SCASSA DEPOSITI E PRESTITI – LE FONDAZIONI, DOPO AVER CHINATO LA TESTA SUL PRESIDENTE, OTTERRANNO UNA VICEPRESIDENZA E TANTI DIVIDENDI – OGGI INTANTO IL CDA CONVOCHERÀ L’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DEI VERTICI, MA GORNO TEMPINI STA ANCORA TRATTANDO L’USCITA
da “la Stampa”
La Cassa depositi e prestiti fa un altro passo verso la nuova era. Oggi si riunisce il Cda e, come anticipato dal ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, «saranno prese decisioni». Quali? Ieri il presidente uscente Franco Bassanini e quello in pectore, l’ex banchiere Claudio Costamagna, sarebbero stato ricevuti dal capo di gabinetto del ministero dell’Economia. Un incontro che ha tutta l’aria del «passaggio di consegne».
Giovanni Gorno Tempini Benedetta Lignani Marchesan Gustavo Pacifico
Dalla riunione del Consiglio è attesa la convocazione dell’assemblea, prima data utile il 3 luglio, che sarà chiamata in sede ordinaria a rinnovare il cda e, in sede straordinaria, a modificare lo statuto della Cassa. Non è chiaro se, già oggi, arriveranno le dimissioni dell’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini.
Tra i nodi da risolvere ci sarebbe quello economico: le parti sono al lavoro sulla soluzione che permetterà l’insediamento del nuovo ad Fabio Gallia, attualmente alla guida di Bnl-Bnp Paribas. Tra i nuovi consiglieri dovrebbero esserci anche Stefano Firpo, dirigente dello Sviluppo Economico, e Roberto Sambuco, ex Mise, con una solida esperienza sul fronte della banda larga.
A giocare un ruolo cruciale nella partita della nuova Cdp sono le fondazioni, che dopo aver sostenuto il processo di rinnovamento della governance insieme al governo puntano ora alla vicepresidenza, forti del 18,4% di azioni possedute. Lo scacchiere va verso una definizione compiuta e la nuova Cassa potrà pensare già tra qualche giorno alle nuove sfide. A iniziare da quelle che al momento sembrano le più imminenti: le privatizzazioni e il ruolo nel Fondo strategico italiano
alberica brivio sforza, claudio costamagna