“…E POI GLI HO DETTO: ‘CERTO CHE VI RIPAGHEREMO!”. QUEL BURLONE DI TSIPRAS SE LA RIDE CON ANGELA MERKEL E MATTEO RENZI POCO DOPO IL FALLIMENTO DELLE TRATTATIVE ALL’EUROGRUPPO
Julian Robinson per http://www.dailymail.co.uk
La situazione è critica, ma Alexis Tsipras non sembra aver perso il senso dell’umorismo e ride insieme alla cancelliera tedesca Angela Merkel poco dopo che lei ha ammesso che le trattative per trovare un accordo sul debito greco stanno peggiorando.
I due sono stati fotografati scherzare con Matteo Renza al meeting dei leader europei a Bruxelles dopo l’ennesimo nulla di fatto. Se entro il week-end non sarà raggiunto un accordo per sbloccare l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro, Atene non sarà in grado di ripagare il debito con il Fondo Monetario Internazionale in scadenza a fine mese.
Appena arrivata al summit questa mattina, Merkel si è subito mostrata scettica sulla possibilità di trovare un accordo, dicendo che ormai la questione va risolta tra i ministri delle finanze dell’eurozona più che dai leader politici. “Per alcuni aspetti – ha detto la cancelliera – abbiamo l’impressione che le cose stiano peggiorando invece che migliorare”.
Sia il ministro delle finanze finlandese Alexander Staubb sia quello della Germania Wolfgang Schaeuble hanno ammesso che non si stanno facendo progressi. I creditori della Grecia, tra i quali vi sono la Germania e il FMI, hanno proposto il piano di riforme da intraprendere in cambio degli aiuti, ma le differenze di vedute con Atene rimangono ampie.
luis de guindos e yanis varoufakis
I ministri greci insistono su una serie di misure come l’aumento delle tasse per i più ricchi, l’aumento dell’Iva e il blocco dei prepensionamenti, ma i creditori ritengono che queste misure non siano sufficienti per toppare il buco nel bilancio del paese.
varoufakis padoan noonanangela merkel arriva a bruxelles
Il fallimento dei negoziati potrebbe portare a una corsa agli sportelli bancari e al controllo dei capitali, la Grecia andrebbe incontro a un futuro incerto, probabilmente fuori dalla zona euro, e potrebbe danneggiare l’unione monetaria europea.