celentano pisapia via gluck

RITORNO IN VIA GLUCK! INVECE DI RIFLETTERE SULLE COLATE DI CEMENTO PER FARE LA SUA VILLA IN BRIANZA, CELENTANO LE CANTA A PISAPIA: “FA TAGLIARE 573 ALBERI SECOLARI” - LA REPLICA DEL SINDACO: “MILANO E’ ROCK PERCHE’ DAL 2011 HA 70MILA ALBERI IN PIÙ”

Stefano Rizzato per “la Stampa”

VIA GLUCKVIA GLUCK

 

Tra qualche mese la canzone compierà cinquant’anni. Eppure il ragazzo della via Gluck continua a farsi la stessa domanda: perché non lasciano l’erba? Adesso - forza dei tempi - la protesta ecologista non va a Sanremo ma dentro un blog. Eppure Adriano non molla. E se la prende col sindaco di Milano. «Un altro pezzo della via Gluck sta per essere sgozzato - scriveva ieri Celentano - L’amministrazione Pisapia ha dato il via allo scempio, e da stanotte alle quattro è iniziato lo sciagurato abbattimento di 573 alberi per la maggior parte secolari.

 

È incredibile come il mestiere del politico (nonostante l’avvento del bel Francesco e i suoi giusti moniti contro chi distrugge il Pianeta) sia sceso così vergognosamente in basso». La replica di Pisapia su Twitter non si fa attendere: «Caro Adriano, Milano è rock perché dal 2011 ha 70mila nuovi alberi e 3 milioni di metri quadrati di verde in più. E due nuove metro».
 

Da Adriano ai grillini

VIA GLUCK 1VIA GLUCK 1

I lavori e le polemiche sono iniziati per la verità da qualche mese. E sono destinati a durare a lungo. Al centro di tutto c’è la costruzione della metro M4: a dispetto del nome, la quinta linea della metropolitana milanese.

 

Da San Cristoforo all’aeroporto di Linate, da est a ovest, per 21 fermate e 15 chilometri. Si doveva aprire, almeno in parte, entro il 2015 e in tempo per Expo. Invece è slittato tutto al 2022. Ma da gennaio si è iniziato a costruire e ora anche ad eliminare tronchi e radici e rami. «Un furioso attacco alla bellezza», lo definisce Celentano.

 

A farsi portavoce delle ragioni degli alberi è da tempo il Movimento 5 Stelle. Che ha cavalcato la protesta verde anche in senso letterale. Era il 24 marzo scorso quando Mattia Calise diventava il primo consigliere comunale rampante della storia di Milano, salendo con caschetto rosso su un albero non in via Gluck ma in via Lorenteggio 155. «Il parere dei cittadini non conta a nulla e a nulla sono valse le proteste di migliaia di persone», ha detto ieri Calise.

 

adriano celentano con beppe grillo adriano celentano con beppe grillo

Annunciando anche battaglie legali per presunte irregolarità sul trattamento delle piante. Anche Beppe Grillo, sempre via blog, non si è risparmiato. «A danno della salute dei cittadini e contro la loro volontà, alle 4 di notte come i ladri, è iniziato l’inutile abbattimento di 573 alberi, molti dei quali secolari, nella zona di Viale Argonne».
 

«Il taglio è inevitabile»

I retroscena cittadini vogliono che proprio sulla M4 il sindaco Pisapia, o almeno parte della sua giunta, fosse pronto a cancellare tutto. Poi il Comune ha deciso di tirare dritto, con qualche aggiustamento. «Rispetto al progetto di dicembre siamo passati da 710 alberi da abbattere a 540. Comunque sia, 573 non sono mai stati». A dirlo è l’assessore a Mobilità e A mbiente Pierfrancesco Maran. Che è netto: «Se si vuole la metro, qualche sacrificio lo si deve fare».
 

ADRIANO CELENTANO IN ROCK ECONOMY jpegADRIANO CELENTANO IN ROCK ECONOMY jpeg

La posizione dei grillini è nota e diametralmente opposta: la metro si può fare anche senza decimare il verde cittadino. Online - tra comitati e gruppi Facebook e petizioni - sono spuntate anche le mappe delle future stazioni e dei relativi cantieri, rielaborate con le modifiche necessarie a salvare gli alberi.

FITOUSSI E ADRIANO CELENTANO IN ROCK ECONOMY jpegFITOUSSI E ADRIANO CELENTANO IN ROCK ECONOMY jpeg

 

«Di certo a zero abbattimenti non si può arrivare - obietta Maran - e siamo in linea con quello che succede nel resto d’Europa, in casi analoghi. La M4 è una metro da 88 milioni di passeggeri l’anno. Per la M5 sono stati tagliati 650 alberi, pur con una linea più corta. E Milano in tutto ne ha 250 mila, di alberi. Capisco i residenti, perché in alcuni casi si tratta di piante molto belle. Ma per inciso nessuna di quelle è secolare».

CELENTANO PISAPIA VIA GLUCKCELENTANO PISAPIA VIA GLUCK

 

Ultimi Dagoreport

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…

ignazio la russa giorgia meloni daniela santanche lucio malan

DAGOREPORT - DANIELA SANTANCHÈ A FINE CORSA? IL CAPOGRUPPO DI FDI IN SENATO, LUCIO MALAN, È A PALAZZO CHIGI E POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO MINISTRO DEL TURISMO, AL POSTO DELLA “PITONESSA” – IERI L’INCONTRO TRA IGNAZIO LA RUSSA E GIORGIA MELONI: LA DUCETTA POTREBBE AVER CHIESTO AL PRESIDENTE DEL SENATO, IN QUANTO AVVOCATO DELL’IMPRENDITRICE, RASSICURAZIONI SULLA SENTENZA DI PRIMO GRADO. LA RISPOSTA? CARA GIORGIA, NON TI POSSO GARANTIRE NIENTE. COME SAI, LA LEGGE PER I NEMICI SI APPLICA, E PER GLI AMICI SI INTERPRETA. MORALE DELLA FAVA: LA “SANTA” HA UN PIEDE E MEZZO FUORI DAL MINISTERO - LA SMENTITA DI PALAZZO CHIGI