IL SOTTI-LETTA SOTTO ASSEDIO – DOPO CHE BETTINI HA TEORIZZATO LA NECESSITÀ DI LIBERARSI AL PIÙ PRESTO DAL GIOGO DEL GOVERNO DRAGHI (SPEDENDOLO AL QUIRINALE) PER TRASCINARE SUBITO IL PAESE ALLE URNE, IN ALLEANZA CON I 5S, SI SCATENA IL CAOS NEL PD. GLI EX RENZIANI BLINDANO DRAGHI E VOGLIONO CELEBRARE IL CONGRESSO IL PRIMA POSSIBILE PER EVITARE LE PURGHE DI ENRICHETTO IN SEDE DI COMPILAZIONE DELLE LISTE ELETTORALI. IL SOSPETTO È CHE IL SEGRETARIO DEM, DOPO LE AMMINISTRATIVE, POSSA…

-

Condividi questo articolo


Laura Cesaretti per “il Giornale”

 

enrico letta a cernobbio enrico letta a cernobbio

L'ascia di guerra è stata dissotterrata, nel Pd. E che il segretario sia di nuovo sotto assedio diventa chiaro quando, nel tardo pomeriggio, il Nazareno è costretto a fare una precisazione che dice, in sintesi, che Enrico Letta resterà in carica fino alle elezioni politiche del 2023.

 

Smentendo che nell'Assemblea nazionale sullo statuto, conclusasi venerdì, sia stata approvata una interpretazione autentica dell'articolo 8, secondo la quale il congresso del Pd va convocato sei mesi prima della scadenza del segretario. E quindi, poiché l'ultimo congresso (che elesse Zingaretti) si tenne nel 2019, il congresso andrà aperto nel 2022.

 

lorenzo guerini sergio mattarella lorenzo guerini sergio mattarella

La questione, oltre che di lana caprina, può apparire di nessun interesse per i comuni mortali, esclusi i capicorrente del Pd. Ma, ridotto ai minimi termini, il conflitto interpretativo scoppiato nel Pd ha una sola ragione: chi farà le liste elettorali? Enrico Letta, come è ovvio, vuole che spetti a lui, e quindi non vuole sentir parlare di congresso prima di allora.

 

goffredo bettini goffredo bettini

Altri, invece, vogliono togliergli di mano questo potere. A cominciare dalla minoranza di Base Riformista, i cosiddetti «ex renziani», ossia il centro moderato e riformista (nonché fortemente «draghiano») del Pd, che fa capo al ministro Lorenzo Guerini e a Luca Lotti.

 

enrico letta stefano bonaccini enrico letta stefano bonaccini

Una componente oggi maggioritaria nei gruppi parlamentari, ma che sa di essere destinata allo sterminio etnico se le chiavi del partito saranno ancora in mano all'attuale segretario e alla sinistra interna che si ispira a Conte e vuole il matrimonio con i Cinque Stelle: le premesse si sono viste a Bologna, dove tutti gli esponenti dem non ortodossi rispetto al potere post-Pci sono stati eliminati, nel silenzio di Letta.

 

BETTINI RENZI BETTINI RENZI

Se invece il congresso si tenesse nell'autunno del 2022, Base Riformista potrebbe concorrere con un suo candidato (le speranze si appuntano sul presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini), tentando di invertire la deriva del partito verso la sinistra populista, e di salvare la pelle alle elezioni. In verità, nonostante le smentite del Nazareno («La data di scadenza del mandato del segretario rimane immutata») sono in molti, anche nella maggioranza lettiana, ad ammettere che sarà assai difficile evitare un congresso prima delle elezioni.

guerini guerini

 

Lo dicono Giovani Turchi e franceschiniani, lo confermano anche dalla corrente Bettini-Orlando. Non a caso lo stesso Bettini ha teorizzato nel weekend la necessità di liberarsi al più presto dal giogo del governo Draghi (spedendolo al Quirinale) per trascinare subito il paese alle urne, in alleanza con i 5S. Dietro la querelle sulle date c'è insomma una frattura politica profonda, tra chi ribadisce che il governo Draghi è «il nostro governo», come fa Guerini, e chi ancora rimpiange l'azzimato Conte.

 

luca guerini disperato luca guerini disperato

Letta mantiene una posizione oscillante: «Il governo Draghi deve durare fino al 2023», ha detto al Forum Ambrosetti, smentendo Bettini. Ma il sospetto è che il segretario dem, dopo le amministrative, possa cambiare direzione: grazie all'estrema debolezza dei candidati di centrodestra, infatti, è assai probabile che le elezioni vadano assai bene per il Pd. Milano, Napoli, Bologna vengono date per scontate, come il seggio di Siena per Letta, ma ci sono possibilità di vittoria persino a Roma e in Calabria.

 

GOFFREDO BETTINI GOFFREDO BETTINI

«A quel punto, c'è il rischio che voglia subito correre al voto», dice un esponente dem. A meno che la sua leadership non venga indebolita dalle prossime scadenze parlamentari: intanto il ddl Zan, che tornerà in aula al Senato nelle prossime settimane e che a voto segreto rischia l'affossamento. E poi, soprattutto, l'elezione del prossimo capo dello Stato: scadenza fondamentale su cui anche altri leader (si pensi a Bersani) hanno perso la poltrona a causa della propria insipienza politica, e dei franchi tiratori che avevano in casa.

enrico letta versiliana enrico letta versiliana ENRICO LETTA A MONTEPULCIANO ENRICO LETTA A MONTEPULCIANO di maio guerini di maio guerini Lorenzo Guerini Lorenzo Guerini ENRICO LETTA LORENZO GUERINI ENRICO LETTA LORENZO GUERINI CONTE GUERINI CONTE GUERINI Giuseppe Conte Lorenzo Guerini Dario Franceschini Giuseppe Conte Lorenzo Guerini Dario Franceschini Dario Franceschini Lorenzo Guerini Dario Franceschini Lorenzo Guerini MATTEO RENZI LORENZO GUERINI MATTEO RENZI LORENZO GUERINI MARIO DRAGHI LORENZO GUERINI MARIO DRAGHI LORENZO GUERINI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – SUI MIGRANTI È LA SOLITA, TRAGICA, MELONI: ESONDA, S’ADONTA, VA ALL’ATTACCO, POI RINCULA! CHE LA SPARATA SUI GIUDICI CHE LA INTRALCIANO (“DIFFICILE LAVORARE E CERCARE DI DARE RISPOSTE QUANDO SI HA L’OPPOSIZIONE DI PARTE DELLE ISTITUZIONI”) FOSSE UNA STRONZATA, LO DIMOSTRA LO STESSO DECRETO LEGGE FIRMATO IERI DAL GOVERNO: MANCAVA UNA LEGGE CHE DICHIARASSE I “PAESI SICURI” – L’ESCAMOTAGE DEL MINI-DECRETO MELONIANO POTREBBE ESSERE INUTILE: IL DIRITTO COMUNITARIO PREVALE SU QUELLO ITALIANO – MORALE DELLA FAVA: FINCHÉ NON INTERVIENE LA COMMISSIONE UE, SARÀ UNO STILLICIDIO DI RICORSI E SENTENZE. E I CENTRI MIGRANTI IN ALBANIA, COSTATI 700 MILIONI DI EURO, RIMARRANNO SCATOLE VUOTE…

COSA FRULLA NEL TESTOLONE DI MATTEO SALVINI? IL “CAPITONE” È TORNATO IN MODALITÀ "BESTIA": PARLA DEI MIGRANTI COME DI “CANI E PORCI”, TIENE UN COMIZIO ANTI-TOGHE SUL TG1 – A COSA SI DEVE TANTA AGITAZIONE? AL PROCESSO OPEN ARMS, IN CUI RISCHIA SEI ANNI PER SEQUESTRO DI PERSONA. MA ANCHE ALLA “VANNACCIZZAZIONE” DELLA LEGA E AGLI OTOLITI SCOSSI DI GIORGIA MELONI: SE PASSA LA LINEA DURA E IL GOVERNO HA LE ORE CONTATE, MEGLIO PREPARARSI E SPARARLA SEMPRE PIÙ GROSSA, PER CAPITALIZZARE AL VOTO…

DAGOREPORT - IL NODO CREATO DALLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA, CHE HA AFFONDATO IL “MODELLO ALBANIA”, SI PUÒ SCIOGLIERE CON UN DECRETO LEGGE? NO, PERCHÉ I MAGISTRATI SI SONO ATTENUTI A UNA SENTENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA DEL 4 OTTOBRE CHE NON PERMETTE DI DICHIARARE PAESE SICURO UNO STATO IN CUI I DIRITTI NON SIANO GARANTITI SULL’INTERO TERRITORIO (TIPO L’EGITTO DI AL SISI, CHE HA TORTURATO E UCCISO REGENI) - CHE FARA' MATTARELLA? PROMULGHERÀ IL DECRETO CHE SE NE FREGA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA UE? - CERCASI POI QUALCHE ANIMA PIA E SOPRATTUTTO SOBRIA CHE FACCIA PRESENTE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, CHE NON PUÒ PERMETTERSI DI "ESONDARE" DEFINENDO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI ROMA “ABNORME’’: NON BISOGNA ESSERE MINISTRI DELLA GIUSTIZIA PER SAPERE CHE LE LEGGI SI APPLICANO E NON SI DISCUTONO - EUROPA IN FIAMME: SE LA DUCETTA NON DORME TRANQUILLA, URSULA HA BISOGNO DI UNA OVERDOSE DI SONNIFERI...

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..