IL RITORNO DELLA TROIKA - I RAPPRESENTANTI DI UE E BCE ARRIVANO AD ATENE, MA I NEGOZIATI 'NON INIZIERANNO PRIMA DEL WEEKEND' - SCHIAFFI CONTINUI: LA BORSA RESTA CHIUSA (FORSE RIAPRE DOMANI) E L'EUROPA CHIEDE ALTRE RIFORME PRIMA DI CACCIARE ALTRI SOLDI
1.GRECIA: UE, TROIKA AD ATENE, PARTE NEGOZIATO
(ANSA) - La Troika è arrivata ad Atene e il lavoro per negoziare il Memorandum legato al terzo pacchetto di aiuti è in corso: cosí una portavoce della Commissione Ue.
tsipras con un poster della merkel
Al momento, secondo quanto si apprende, mancherebbe solo il rappresentante del Fmi che ancora non è arrivato ad Atene per questioni logistiche ma è in arrivo nei prossimi giorni. Le difficoltà legate alle questioni di 'sicurezza' dei rappresentanti delle istituzioni, che hanno portato ad uno slittamento del loro arrivo, sono quindi risolte o comunque non comportano ulteriori ostacoli.
Al momento tutto sarebbe pronto per avviare il lavoro preparatorio del negoziato che dovrebbe durare dalle due alle quattro settimane. Alla Troika, si apprende da fonti, è stato garantito dal Governo ellenico l'accesso ai ministeri rilevanti e ai loro atti.
2.PORTAVOCE GOVERNO, NEGOZIATI PARTONO FINE SETTIMANA
(ANSA) - Olga Gerovasili, portavoce del governo ellenico, ha reso noto che i rappresentanti dei creditori del Paese stanno arrivando ad Atene per avviare negoziati tecnici sul terzo pacchetto di aiuti per il salvataggio della Grecia. Lo riferiscono i media ateniesi secondo cui Gerovasili ha detto anche che le trattative ad alto livello cominceranno nel migliore dei casi verso la fine di questa settimana in quanto, ha spiegato, i responsabili di alto rango dell'Ue e del Fmi arriveranno ad Atene solo "giovedì o dopo".
L'arrivo dei negoziatori che rappresentano i creditori era stato inizialmente previsto per venerdì scorso. Nel frattempo i mercati azionari europei hanno cominciato a temere che questo imprevisto ritardo potesse significare che il terzo Memorandum stesse già incontrando difficoltà. A riguardo Gerovasili ha detto che non c'è "alcun motivo" di parlare di ritardo aggiungendo che sono stati i creditori a decidere quando avviare i colloqui. I negoziati, ha concluso la portavoce, si terranno in un "albergo nel centro di Atene", ma per motivi di sicurezza non ha precisato quale.
3.GRECIA: STAMPA, BORSA DI ATENE POTREBBE RIAPRIRE DOMANI
(ANSA) - Dopo un periodo di inattività di tre settimane in seguito all'imposizione del controllo dei capitali sulle banche greche da parte del governo, la Borsa di Atene dovrebbe riaprire domani. Lo hanno detto, come riferisce l'edizione online del quotidiano Kathimerini, alcune fonti del mercato secondo cui la Borsa riaprirà con alcune restrizioni, in linea con le richieste avanzate dalla Banca Centrale Europea che teme che ingenti perdite potrebbero scuotere il sistema bancario.
Ci si attende inoltre che gli investitori stranieri saranno autorizzati ad effettuare transazioni illimitate. Da parte loro, gli investitori greci saranno in grado di comprare azioni o con nuovo denaro (in contanti o bonifici dall'estero) o in contanti disponibili nel credito residuo delle mediazioni. Fonti di mercato hanno indicato che le restrizioni potrebbero essere abolite dopo circa una settimana.
4.GRECIA: UE SI ASPETTA ALTRE RIFORME PRIMA DELL'ESBORSO
(ANSA) - La Commissione Ue si aspetta "più riforme per consentire un rapido esborso" della prima tranche del terzo pacchetto di aiuti: lo ha detto una portavoce della Commissione, confermando le voci secondo cui ad Atene sarebbero state chieste altre riforme prima della fine dei negoziati sul nuovo pacchetto di aiuti.
Sarebbe "utile e di aiuto" se il Parlamento greco approvasse "un nuovo round di misure" in fretta, spiegano fonti europee. In realtà, la Troika ha dato l'ok a far partire il negoziato sul terzo pacchetto di aiuti anche se nelle 'azioni prioritarie' votate dal Parlamento il 15 e 22 luglio mancavano le pensioni. Quindi un nuovo voto che comprenda la riforma del sistema pensionistico più qualche altra misura di quelle contenute nell'elenco presentato da Tsipras subito dopo il referendum sarebbe visto come un ulteriore rafforzamento della fiducia tra Ue e Grecia. Perché, spiegano fonti, il legame non si ancora del tutto rinsaldato.
Le istituzioni vorrebbero quindi che il Governo sottoponesse al Parlamento un nuovo pacchetto prima della metà di agosto, quando il negoziato dovrebbe terminare per consentire poi l'approvazione dell'Eurogruppo e quelle dei Parlamenti nazionali in tempo per il 20, quando c'è una nuova scadenza alla Bce da 3,5 miliardi che potrebbe essere coperta dal primo esborso del nuovo salvataggio. Ma se non si dovesse fare in tempo, per coprire la scadenza del 20 luglio si potrebbero trovare altre soluzioni, ovvero un nuovo prestito ponte.
5.DOCCIA GELATA (DOPPIA) SU ATENE - BCE BLOCCA LA BORSA, NEGOZIATI SLITTANO
Corinna De Cesare per il "Corriere della Sera"
Una doccia fredda per la Grecia: la Banca centrale europea ha fatto sapere di aver respinto la proposta delle autorità greche di riaprire la Borsa senza restrizioni per i trader greci e stranieri. Solo poche ore prima la portavoce del governo si era detta ottimista su una possibile riapertura della Borsa già a partire da lunedì.
MERKEL JUNCKER DRAGHI RAJOY TSIPRAS RENZI
Così non è stato. La Banca centrale greca, ministero delle Finanze e “Consob” di Atene erano in attesa proprio del parere della Bce sulle misure proposte dalle autorità elleniche per consentire di riaprire i mercati in questi giorni. La Borsa è infatti chiusa da fine giugno, da quando cioè è stato imposto il controllo sui capitali per limitare l’emorragia di liquidità. La riapertura a questo punto potrebbe essere posticipata a martedì, lo stesso giorno in cui dovrebbero partire i negoziati con l’ex troika.
I COLLOQUI SLITTATI A MARTEDÌ
padoan, ministro dell'economia (d), con il presidente della bce mario draghi
Nonostante la fretta di chiudere entro il 20 agosto espressa dallo stesso premier greco Alexis Tsipras, i colloqui tra Atene e creditori hanno continuato a subire qualche ritardo. Ufficialmente per questioni di carattere organizzativo ma non mancano i dubbi su possibili problemi politici che continuerebbero a far slittare la partenza ufficiale dei negoziati. La trattativa mira a portare nelle casse di Atene un nuovo piano da 86 miliardi prima del 20 agosto, giorno in cui Atene deve rimborsare alla Banca centrale europea 3,2 miliardi di euro. Ieri è stato lo stesso ministero delle Finanze greco a far sapere che i colloqui con la ex troika partiranno martedì mentre nella capitale stanno arrivando in queste ore i tecnici delle tre istituzioni (Bce, Fmi ed Esm), con i capi missione attesi per giovedì.
Sullo sfondo, un clima tutt’altro che leggero: Syriza continua a dover fare i conti con la minoranza interna del partito che ha fatto trapelare, nei giorni scorsi, un piano che il 14 luglio scorso gli esponenti della fazione di ultra sinistra del partito avrebbero discusso nel tentativo di opporsi alla decisione di Tsipras di accettare le severe condizioni imposte dai creditori per il nuovo pacchetto di salvataggio.
IL PIANO «SEGRETO» DEL TERZO PACCHETTO
I dettagli del progetto, pubblicato dal Financial Times, sono degni di una spy story tanto che anche il quotidiano finanziario di Londra si è spinto a sottolineare «l’apparente spietata determinazione, dell’ala più radicale di Syriza, nel perseguire i suoi obiettivi politici. Oltre alla sua mancanza di consapevolezza del funzionamento del sistema finanziario dell’eurozona».
Tra le proposte avanzate, il sequestro delle riserve valutarie della zecca di Stato, il commissariamento della Banca Centrale di Grecia con conseguente arresto del governatore se lo stesso Yannis Stournaras si fosse opposto. Con le riserve valutarie si sarebbero pagati stipendi e pensioni e garantito i rifornimenti alimentari e di carburante fino al passaggio effettivo alla dracma, a cui sarebbe seguita una richiesta di aiuto a Mosca.
A queste indiscrezioni se ne sono aggiunte altre, lanciate dal quotidiano greco Ekathimerini, secondo cui l’ex ministro delle Finanze ellenico Yanis Varoufakis avrebbe ammesso, in una teleconferenza con alcuni membri di un hedge fund internazionale, che un piano per una moneta parallela e graduale ritorno alla dracma, esisteva davvero. Ma gli era stato commissionato dallo stesso Tsipras a dicembre dello scorso anno, prima ancora delle elezioni di gennaio in cui il partito di sinistra radicale è salito al governo.
Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis
Qualunque sia la veritá, di certo l’atmosfera non aiuta la trattativa con i creditori internazionali che si annuncia tutt’altro che in discesa. Tsipras è sotto pressione, con un partito e un governo di minoranza e il rischio che l’Ue possa chiedere altri sacrifici. Gli attesi interventi su pensioni e corruzione restano, tra l’altro, ancora da fare. E anche se il secondo pacchetto di riforme approvato in Parlamento ha registrato meno defezioni tra i suoi deputati, le posizioni anti troika sono molte.