Da “per noi autistici”
Massimo Cacciari, ex sindaco di Venezia e filosofo, ha detto in diretta tv a “Otto e Mezzo”, programma di La7 condotto da Lilli Gruber: “Anche un cieco, un sordo, un handicappato capirebbe che in Italia c’è bisogno di un governo in questo momento”.
Complimenti prof Cacciari, ci ha dato ancora una volta la conferma che, tra le categorie degli “intoccabili” dei grandi maestri del politicamente corretto, non c’è verso che entrino le persone disabili. In maniera particolare fa emergere il pregiudizio bieco e rozzo verso la neuro diversità che ancora lei coltiva dietro quella scompigliata capigliatura da sublime intellettuale.
Non c’è verso che in tutta la sua filosofia possa fare capolino il concetto che l’ “handicappato”, usato come paragone ridicolizzante, faccia parte di una maniera di articolare pensiero arcaica ed estremamente volgare. Mi meraviglia che tale bestialità venga proprio da lei, con tutto quello che ha sempre detto e giustamente sostenuto sul rispetto dell’ altro. So che per lei è sin troppo banale l’ esempio che sto per farle, ma mi permetta di ricordarle che i nostri figli “handicappati che non capiscono” sono assimilabili a quello straniero che nelle Baccanti di Euripide entra nella città di Tebe seminando follia tra le donne della città, e mettendo quindi in dubbio la morale consolidata.
In quel caso i veri folli furono quelli che non capirono che lo straniero che avevano di di fronte fosse in realtà il dio Dioniso….Ci rifletta, non devo io spiegarle quanto ci sia di Dioniso in ognuno di noi, lei compreso. Non disprezzi con superficialità colui che per la gente è insano di mente…
Mi creda, nella tragedia che stiamo vivendo è solo lo sprazzo di follia che pervade ogni nostra giornata che ci fa guardare oltre ogni rappresentazione addomesticata del reale. Di sicuro nei nostri handicappati in dotazione intuiamo pensieri ben più lucidi di molti dei frequentatori abituali dei suoi bei salottini tv.