SOTTO LE LENZUOLA NIENTE – SILVIO BERLUSCONI E FRANCESCA PASCALE NON DORMONO PIÙ INSIEME – IN CAMPAGNA ELETTORALE HANNO CHIESTO SEMPRE SUITE CON CAMERE SEPARATE E DOPPIO BAGNO – “IL FATTO”: È INIZIATO IL LUNGO ADDIO?

Fabrizio D’Esposito per il “Fatto quotidiano

 

pascalepascale

L’apparenza è sempre stata un elemento centrale nel romanzo nero del berlusconismo. Quell’apparenza che il grande Pasquale Panella poetò per Lucio Battisti anche in questo modo: “Ti rilassi bussando/ tristemente assorta sopra una porta”. E le porte, soprattutto se chiuse, sono ormai tante nel patto che regola la convivenza di Silvio Berlusconi con la sua fidanzata quasi trentenne Francesca Pascale. Lei ha sempre smentito con tigna e con orgoglio le varie voci di crisi nel loro rapporto (in ogni caso provenienti da ambienti berlusconiani) ma le brevi incursioni del Condannato in questa campagna elettorale per le Regionali dimostrano il contrario. E la certezza dei fatti, stavolta, è a prova di smentita.

 

TRASFERTE EXTRALUSSO A BARI E IN CAMPANIA

L’apparenza, appunto, ha costruito attorno a “Francesca” e “Silvio” in trasferta extralusso a Bari e Napoli l’immagine di due fidanzatini sorridenti e che siedono insieme a tavola, nelle cene di finanziamento dove un coperto è stato pagato anche mille euro. Lei, poi, nel capoluogo campano ci ha tenuto a mostrare il suo tatuaggio d’amore sul polso, le solite iniziali intrecciate tra di loro (FP e S, in questo caso, ma in origine fu Sabina Began, l’Ape Regina, a farsi incidere SB sulla caviglia, stesse iniziali per lei e per lui), e a ribadire che le cose con l’Amato vanno avanti nonostante i gufi.

berlusconi pascaleberlusconi pascale

 

Una volta però spenti i riflettori dei media e ritornati in albergo, comincia un’altra storia. Questa: l’ex Cavaliere e la fidanzata non dormono più insieme. A Bari e a Savelletri di Fasano in Puglia e a Napoli, i due conviventi prima di partire da Roma hanno chiesto una suite con camere e bagni separati. E in un caso pare sia stata particolarmente affannosa la ricerca perché una struttura aveva sì la suite con stanze comunicanti ma non i bagni.

 

PORTE CHIUSE E PATTO DI CONVIVENZA

Il gelo delle camere separate rende molto sfocato il ricordo della passione iniziale, quando la giovane Pascale venuta allo scoperto dopo una clandestinità durata mesi (la sua Smart che entrava e usciva da Palazzo Grazioli, la residenza di B. nella capitale) iniziò a rilasciare interviste sulla vita di coppia con il suo quasi ottuagenario fidanzato. In una conversazione con un settimanale familiare, la narrazione pascaliana arrivò a descrivere il momento notturno del riposo con il Condannato sul modello di Casa Vianello: “La sera scalcio davvero sotto le coperte”.

 

BERLUSCONI  - PASCALE  -BERLUSCONI - PASCALE -

Ora al posto dei calci sotto le coperte c’è la solitudine nei rispettivi letti. E porte chiuse, seppur comunicanti. “Ti rilassi bussando/ tristemente assorta sopra una porta”. C’è da chiedersi cosa spinga B. a continuare il suo patto di convivenza con “Francesca”. L’ultima forte voce di crisi risale a Natale e riferì di vacanze separate con lei, Pascale, riparata addirittura all’estero, in Spagna. Seguì ovviamente la smentita di rito.

 

LA TRATTATIVA SMENTITA DA GHEDINI

Qualche mese fa, invece, ambienti berlusconiani ancora vicini al Sole di Arcore hanno fatto un’ulteriore rivelazione per niente elegante. Assolto in Cassazione per lo scandalo di Ruby, l’ex Cavaliere avrebbe aperto una trattativa per separarsi dalla fidanzata e affidato il dossier alle consuete cure di Niccolò Ghedini, l’avvocato- parlamentare nonché unico sopravvissuto della tradizionale triade di consiglieri (gli altri due sono Denis Verdini e Gianni Letta).

 

francesca pascale e silvio berlusconi 2 francesca pascale e silvio berlusconi 2

Ma Ghedini è stato lestissimo a smentire, precisando pure che lui si augura un prosieguo felice della relazione. In ogni caso è proprio dal dicembre scorso che più di un frequentatore della Salò berlusconiana conferma che ad Arcore le vite dei due sono sempre più separate. Lui che gestisce per conto suo la mutazione del suo impero (Biscione e Milan). Lei che si consola con lo shopping, si confida con Alessia Ardesi, sua portavoce e dama di compagnia, e si aggiorna infine con Mariarosaria Rossi, la testa d’ariete di B. per liquidare Forza Italia così com’è.

 

IL PRECEDENTE DI VERONICA E QUELLE FOTO SU “OGGI”

francesca pascale e silvio berlusconi francesca pascale e silvio berlusconi FRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONAFRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONAberlusconi pascale  duduberlusconi pascale dudu

Non è la prima volta che il Condannato preserva l’apparenza del suo ménage per vari motivi. Con la seconda moglie, Veronica Lario, accadde nel 2002. Lei vide su Oggi le foto del marito che passeggiava mano nella mano con Francesca Romana Impiglia e il regime della separazione in casa venne sancito con regole precise. Poi nel 2009 venne la notte di Casoria, quella di Noemi Letizia, e per Veronica fu la fine di tutto, con quel grido disperato e rabbioso sul marito “malato” di satiriasi. Adesso tocca a “Francesca” questo regime. Fino a quando, durerà?

FRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONAFRANCESCA PASCALE MOTOR BIKE EXPO DI VERONA

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)