"Man mano che emergono i particolari e i contorni, la lettera inviata da Renzi agli elettori italiani all'estero pone problemi seri e preoccupanti. Il ricorso alla magistratura in tutte le sedi possibili è a questo punto inevitabile per cercare di ottenere giustizia e il ripristino della parità di condizioni in campagna elettorale".
Così il vice presidente del Comitato per il No, Alfiero Grandi, sulla lettera inviata dal presidente del consiglio agli italiani all'estero, annuncia che saranno compiuti passi legali. Secondo Grandi, inoltre, "stampare e inviare 4 milioni di lettere all'estero ha un costo rilevante: ci sono state entrate impreviste? O è intervenuto l'aiuto disinvolto di una qualche struttura pubblica?".
"Il ricorso alla magistratura in tutte le sedi possibili - conclude Grandi - è a questo punto inevitabile per cercare di ottenere giustizia e il ripristino della parità di condizioni per il sì e per il no in campagna elettorale".
"Domani presenteremo denuncia nei confronti di Renzi perché comprarsi gli indirizzi di 4 milioni di italiani all'estero per mandargli una letterina è un reato penale di cui dovrà rispondere davanti a qualche giudice. Vediamo se in un qualche tribunale c'è un giudice che ne ha voglia". Lo ha confermato il segretario della Lega nord Matteo Salvini sul palco della manifestazione del Carroccio a Firenze per il no al referendum.
"E' un'iniziativa assolutamente normale che ha tutta l'istituzionalità che giustifica l'intervento di un presidente del Consiglio che promuove il voto. Suscita uno scandalo giusto perché, a volte, la patina di ipocrisia è troppo spessa. C'è troppa ipocrisia". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Pescara, a margine di un incontro per il sì, a proposito della lettera di Renzi degli italiani all'estero per informarli sul referendum.
"Il Ministro degli Interni dovrà spiegare perché ha usato due pesi e due misure". Lo dice Alfiero Grandi, vice presidente del Comitato per il No commentando la vicenda della lettera agli italiani all'estero. Grandi ricorda infatti che il Comitato popolari per il No presieduto dall'on. Gargani aveva chiesto gli elenchi degli elettori italiani all'estero ricevendo solo i nomi senza indirizzi e/o mail:
"Per questo il nostro Comitato per il No aveva deciso di non procedere con analoga richiesta. Ora scopriamo che il Presidente del Consiglio attraverso il Comitato per il sì ha ottenuto quello che al fronte del no è stato negato avendo così la possibilità di inviare la sua lettera-spot che fa esplicita propaganda per il sì".
RENZI E BOSCHI Tramonti toscani
"Qui c'è un problema serio" commenta Grandi secondo il quale "andrà accertato se questo non configura più reati concorrenti tanto più gravi perché avvenuti in campagna elettorale".