renzi salerno reggio

RENZI, FACCE RIDE! IL PREMIER CAZZONE DEVE ESSERE PROPRIO ALLA CANNA DEL GAS SE SI RIDUCE A STROMBAZZARE L’ENNESIMA (SARA’ LA MILLESIMA?) “INAUGURAZIONE” DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA. IN REALTA’ CI SONO ANCORA DIVERSI TRATTI DA COMPLETARE. E LA STAMPA ESTERA SI SGANASCIA

1.LO SPILLO - E’ NATALE IN AUTOSTRADA

Da “il Giornale

 

PASSERA SUL CANTIERE DELL AUTOSTRADA SALERNO REGGIOPASSERA SUL CANTIERE DELL AUTOSTRADA SALERNO REGGIO

«Il 23 dicembre inaugureremo la Salerno-Reggio Calabria», ha annunciato ieri festante il presidente del Consiglio tra le risate dei cronisti un po’ scettici. Poi è salito subito sulla sua auto blu in direzione Sud. Beh, in effetti partendo adesso per dicembre dovrebbe farcela ad arrivare.

 

2. GLI ULTIMI CHILOMETRI DELLA SALERNO-REGGIO “MA SERVIRÀ UN RESTYLING”

Fabio Tonacci per “la Repubblica

 

A tarda sera dal ventre della galleria Laria escono betoniere, scintille e voci di uomini. «Facciamo tre turni di 8 ore ciascuno, lavoriamo h24, sette giorni su sette», racconta l’operaio Giuseppe, sgranando il suo rosario di addetto alle saldature dell’acciaio. La galleria Laria è uno dei quattro tunnel sul nuovo tracciato in fase di completamento tra Borgo Laino e Campotenese.

salerno reggio calabriasalerno reggio calabria

 

Questi sono i venti chilometri e mezzo di Salerno- Reggio Calabria su cui il premier Renzi ha puntato la sua scommessa. E la sua reputazione.«Finire entro Natale come vuole il presidente del Consiglio? Ce la faremo, siamo già al 70% di avanzamento del cantiere », ti dice Giuseppe il saldatore del varco 5. E la pensa così anche Luca che guida su e giù il camion con i massi, Vincenzo che sta stringendo i bulloni dell’impalcatura di ferro illuminata a giorno, e più o meno tutti gli altri 1.200 operai del “macrolotto 3, parte 2”.

 

padoan renzipadoan renzi

Quello che il governo ritiene essere l’ultimo tratto di A3 da aprire per avere finalmente un’autostrada moderna, a quattro corsie per tutti i suoi 442 chilometri, in linea con gli standard europei di sicurezza. «Inaugureremo la Salerno- Reggio Calabria il 22 dicembre», ha dichiarato ieri Renzi nell’appuntamento con la stampa estera, ricevendo come risposta la risata sarcastica dei giornalisti stranieri che gli ha guastato la solennità dell’annuncio.

 

«Chi ha rumoreggiato sarà costretto a fare un pezzo di strada con me, e guido io», ha scherzato. Quella di Renzi più che a una battuta assomiglia a una sineddoche, figura retorica per indicare una parte e intendere il tutto. È innegabile che la variante di valico tra Borgo Laino e Campotenese, la “parte”, sia a un ottimo punto, e sarà completata in anticipo rispetto al dicembre 2017, termine indicato inizialmente alle ditte appaltatrici dell’Ati Italsarc, Ghella e Cmb.

 

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Per questi 20,5 chilometri sono stati spesi quasi 500 milioni di euro. Il viadotto Filomano di 250 metri è fatto, la galleria Iannello pure, il viadotto Italia alto 160 metri (il secondo d’Europa per altezza) è in fase di ultimazione, la galleria Laria ha bisogno di essere bucata con la trivella ma non è lunghissima. Un po’ in ritardo invece è la galleria Mormanno: è agibile la “canna” sud, mentre quella nord deve essere ancora traforata. Tutto sommato, però, con i ritmi cui stanno lavorando gli operai il 22 dicembre non sembra più un miraggio.

 

La domanda, però, resta. Inaugurare la variante di Borgo Laino significa il “tutto”, cioè la realizzazione dell’intero progetto di ammodernamento della Salerno- Reggio Calabria così come era stato pensato e finanziato alla fine degli anni Novanta?

autostradeautostrade

 

«Renzi non può sostenerlo, perché c’è almeno un altro lotto, dal Viadotto Stupino ad Altilia di 5,6 km che è appena andato a gara e porterà via molto tempo», osserva Antonio Di Franco, il sindacalista della Fillea-Cgil locale che ha firmato con Anas e le ditte appaltatrici un protocollo di legalità e l’accordo integrativo sugli orari di lavoro.

 

«Il progetto A3, costato finora 8 miliardi di euro, prevedeva il rifacimento anche di altri tratti». Al momento su tutto il percorso sono aperti due cantieri: uno a Borgo Laino, l’altro tra Campo Calabro e Reggio Calabria per uno spezzone di 9,1 km su cui sta lavorando Impregilo. Entrambi hanno buone possibilità di essere chiusi entro la data indicata da Renzi.

 

AUTOSTRADEAUTOSTRADE

Stando alla mappa pubblicata sul sito Anas, però, ci sono ancora tre tratti segnati in rosso, fermi alla fase di progettazione: il Morano Castrovillari-Sibari, Cosenza-Rogliano, Pizzo Calabro- S.Onofrio. In tutto fanno 43 chilometri di autostrada che non è un’autostrada: due corsie strette senza la terza di emergenza, asfalto rattoppato, condizioni di manutenzione pessime.

 

«Sono i pezzi più pericolosi della Salerno-Reggio Calabria – sostiene Di Franco – soggetti a frane e smottamenti. Lo stesso dicasi per quello tra il Viadotto Stupidino e Altilia. Per completarla veramente tutta servirebbero ancora 2,5 miliardi». Stando a quanto risulta a Repubblica, però, il governo ha in mente un’altra strategia. La parola chiave è “project review”, cioè revisione del progetto.

autostradeautostrade

 

I segmenti di autostrada rimasti fuori dall’ammodernamento subiranno comunque un’operazione di restyling nei prossimi anni, che non dovrà nelle intenzioni di Anas impedire o limitare la circolazione dei veicoli. Saranno interventi leggeri e meno costosi di quanto era stato preventivato. A loro modo, un’altra sineddoche. La parte per un tutto che non arriverà mai.

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…