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SALME A BORDO - 200 CADAVERI DAVANTI ALLE COSTE LIBICHE DOPO IL NAUFRAGIO DI DUE BARCONI - NEL CAMION IN AUSTRIA I MORTI SONO 71, PROBABILMENTE SIRIANI. TRE PERSONE SONO STATE ARRESTATE IN UNGHERIA - MERKEL: 'IN EUROPA SIAMO RICCHI, POSSIAMO AIUTARE QUESTE PERSONE'

  1. LIBIA: INDIVIDUATI 200 CADAVERI DOPO NAUFRAGIO

barcone migranti nigerianibarcone migranti nigeriani

 (ANSA) - Circa 200 cadaveri di migranti sono stati individuati dalla Guardia costiera libica davanti alle coste di Zuwara, teatro ieri di un doppio naufragio. Lo riferisce il Guardian. I corpi di 40 persone sono stati trovati all'interno della stiva di un barcone che si è arenato su una spiaggia, mentre circa 160 galleggiavano in mare.

 

I corpi in mare sono stati localizzati a circa 1 km al largo della costa della Libia, davanti a Zuwara. La Guardia costiera libica, afferma un responsabile, è riuscita a recuperare alcuni cadaveri e a portarli sulla spiaggia, ma altri sono stati lasciati in mare perché il battello libico "non aveva abbastanza luce per continuare il lavoro". I corpi "sembrano di migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana, dal Pakistan, dalla Siria, dal Marocco e dal Bangladesh", afferma un responsabile della sicurezza libica.

 

  1. TIR PROFUGHI: 71 SALME IN TUTTO, 8 DONNE E 4 BAMBINI

ANSA) - Sono 71 in tutto le salme trovate sul tir abbandonato in Austria, fra cui 8 donne e 4 bambini.

 

cadaveri di migranti trovati in un camion in austria  8cadaveri di migranti trovati in un camion in austria 8

  1. TIR PROFUGHI: POLIZIA, PROBABILMENTE VENIVANO DA SIRIA

 (ANSA) - I profughi trovati morti sul tir in Austria erano presumibilmente siriani.

 

  1. TIR PROFUGHI: TRE ARRESTI IN TUTTO

 (ANSA) - Sono tre in tuto gli arresti eseguiti in Ungheria nell'ambito delle indagini sul Tir abbandonato in Austria con 71 cadaveri di profughi a bordo. Lo ha detto la polizia austriaca in una conferenza stampa.

 

cadaveri di migranti trovati in un camion in austria  7cadaveri di migranti trovati in un camion in austria 7

 

  1. LE STRAGI SCUOTONO L' EUROPA "SIAMO RICCHI, POSSIAMO AIUTARLI"

Marco Zatterin per “la Stampa

 

«Siamo tutti molti scossi», confessa Angela Merkel davanti ai cinquanta morti del Tir che doveva trasportare carne di pollo, l' ennesimo mucchio di cadaveri che si aggiunge ai 50 corpi trovati nella stiva del barcone fermato mercoledì nel Canale di Sicilia e alle 2498 vittime delle migrazioni che compongono la tragica stima Onu per il 2015. La cancelliera tedesca non vede alternative a un «intervento dell' Europa continente ricco» e ricorda che «il mondo ci guarda». Invita ancora all' azione, come l' alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini. «Abbiamo un obbligo morale e legale di proteggere i rifugiati - ha detto -: gli Stati membri che devono prendersi le proprie responsabilità».

cadaveri di migranti trovati in un camion in austria  5cadaveri di migranti trovati in un camion in austria 5

 

Cresce nel dramma il pressing sui Paesi europei renitenti alla solidarietà. Torna in scena il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, che se la prende con le capitali e i loro politici indifferenti se non peggio. «La colpa dell' inazione è degli stati membri, non nostra», attacca il lussemburghese.

 

Fra aprile e maggio l' esecutivo ha intavolato una lunga serie di proposte per costruire una politica comune per l' immigrazione. I governi, soprattutto quelli baltici e dell' Est europeo, ci hanno girato molto attorno. La decisione parziale e contesa di redistribuire 60 mila migranti aventi diritto di protezione è lo specchio dell' unità che manca. Se n' è parlato ieri a Vienna coi leader balcanici e dell' Europa centro-orientale.

 

JEAN CLAUDE JUNCKER CON ANGELA MERKELJEAN CLAUDE JUNCKER CON ANGELA MERKEL

«Troveremo il modo di distribuire il carico e le sfide in modo equo», ha promesso Frau Merkel. Da Bruxelles è attesa a stretto giro una proposta di modifica del regolamento di Dublino, quello secondo cui gli asilanti debbono fermarsi nel Paese di primo approdo. Soddisfatto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: «Fino a tre mesi fa Italia e Grecia sembravano sole, ora è emersa finalmente una maggiore consapevolezza comune». «Non possiamo continuare con un minuto di silenzio ogni volta che vediamo gente morire», ha avvertito Federica Mogherini. In effetti, non si può.

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