PROCURE A INTERCETTAZIONI ALTERNATE - VITTORIO FELTRI: “IL CONDOMINIO DELLE OLGETTINE ERA SOTTO CONTROLLO H24. ALLA GIUSTIZIA NON SFUGGIVA NEANCHE UN ORGASMO SIMULATO. SU MPS NON ABBIAMO ANCORA LETTO MEZZA INTERCETTAZIONE. COME SONO RISPETTOSI, ADESSO, I SOSTITUTI PROCURATORI DELLA PRIVACY DEI BANCHIERI - VA GARANTITA LA LIBERTÀ DI FURTO NELLE BANCHE, MA NON LA LIBERTÀ DI GNOCCA NELLE CASE PRIVATE”…

Vittorio Feltri per "il Giornale"

Cari lettori, la coscienza, quel po¬co che ho, mi impone di confes¬sare: ho sempre avuto un debole per le intercettazioni telefoniche. Mi piacciono da morire. Ogni volta che un giornale ne pubblica una, non resisto: mi tuffo nella lettura e mi beo di ogni particolare, specialmente se scabroso. Ricordate il bunga bunga? Le olgetti¬ne? La Procura di Milano ci sapeva fare: ha fornito alla stampa materiale squisi¬to di cui ci siamo nutriti per mesi, che di¬co?, anni.

Comunicazioni attizzanti tra le favorite del Cavaliere, tra questi e va¬rie altre persone, conversazioni a luci rosse e a luci spente, battute salaci, bar¬zellette, colloqui scurrili. Uno spasso. La mattina aprivi il Corriere della Se¬ra (gran giornale dove mi onoro di aver lavorato per 15 anni dandomi, da pro¬vinciale quale sono, un sacco d'arie), aprivi il Corriere, dicevo, e ti trovavi da¬vanti a sette colonne di piombo roven¬te, soprattutto eccitante: Patrizia D'Ad¬dario svela i suoi rapporti intimi con Sil¬vio Berlusconi. Impossibile voltare pa¬gina, ti bevevi l'intero racconto con vo¬luttà.

Lui che la prende, che la gira e rigi¬ra nel lettone, poi si fa la doccia, quindi ritorna sul materasso e giù ancora. Di brutto. Altro che letteratura osé. Que¬sta era roba vibrante, un sollazzo non solo per guardoni ed erotomani: giorna¬lismo verità, non balle.
Per anni gli italiani sono stati informa¬tissimi sui burlesque dell'ex premier, sui suoi sospiri, i sussurri, i gemiti, anche i peti, gli amplessi veri e/o immaginari. Ci eravamo fatti l'idea di un presidente inesauribile, inappagabile, assatanato.

Le scopate di Berlusconi sulla Repubbli¬ca erano diventate una rubrica fissa, co¬me le previsioni del tempo: ieri sette, og¬gi cinque; va in calando? Che non stia bene? Titolo: tutti gli amplessi del Cava¬liere minuto per minuto. Non si scrive¬va e non si parlava d'altro. Infatti, le in¬tercettazioni imperversavano, si ven¬devano un tanto al chilo. Altra epoca. Da quando a Palazzo Chigi c'è quel san¬t'uomo di Mario Monti, è tramontata la gnocca e dominano le banche, le tasse, la sobrietà, i burroni, i precipizi.

Dio mio che noia, che barba che noia. Pen¬sate, cari lettori, che da settimane pub-blichiamo la rava e la fava sul Monte dei Paschi di Siena e non abbiamo ancora letto una, nemmeno mezza, intercetta¬zione, neanche lo straccio di una chiac¬chierata (tra banchieri e similari) regi¬strata dai solerti investigatori. Vigliac¬co se c'è un pm che abbia preso l'inizia¬tiva di sentire gli interessanti dialoghi telefonici tra i dirigenti dell'istituto di credito senese. Zero intercettazioni.

Il condominio delle olgettine era sot¬to controllo h 24. Agli zelanti spioni mo¬bilitati dalla giustizia non sfuggiva nul¬la, neanche un orgasmo simulato, ne¬anche un «culo flaccido». La vita delle ragazze è stata spiattellata in ogni pie¬ga, anche la più sordida. Di quanto avveniva nei palazzi sontuosi frequentati dal management nominato dal Partito democratico non si sa un tubo: solo in¬discrezioni, ipotesi, congetture.

Spari¬vano, comparivano e scomparivano di nuovo, all'insaputa di tutti, montagne di miliardi. Poi dicono che il segreto bancario è stato abolito. Come abolito? Non un magistrato si è fatto venire il so¬spetto che fosse necessario mettere qualche cellulare sotto sorveglianza. D'altronde non ha sorvegliato una maz¬za neanche la Banca d'Italia, se è per questo.

Però, come sono rispettosi, adesso, i sostituti procuratori della privacy dei banchieri. Ascoltare le loro confabula¬zioni? Ma siamo matti! E se poi finisco¬no sui quotidiani? Cosicché non c'è più bisogno di una legge che tuteli il cittadi¬no ( tutti i cittadini) da intromissioni nel¬le sue relazioni interpersonali. Gli in¬quirenti non ritengono sia indispensabile intercettare, a meno che non si trat¬ti di bunga bunga e generi affini. Ovvio: va garantita la libertà di furto nelle ban¬che, ma non la libertà di gnocca nelle ca¬se private di Tizio, Caio o Sempronio.

In conclusione. I capitali si possono spartire, sottrarre, distrarre; e se ci sme¬nano i risparmiatori, chissenefrega. Se poi è lo Stato a essere chiamato a tappa¬re i buchi con 3 miliardi e 900 milioni di euro, uffa, cosa volete che sia? Se inve¬ce è l'avversario più temuto dal Pd a fa¬re le porcate nella propria dimora, allo¬ra è lecito intercettare e divulgare, in modo che il popolo sappia: mentre lui scopa come un mandrillo, tu paghi l'Ir¬pef.

Ciò che maggiormente fa soffrire è che non ci siano i magistrati vecchia ma¬niera, quelli che non guardavano in fac¬cia a nessuno, nemmeno al Cavaliere. Oggi non si fanno le bucce neppure a chi gratta miliardi: i suoi traffici stiano nell'ombra per non turbare il mercato, il credito, gli affari, inclusi quelli loschi.

 

 

 

SILVIO BERLUSCONI jpegruby Marysthell Garcia Polanco barbara guerra Giuseppe Mussari MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...