1. LA PRESA DELLA CAPITALE DI BENITO RENZI E CLARETTA BOSCHI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UNA CAPORETTO ALLA MATRICIANA PER IL PREMIER CAZZONE E LEADER DEL PD 2. IL VATICANO DI PAPA BERGOGLIO E’ CONTRO IL RIBALTONE DEL CAMPIDOGLIO
IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY
DAGOREPORT
La Marcia su Roma di Renzi-Ducetto rischia di fermarsi sule rive dell’Arno dorato. L’intenzione di cacciare il “suo” sindaco ‘’Ignaro’’ Marino dal Campidoglio si sta rivelando, infatti, un’impresa a rischio Caporetto per il premier e leader del Pd. Lo Stanlio e Olio della politica italiana che ha (s)mosso tutte le truppe del “Giglio Tragico” per raggiungere il suo imperiale obiettivo. La parodia, insomma, riconosciuta la sua modesta figura di capataz-cazzane, del fatidico: “O Roma o morte”.
marino renzi foto mezzelani gmt325
Ma nella Capitale della “Grande Monnezza” che si annida da anni in tutti gli affari pubblici e criminali, a erigere le barricate contro l’invasato toscano non sono i resti del Pd con il loro commissario straordinario, il presidente del partito, Matteo Orfini. In prima linea con le alabarde ci sono ben mimetizzate le Guardie svizzere di Papa Bergoglio, contrario a un ribaltone nella città che presto dovrà ospitare il Giubileo.
A differenza del suo predecessore Wojtyla, l’attuale Pontefice segue con grande attenzione l’evoluzione della politica italiana e non fa mistero che i cattolici debbano tornare ad avere un ruolo forte nelle istituzioni pubbliche. Il che non significa un appoggio incondizionato (e palese) a Sotto-Marino che finora è riuscito a non farsi impallinare dal fuoco amico (e traditore) di Benito Renzi e Claretta Boschi.
La benedizione, come ben sottolinea “Il Fatto” di Marco Travaglio, è arrivata dall’uomo oggi più introdotto oltre Tevere e al Quirinale, il cattolico Graziano Del Rio. L’attuale ministro delle Infrastrutture, non è stato avaro (e tenero) di parole nello sconfessare i diktat renziani: “Vada a casa!”, rivolto al primo cittadino dell’Urbe.
IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO
“Il sindaco Marino è stato ed è un baluardo di legalità non solo per il Comune di Roma”, ha dichiarato Delrio. E in privato, l’ex sindaco di Reggio Emilia non ha nascosto la sua disapprovazione per le gesta parolaie, a dir poco schizofreniche, di un premier-segretario che a Roma sventola la bandiera della legalità e a Napoli studia leggi ad personam per salvare l’”impresentabile” neo governatore Vincenzo De Luca.
graziano delrio va in bici contromano e senza mani
Come rivelato da Dagospia, il cattolico Graziano Delrio è tra i primi nomi nell’agenda del capo dello Stato per subentrare al piccolo Ceasescu di Rignano sull’Arno nell’ipotesi che l’esecutivo in carica possa cadere alle Camere. E ogni volta l’ex braccio destro di Renzi a palazzo Chigi, non perde occasione – anche con i prolungati silenzi – a smarcarsi dall’azione improvvida del presidente del Consiglio.
L’altro papabile è il laico Mario Draghi con una lunga storia di amicizia e solidarietà con Mattarella. Il gran capo della Bce e il presidente della Repubblica sono in strettissimo contatto telefonico (e non) a causa di una possibile uscita della Grecia dalla zona euro.
Senza mostrarsi sulle barricate a difesa di Sotto-Marino c’è anche l’ala moderata di Forza Italiana guidata da Gianni Letta, in piena sintonia con Berlusconi, a frenare su un cambiamento traumatico in Campidoglio con l’arrivo poi del prefetto di ferro renziano, Franco Gabrielli.
Il Dottor Sottile del Cavaliere, da sempre attento agli umori che arrivano dal Vaticano, ha consigliato ai suoi la massima prudenza nell’interferire nella guerra intestina nel Pd sul futuro della città. Se ci saranno da raccogliere i frutti della faida interna al Pd attendiamo la sacra celebrazione del Giubileo e poi ce la possiamo giocare nel probabile voto anticipato di maggio 2016.