serini lanzalone prosperetti

ROMA ALL’ULTIMO STADIO – LANZALONE È ARRIVATO A ROMA PERCHÉ AVEVA SALVATO LIVORNO? MANCO PER IDEA – LA PROCURA DI ROMA ISCRIVE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI PER CONCORSO IN CORRUZIONE FABIO SERINI, EX COMMISSARIO PER IL CONCORDATO DI AAMPS (L’AZIENDA DEI RIFIUTI DELLA CITTÀ TOSCANA) NOMINATO DALLA RAGGI PRESIDENTE DELL’IPA DOPO L'INTERVENTO DI LANZALONE – PERQUISITA ANCHE LA CASA DELL’EX SOPRINTENDENTE DI ROMA FRANCESCO PROSPERETTI, CHE DISSE SÌ AL NUOVO STADIO DI PARNASI…

Marco Carta e Sara Menafra per "il Messaggero"

 

LANZALONE E RAGGI

Vacilla l' origine della leggenda del super manager Luca Lanzalone, arrivato a Roma «perché aveva già salvato Livorno». Così la pensa la procura di Roma che ha perquisito e iscritto sul registro degli indagati per concorso in corruzione e traffico di influenze Fabio Serini, presidente dell' Ipa, l' ente di previdenza dei dipendenti comunali, ed ex commissario giudiziale nella procedura per il concordato preventivo dell' Aamps di Livorno, l' azienda dei rifiuti della cittadina toscana. Nei giorni scorsi è stato perquisito anche l' ex Soprintendente, Francesco Prosperetti, accusato di corruzione, che disse sì al nuovo stadio della Roma.

 

LO SCAMBIO

VIRGINIA RAGGI FABIO SERINI

All' epoca dell' arrivo a Roma di Lanzalone, giunta e maggioranza avevano accreditato la tesi che la scelta fosse caduta sul consulente proprio perché a Livorno era riuscito a salvare l' azienda dei rifiuti (da Livorno sono arrivati anche l' attuale assessore al bilancio Lemmetti e il suo capo staff Lami).

 

Nel decreto di perquisizione disposto dal pm Barbara Zuin due giorni fa, invece, si legge una storia diversa. E cioè che a Livorno, Serini sarebbe stato corrotto per esercitare le sue funzioni di commissario dell' azienda rifiuti e nominare proprio Lanzalone nella procedura di concordato della Aamps. In cambio di quella nomina, Lanzalone sarebbe «intervenuto presso il sindaco Virginia Raggi», facendolo nominare commissario straordinario dell' Istituto di previdenza dei dipendenti comunali e «per la proroga di detta nomina alla scadenza annuale».

 

Nel giro di favori reciproci Serini ha poi ricambiato l' amicizia, dando almeno due incarichi allo studio di Lanzalone e, in particolare, al suo socio Luciano Costantini.

 

Francesco Prosperetti

CONSULENZA IPA

Negli atti acquisiti nei mesi scorsi dalla procura di Roma, e in particolare dopo la retata che a giugno ha portato all' arresto anche del costruttore Luca Parnasi, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, per i fatti legati allo stadio di Tor di Valle, era già emerso qualcosa a proposito dei rapporti tra Lanzalone e Serini. Era noto che l' Ipa aveva dato una consulenza da 11.562 euro per la redazione di un parere legale «relativo alla corretta applicazione del contratto per il servizio erogazione prestiti in favore degli iscritti» a nome dello studio Lanzalone & partners.

 

LANZALONE

Nelle intercettazioni, il commercialista ammette anche di essere stato lui a segnalare il nome di Serini al sindaco: «Quando lei mi ha chiesto un nominativo per una persona da mandare lì, ho segnalato il tuo, perché ti ritengo una persona capace», dice proprio all' amico. E quindi racconta al suo socio Luciano Costantini che il commissario si sarebbe anche lamentato: «Mi fa tutto un panegirico, invece, sul discorso dell' Ipa... che adesso lui, insomma, gli sembra di essere poco remunerato».

 

PARNASI

Richieste insistenti, tanto che Lanzalone si sarebbe poi raccomandato di parlarne direttamente col sindaco. A verbale, la stessa Raggi ha ammesso sempre a giugno quanto si fidava delle indicazioni del commercialista: «Fu lui a prospettarmi la nomina di Giampaoletti come dg del Comune e di Serini all' Ipa (la cassa di previdenza dei dipendenti del Campidoglio ndr). Rivedendo gli articoli di stampa questi giorni mi è venuto in mente che si è occupato anche di altri dossier, abbiamo parlato di Atac».

 

LUCA PARNASI CON LA MOGLIE CHRISTIANE FILANGIERI

IL SOPRINTENDENTE

Sempre nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo investigativo hanno perquisito anche l' abitazione di Francesco Prosperetti, ex Soprintendente della Capitale, nell' ambito della inchiesta della procura sul nuovo stadio della Roma. Prosperetti è indagato dall' estate scorsa per induzione indebita a dare o promettere utilità.

 

LANZALONE E LUIGI DI MAIO

Secondo la procura avrebbe sollecitato l' imprenditore Luca Parnasi, attraverso i collaboratori Luca Caporilli e Simone Contasta, al fine di fare attribuire ad un suo amico architetto un incarico professionale «di progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campata strutturale dell' ex ippodromo», per un importo complessivo di 200mila euro. Il denaro in oggetto, secondo l' ipotesi degli inquirenti, era «l' adempimento necessario per richiedere l' archiviazione della proposta di apposizione del vincolo» paesaggistico.

virginia raggi raggi marra frongia romeo parnasi giorgetti lanzalone

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”