RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO
Tommaso Rodano per il “Fatto Quotidiano”
“Hanno fatto un gran pasticcio”. Il viceprefetto Maria Rosaria Ingenito Gargano, segretaria dell’Unadir (sindacato dei funzionari prefettizi), non usa mezzi termini. La decisione del Consiglio dei ministri sul (mancato) commissariamento di Roma è “anomala”, anzi “inedita”. Insomma una forzatura.
Secondo lei il Comune di Roma andava sciolto?
I presupposti di legge per sciogliere il Campidoglio, tecnicamente, erano evidenti già dall’esplosione del caso giudiziario, a dicembre 2014. In altre ipotesi di scioglimento la procedura è stata avviata anche sulla base di semplici informative. A Roma la situazione era molto più avanzata.
L’ha ammesso lo stesso ex prefetto Giuseppe Pecoraro, dopo essere andato in pensione, in un’intervista al Tempo: i presupposti c’erano tutti. Avrebbe dovuto disporre immediatamente una relazione in cui si chiedeva lo scioglimento. Invece abbiamo perso tantissimo tempo.
Ma Roma è Roma. Sciogliere il consiglio comunale del Capitale avrebbe avuto conseguenze politiche clamorose...
La politica deve essere in grado di riconoscere i propri fallimenti, le proprie responsabilità e i propri limiti. Gli enti pubblici inquinati dalla mafia non si sciolgono sulla base di calcoli di convenienza.
IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY
A Roma è successo questo?
Non spetta a me dirlo. Io rivendico che la funzione del prefetto debba essere puramente tecnica. Il prefetto applica le norme, non dà valutazioni politiche. Deve essere terzo. A Roma non mi pare sia andata così. Sin dall’inizio Matteo Renzi dichiarava alla stampa che la città non sarebbe stata commissariata. Quelle, appunto, sono valutazioni politiche. Le norme sono altre.
È stata sciolta solo Ostia, il Municipio X di Roma.
Non si era mai visto uno scioglimento a macchia di leopardo. È un inedito, una novità assoluta.
RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO
È una novità assoluta anche la “diarchia” tra il prefetto Gabrielli e il sindaco Marino?
È un gran pasticcio. Da una parte l’attribuzione dei “super poteri” a Gabrielli è stata smentita dallo stesso prefetto, che dice di riconoscere e rispettare il ruolo del sindaco. Allo stesso tempo, però, Gabrielli ha dichiarato alla stampa che se le sue valutazioni non vengono ascoltate, può comunque procedere allo scioglimento del Comune.
Cosa ne pensa?
Bisognerebbe sapere se la decisione di non sciogliere Roma sia stata presa in autonomia da Alfano o sia stata “s u ggerita” dal rapporto del prefetto, come ho letto sui giornali. Se davvero Gabrielli ha contribuito a questa soluzione, non si capisce ora su quali basi parli di nuovo dello scioglimento di Roma.
Non ho accesso alla relazione di Alfano, quindi non posso giudicare. Certo, è davvero un gran pasticcio. Si è perso tempo e ora si invoca l’urgenza, anche sul Giubileo.
È preoccupata?
Molto. Il fatto che ora si ricorra a procedure d’urgenza per l’affidamento dei lavori del Giubileo è pericoloso. È proprio nell’urgenza, in genere, che trovano terreno fertile le organizzazioni criminali.
Crede che il condizionamento criminale sull’am mi nistrazione capitolina sia ancora in atto?
Di certo la mafia non si elimina con uno schiocco di dita. Serve tempo.
Ignazio Marino dovrebbe dim e t te rs i ?
Il problema era a monte. Non si è intervenuti in modo adeguato a tempo debito. Ora chiedere le dimissioni del sindaco è pretestuoso. Marino è stato attaccato e isolato politicamente. Ripeto: la politica ha preteso di sostituirsi alle norme e alle procedure. Il risultato è questa confusione.