TIPI DA LEOPOLDA – RENZI CELEBRA PATRIZIO BERTELLI, MA LUI E MIUCCIA PRADA SONO INDAGATI A MILANO PER EVASIONE – CON IL FISCO HANNO DOVUTO FIRMARE UNA PACE DA 400 MILIONI PER REGOLARIZZARE IL GRUPPO

Gianni Barbacetto per “Il Fatto Quotidiano

 

patrizio bertellipatrizio bertelli

   È salito sul palco della Leopolda come esempio dell’Italia virtuosa. Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, è stato presentato così da Matteo Renzi: “Per un paio di ore ascolteremo storie di impresa: l’obiettivo è riuscire a raccontare come anche in tempi di crisi si possa fare impresa”. Tra i capitani coraggiosi grandi e piccoli che hanno preso la parola sabato alla Leopolda, c’è anche il marito di Miuccia Prada: “Io Matteo lo conosco da molti anni, non sono venuto qua all’ultima ora”.

 

Bertelli è però lo stesso che ha pagato 400 milioni al fisco per regolarizzare la posizione del suo gruppo. È lo stesso che è ancora indagato per evasione fiscale dalla Procura di Milano. Ma questo il pubblico della Leopolda non lo sa. Lui, dal palco, dice: “Le difficoltà più grandi che ho incontrato sono quelle nei rapporti con la burocrazia che ha difeso e difende tuttora i propri privilegi. L’Italia che vuole cambiare deve rimuovere cavilli e regole troppo rigide e dare un senso di speranza”.

 

   matteo renzi otto e mezzo matteo renzi otto e mezzo

E poi: “Aprii una piccola azienda che si sviluppò con un lavoro faticoso e impegnativo fatto con il massimo entusiasmo. L’obiettivo era creare un gruppo che potesse funzionare anche dopo la mia morte”. Adesso, il suo gruppo “ha 4 mila dipendenti in Italia e altri 8 mila all’estero”. All’estero aveva anche le holding di controllo, riparate in Olanda e Lussemburgo, all’ombra di più convenienti sistemi fiscali.

 

   Così,quando Prada nell’estate del 2011 si quotò alla Borsa di Hong Kong, la capogruppo olandese, basata ad Amsterdam, incassò una bella fetta di quanto ricavato dal collocamento pubblico delle azioni: circa 1 miliardo di euro su un totale di 1,5 miliardi. A partire già dal 2008, la Guardia di finanza e l’Agenzia delle entrate si erano fatte sotto, per capire se nel gruppo del made in Italy – marchi Prada, Miu Miu, Car Shoe, Church’s – c’era “esterovestizione”, ossia società e attività formalmente estere, ma in realtà governate in Italia. Bertelli decide allora di avviare un percorso per regolarizzare la posizione del suo gruppo.

 

  matteo renzi otto e mezzo matteo renzi otto e mezzo

   “Mi piacerebbe tornare ai 20 anni per fare una nuova start-up”, ha sospirato Bertelli alla Leopolda. “Sono voluto intervenire qui per dare un senso di speranza e spiegare i motivi che mi hanno portato a creare la mia impresa: dar vita a un gruppo che potesse durare dopo la mia morte. Per migliorare l’Italia ci vuole entusiasmo, convinzione e determinazione. È arrivato il momento che tutti si mettano in gioco”.

 

Lui si è messo in gioco un anno fa, nel dicembre 2013, quando Prada ha emesso un comunicato dai toni rassicuranti: “Riportiamo in Italia il baricentro delle nostre attività”. Ha fatto ordine, dunque, nella struttura societaria. “L’attività è stata svolta mediante un costante confronto e dialogo con l’Agenzia delle entrate, e ha consentito di definire gli obblighi fiscali conseguenti al rimpatrio della struttura estera avendo a riferimento gli ultimi dieci anni”.

 

È la “voluntary disclosure”, cioè il rientro volontario dei capitali in Italia, quello che è in discussione da mesi, palleggiato tra governo e Parlamento, senza che si riesca a varare un provvedimento che valga per tutti. “Siamo molto contenti di aver preso questa decisione strategica”, dichiarò allora Bertelli, “coerente con la nostra volontà di investire sull’Italia. Ciò è stato possibile grazie a un rapporto sereno e costruttivo con l’amministrazione finanziaria, improntato alla reciproca fiducia, condizione indispensabile per ristabilire quel rapporto di collaborazione, necessario per la ripresa del Paese attraverso la valorizzazione del patrimonio imprenditoriale, umano e culturale dell’Italia. Abbiamo avuto modo di verificare l’importanza della cooperazione virtuosa con l’Agenzia delle entrate, che cogliamo l’occasione per ringraziare, insieme alla Guardia di finanza”.

MIUCCIA PRADA MIUCCIA PRADA

 

   L’accordo si chiude con il pagamento di circa 400 milioni di euro. Ma un anno dopo, nel settembre 2014, si scopre che la procura di Milano ha ancora aperto un fascicolo per “omessa o infedele dichiarazione dei redditi”, affidato dal procuratore aggiunto Francesco Greco ai pm Gaetano Ruta e Adriano Scudieri. Indagati: Patrizio Bertelli, Miuccia Prada e Marco Salomoni, loro commercialista di fiducia.

 

Il direttore centrale dell’accertamento dell’Agenzia delle entrate, Salvatore Lampone, è rassicurante: “Il gruppo Prada ha pagato tutte le imposte dovute, in base a un atto volontario, e non sono in corso ulteriori verifiche. La normativa prevede però l’obbligo di comunicazione all’autorità giudiziaria. Questo è atto dovuto”, che attiva automaticamente una procedura giudiziaria penale. Ma ora è il momento di Matteo: “Farà anche degli errori – dice Bertelli alla Leopolda – ma potranno essere corretti in corso d’opera. Inviterei tutti i presenti a convincersi che è arrivato il momento di cambiare l’Italia”.

Ultimi Dagoreport

elon musk steve bannon village people donald trump

KITSCH BUSSA ALLA NOSTRA PORTA? – LA MOTOSEGA DI MUSK, I SALUTI ROMANI DI BANNON, IL BALLO DI TRUMP COI VILLAGE PEOPLE: FARSA O TRAGEDIA? - VINCENZO SUSCA: ‘’LA CIFRA ESTETICA DELLA TECNOCRAZIA È IL KITSCH PIÙ SFOLGORANTE, LOGORO E OSCENO, IN QUANTO SPETTACOLARIZZAZIONE BECERA E GIOCOSA DEL MALE IN POLITICA - MAI COME OGGI, LA STORIA SI FONDA SULL’IMMAGINARIO. POCO IMPORTANO I PROGRAMMI POLITICI, I CALCOLI ECONOMICI, LE QUESTIONI MORALI. CIÒ CHE IMPORTA E PORTA VOTI, PER L’ELETTORE DELUSO DALLA DEMOCRAZIA, TRASCURATO DALL’INTELLIGHÈNZIA, GETTATO NELLE BRACCIA DI TIK TOK, X, FOX NEWS, È EVOCARE NEL MODO PIÙ BRUTALE POSSIBILE LA MORTE DEL SISTEMA CHE L'HA INGANNATO”

friedrich merz ursula von der leyen manfred weber giorgia meloni

DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO DEI NAZI DI AFD NELLE FILE DELL’OPPOSIZIONE, TUTTO È CAMBIATO - E DAVANTI A UN’EUROPA DI NUOVO IN PIEDI, DOPO IL KNOCKOUT SUBITO DAL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA, PER LA ‘DUCETTA’ SI PREPARANO GIORNI ALL’INSEGNA DELLE INVERSIONI A U – OGGI L’ITALIA HA VOTATO CON L'EUROPA LA RISOLUZIONE SULL'INTEGRITÀ TERRITORIALE DI KIEV, CONTRO GLI STATI UNITI CAPITA L’ARIA NUOVA CHE TIRA, SULLE AGENZIE È SBUCATA UNA NOTA FIRMATA DAL “GENIO” DI FAZZOLARI, CHE AVRÀ FATTO RIZZARE I PELI DI TRUMP E PUTIN MESSI INSIEME: “LA VOGLIA DI LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO CHE È STATA PIÙ FORTE DELLE MIRE NEO IMPERIALI DELLE ÉLITE RUSSE” - CERTO, SE NON AVESSE DAVANTI QUELL’ANIMALE FERITO, E QUINDI DAVVERO PERICOLOSO, DI MATTEO SALVINI, LA STATISTA DELLA GARBATELLA FAREBBE L’EUROPEISTA, MAGARI ALL’ITALIANA, CON UNA MANINA APPOGGIATA SUL TRUMPONE – MA ANCHE IN CASA, C’È MARETTA. OGGI IL VICEMINISTRO DEGLI ESTERI E COORDINATORE NAZIONALE DELLA DIREZIONE DI FDI, EDMONDO CIRIELLI, HA IMPLORATO MERZ DI FARE IL GOVERNO CON I POST-NAZI DI AFD…

veronica gentili alessia marcuzzi roberto sergio giampaolo rossi myrta merlino

A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA PER LE FREQUENTI ASSENZE DI MYRTA MERLINO A “POMERIGGIO CINQUE” (LE ULTIME RICHIESTE: DUE GIORNI A MARZO E PONTE LUNGHISSIMO PER PASQUA E 25 APRILE) – VERONICA GENTILI ALL’ISOLA DEI FAMOSI: È ARRIVATA LA FUMATA BIANCA – IL NO DI DE MARTINO AGLI SPECIALI IN PRIMA SERATA (HA PAURA DI NON REPLICARE IL BOOM DI ASCOLTI) – CASCHETTO AGITATO PER LE GAG-ATE DI ALESSIA MARCUZZI - LO SHAMPOO DELLA DISCORDIA IN RAI - IL POTENTE POLITICO DI DESTRA HA FATTO UNA TELEFONATA DIREZIONE RAI PER SOSTENERE UNA DONNA MOLTO DISCUSSA. CHI SONO?

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?