AL QUOTIDIANO DI EZIO MAURO HANNO IL NASO LUNGO - PAOLO PELUFFO, PREFATORE DEL LIBRO DEL GRAN MAESTRO RAFFI E IN FILA PER PRENDERE LA DELEGA DELL’EX SOTTOSEGRETARIO DELUXE MALINCONICO, NEGA DI ESSERE MASSONE (E DI ESSERLO STATO?): GOVERNO INCOMPATIBILE CON L’ISCRIZIONE AD “ASSOCIAZIONI FILOSOFICHE” - FILIPPO GAUDENZI, CAPOREDATTORE TG1 PLURI-PROMOSSO IN EPOCA MINZO, DOPO BEN DUE MESI SI RICORDA DI SCRIVERE PER SMENTIRE UN ARTICOLO DI NOVEMBRE CHE LO DAVA COME “ULTRÀ DI CENTRODESTRA”: ARIA DI CAMBIAMENTI DEL DIRETTORE-PENSIONATO MACCARI?...

1- PELUFFO: NON SONO MASSONE
Lettera di Paolo Peluffo a "Repubblica"

In merito all`articolo pubblicato a firma di Francesco Merlo, desidero precisare che non sono massone. Personalmente, ritengo che il giuramento di fedeltà alla Repubblica - che mi onoro di aver prestato quale magistrato e oggi come membro di governo e che rappresenta una delle scelte fondamentali della mia vita -abbia carattere esclusivo, e che sia perciò incompatibile con qualsiasi adesione ad associazioni, di qualsiasi corrente filosofica, che prevedano giuramenti o promesse solenni.

Ho partecipato con storici e filosofi di primo piano, alla presenza dei media, quale coordinatore del 150° anniversario dell`Unità d`Italia a pubblici convegni, patrocinati dal Comitato del 150° e, tra gli altri, organizzati dal Grande Oriente d`Italia sul Risorgimento e sui suoi protagonisti.

Come storico, ho scritto diversi interventi per approfondire le ragioni profonde del nostro Risorgimento cercando di comprendere anche le origini dell`adesione alla massoneria di personaggi come Garibaldi, Crispi, De Sanctis e il ruolo di Giuseppe Mazzini. Uno di questi studi è stato pubblicato quale prefazione al libro di Gustavo Raffi che raccoglie interventi sul 150°. Se Merlo avesse letto quella prefazione, alla quarta riga dichiaro espressamente la mia non appartenenza alla massoneria.

2- GAUDENZI (DUE MESI DOPO): NON SONO UN ULTRA' BERLUSCONIANO
Lettera di Filippo Gaudenzi a "Repubblica" del 10 gennaio 2012

Nell'articolo pubblicato il 12 novembre ("Alla Rai è già iniziato il dopo-Silvio, gli ultrà cercano nuove sponde") vengo definito "anchorman vicino al centrodestra" e viene scritto che scommetto tutto sul Pdl senza Berlusconi e punto su Alfano. Queste affermazioni sono false. Non sono certo un ultrà e non cerco nuove sponde. Ho sempre lavorato allo stesso modo con tutti i direttori che si sono succeduti al Tg1.

 

GIANNI LETTA PAOLO PELUFFO

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