SE NON OCA, QUANDO? - ECCO A COSA SERVE IL MOVIMENTO FEMMINISTA DELLE COMENCINI SISTERS: IN UNA CUPOLA DI ALTEZZOSE BORGHESI ROMANE LA CUI PRINCIPALE ATTIVITÀ E’ PIAZZARE LE AMICHETTE NEL PD A DISCAPITO DELLE VERE MILITANTI - DA FLAVIA PICCOLI NARDELLI A FABRIZIA GIULIANI, MOGLIE DEL DALEMIANO CLAUDIO MANCINI CHE APPROVÒ ALLA REGIONE LAZIO LE SPESE PAZZE DI FIORITO....

Elena Bernini per "Gli Altri"

Da quando le Comencini sisters & co hanno messo in piedi Se Non Ora Quando il maschio politico di sinistra, alquanto maldestro sulle cose di donne, sa finalmente a chi rivolgersi quando ha necessità di una consulenza femministica.

C'è bisogno, per esempio, di candidate? Chiedi al Comitato Promotore Snoq, detto affettuosamente "La Cupola" per potenza lobbistica e altezza di relazioni, e che ha molte amichette da collocare. Preferibilmente nel Pd. Atteggiamento deprecabile di per sé, ma reso ancora più odioso dal fatto che le signore delle quote usino a sostegno delle loro operazioni la forza ingenua e sincera delle tante militanti dei territori, ignare di fare da portatrici d'acqua per gli interessi privati di tante signore della borghesia romana.

Interpellato qualche mese fa da Bersani per il cda Rai, Snoq ha contribuito attivamente a far fuori le soggette meglio curriculate (da Lorella Zanardo, a Daniela Brancati, a Giovanna Milella: profili diversi ed egualmente eccellenti finiti dritti nel tritacarte) per promuovere l'esangue e furbetta Benedetta Tobagi, sotto-zero tituli ma caldeggiata dal partito di Repubblica.

Lottando poi usque ad sanguinis effusionem per riuscire a infilare in Rai anche l'indispensabile Flavia Piccoli Nardelli, figlia del Dc Flaminio, autore della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, nonché moglie di Mariano Nardelli, anche lui democristiano doc, già vicepresidente Terfin, controllata Eni.

Creatura, Flavie', del sottobosco democristiano, e comprensibilmente un po' stufa, povera donna, di dirigere l'Istituto Luigi Sturzo, più vari altri incarichi che hanno l'aria di essere una grandissima palla: membro del Comitato di redazione della rivista Civitas, consigliere di amministrazione del consorzio Baicr, Biblioteche e archivi istituti culturali di Roma, membro del comitato scientifico del partito "Europopolari per San Marino" (???) insieme all'ultra cattolico integralista Meluzzi.

Insomma, per favore, qualcosa di più smart! Alla fine niente Cda Rai. Meglio così per Nardelli, che oggi è stata chiamata nientemeno che a capeggiare la lista Pd per Montecitorio in Sicilia orientale: perché un bel posticino a Flavia lo si doveva pur trovare, dopo decenni di archivi Andreotti. Una femministona che non vi dico, che farà rimpiangere Binetti.

Almeno in via ufficiale, nessuna candidata alle prossime elezioni è stata autorizzata per autopromuoversi a utilizzare il potente brand "Se Non Ora Quando". Con l'eccezione, a quanto pare, della cupolatissima Fabrizia Giuliani, professoressina romana paracadutata in posizione blindata nelle liste Pd per la Camera a Milano. Del tutto ignota al ricco e variegato mondo del femminismo milanese, che dai giornali apprenderà con notevole disappunto la sua candidatura "in quanto Snoq": marchio usurpato per uso personale. Ma tra le Snoqqine di Milano ("E chi è?", "Da dove esce?") non una che la conosca.

La stampa ha omesso di dare notizie più gustose: Giuliani è la compagna del dalemiano Claudio Mancini, consigliere regionale che insieme a Fiorito e a Storace ha deliberato le famose "spese pazze" in Regione Lazio, (3 milioni e mezzo di euro, soldi nostri da spartirsi fra i gruppi, di cui 500 mila come mancia al presidente dell'assemblea). lmpossibilitato a ricandidarsi, Mancini è stato risarcito con la candidatura della moglie, affettuosamente complici le care amiche della Cupola: uscito dalla porta lo stipendio è rientrato dalla finestra. La sua signora intanto si è chiusa in uno sdegnato silenzio e non rilascia interviste aspettando che tutto passi e che arrivi il seggio garantito.

Dovendo evitare l'imbarazzo di candidarla a Roma, dove la parentela è nota - e dopo, pare, un tentativo andato storto di paracadutarla a Napoli -, a sorpresa Giuliani precipita blindata a Milano, outsider senza-un-perché (quali sono i suoi titoli? dov'è il valore aggiunto "civico") che non porterà un solo voto al Pd, semmai ne farà perdere alquanti: le milanesi sono veramente imbufalite. E in una partita, poi, quella lombarda, che invece di voti ha molto bisogno.

Storia molto simile per Valeria Fedeli, dirigente Cgil legatissima a Pigi Bersani e a sua volta cofondatrice di Snoq: il profilo, rispetto a quello di Giuliani, è un po' più robusto. Fedeli non si sarebbe dovuta trovare dove oggi è posizionata, capolista Pd al Senato in Toscana, anche perché il marito senatore Achille Passoni contava di farsi almeno una seconda legislatura. Marito e moglie a Palazzo Madama sarebbe stato troppo perfino nel Paese del familismo amorale. Per lei semmai era pronta la poltrona di presidente di Federconsumatori.

Ma alle primarie, ahinoi, Passoni viene amaramente trombato. E Fedeli è recuperata in corsa, proprio al rush finale: anche qui, reddito familiare in sicurezza. Fuori lui, dentro lei (anche se, pare, in un prossimo governo Pd potrebbe rientrare pure lui, in qualità di sottosegretario).

Perché poi per buona parte di queste candidate Snoq c'è un maschio di riferimento da garantire, in perfetto stile da femminismo saudita. Figlie di, mogli di, sorelle di: aguzzate lo sguardo e cherchez l'homme. Intanto nella Cupola ci si scanna alla grande: aguzzate le orecchie, fra un po' sentirete una deflagrazione.
Se Non Ora Quando, 13 febbraio 2011-24 febbraio 2013.
Che triste e prematura fine... R.i.p.

 

CRISTINA COMENCINI cristina comencini Fabrizia Giuliani flavia piccoli nardelli sicilia Claudio Mancini CRISTINA COMENCINI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…

giorgia meloni donald trump - immagine creata con grok

DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRIMA DEL VERTICE BY MACRON, LA DUCETTA AVREBBE AVUTO LA TENTAZIONE DI CHIAMARE TRUMP, MA POI CI HA RIPENSATO. PERSINO LEI HA CAPITO CHE DALL'"IMPERATORE DEL CAOS" AVREBBE RICEVUTO SOLO ORDINI, VISTO CHE CONSIDERA I PAESI EUROPEI SOLO DEI VASSALLI - DAVANTI A UN PRESIDENTE AUTORITARIO CHE DIFFONDE MENZOGNE E RIBALTA LA REALTÀ (“ZELENSKY È UN DITTATORE MAI ELETTO. L’UCRAINA NON DOVEVA INIZIARE LA GUERRA. L'EUROPA HA FALLITO”), SIAMO SICURI CHE L’ANTIPATICO GALLETTO FRANCESE MACRON E L’EUROPA MATRIGNA (CHE COMPRA BTP E DA' 209 MILIARDI DI PNRR) SIANO PEGGIO DI UN INAFFIDABILE AFFARISTA TRAVESTITO DA PRESIDENTE?