Francesco Borgonovo per “Libero Quotidiano”
L’esposizione non è delle migliori, come spesso capita quando a parlare è Alessandra Moretti del Pd, nota per essere campionessa olimpica di salto sul carro del vincitore e candidata alla guida della Regione Veneto. Però il concetto è chiarissimo: cari anziani, mettetevi in casa un profugo, così potete arrotondare. Intervistata dal diabolico David Parenzo per il sito del Corriere della Sera, la piacente renzina (già bersaniana di ferro, poi miracolosamente convertita) si è concessa uno show dei suoi.
Prima ha celebrato Nilde Iotti, una che non rinunciava mai al rossetto, e dunque antesignana dello stile che la Moretti in persona battezzò «ladylike». Poi ha detto di ispirarsi a Hillary Clinton, quindi si è esibita in un’esecuzione a cappella di Bella Ciao. Tra una boutade e l’altra, tuttavia, ha trovato pure il tempo di esternare in materia di immigrati. Come noto, numerosi sindaci della sua Regione - anche del suo partito - hanno fatto sapere tempo fa di non aver intenzione di accogliere eventuali profughi, poiché il loro territorio è già oltre il livello di saturazione.
Ed ecco che la Moretti, incurante della protesta, ha esposto il suo pensiero: «Capisco i sindaci», ha detto, «ma se una Regione prende milioni di euro per sistemare le strutture… Qui da noi le strutture ci sono». Magari l’idea che un Comune prenda cento profughi spaventa, ha aggiunto, però con quindici è già diverso. E fin qui, appunto, la confusione espositiva. Perché, certo, bisogna dire che l’accoglienza viene prima di tutto. Però poi, quando si tratta di entrare nell’ambito del concreto e di parlare di cifre e luoghi, la faccenda si fa più complicata.
Infine, ecco la dichiarazione da premio Nobel per la cialtroneria. Parenzo domanda alla Moretti che cosa pensi dell’idea di far accogliere i profughi ai privati cittadini, dando loro 35 euro al giorno per ospitarli. E lei risponde: «Magari un anziano che vive da solo, con una pensione minima... arrotonda». Poi immediatamente precisa: «Io non accetterei mai. Accoglierei indipendentemente…».
Indipendentemente da cosa non è chiaro: forse dai famosi 35 euro al giorno? Bah. Si potrebbe riflettere sull’opportunità di fare l’esegesi del pensiero di Alessandra Moretti, attività utile più o meno come cercare un ago in un pagliaio. Basterebbe, dunque, posizionare l’affermazione sullo scaffale delle minchiate e non pensarci più.
Eppure, in questo caso, una riflessione ulteriore è d’obbligo, perché ciò che «Ladylike» Moretti ha detto è inquietante. Primo per l’invito che viene fatto ai pensionati, che suona come una solenne presa per i fondelli. La dolce Alessandra, infatti, è esponente del partito di Matteo Renzi, cioè il presidente del Consiglio che ha fatto di tutto per non restituire ai pensionati i denari indebitamente bloccati dal governo Monti. Salvo poi tentare di cavarsela con una sorta di elemosina.
alessandra moretti con fabio volo alla leopolda
A questo punto, la renzina avrebbe potuto dire: «Cari pensionati, i soldi non ve li ridiamo manco morti, però se proprio fate la fame, integrate ospitando un profugo». Poi, ovviamente, c’è la questione dell’accoglienza. È evidente a chiunque che l’Italia è al collasso e non può permettersi di ospitare altri stranieri - profughi certificati dop o clandestini che siano. Ma la candidata governatrice semplicemente se ne frega. Che volete che sia, dice, una decina di immigrati per Comune possiamo pure prenderceli. E poi, cari vegliardi, di che vi lamentate? Se ve li mettete in casa voi, vi danno pure la paghetta… Certo, Alessandra, sotto il suo tetto, un profugo non lo prenderebbe mai. Lei «accoglierebbe indipendentemente», perché «le strutture ci sono».
Cioè: gli anziani al limite della sopravvivenza possono anche fare il sacrificio. Ma se toccasse a me, nisba. Che se ne faccia carico la collettività, così possiamo dire di essere buoni e rispettosi dei diritti umani, ma col culo degli altri. E sorvoliamo sui profughi: se davvero si trattasse di persone bisognose in un fuga da una catastrofe, chissà come si troverebbero bene in casa con altri poveracci che con 35 euro al dì dovrebbero mantenere l’ospite e pure rimediare qualche centesimo extra.
A quanto pare, la Moretti appartiene alla stessa schiatta di Oliviero Toscani. Quello che berciò: «Chi non prende i profughi è incivile». Poi aggiunse, alla Zanzara del solito Parenzo e di Cruciani: «No, io in casa non voglio nessuno, nemmeno i miei figli». E dire che l'elegante Alessandra di profughi e migrazioni dovrebbe saperne qualcosa, lei che è migrata da Bersani a Renzi, saltando a piedi pari sul barcone del vincitore.
matteo renzi e alessandra moretti all incontro con i grillini