UNO E TRIA – DOPO L’ORDINE DI SALVINI (“TIRIAMO DRITTO”) IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ESEGUE E CONFERMA LE PREVISIONI DEL DEF: SECONDO TRIA L’UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO HA SBAGLIATO I CONTEGGI SUL DISINNESCO DELLE CLAUSOLE IVA
1 – TRIA, GOVERNO CONFERMA PREVISIONI DEF
(ANSA) - "A seguito della mancata validazione del quadro macro economico programmatico da parte dell'Ufficio parlamentare di bilancio il Governo ritiene opportuno confermare le previsioni contenute nella NaDef". Lo ha detto il ministro dell'economia, Giovanni Tria, in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato dopo la mancata validazione della Nota di aggiornamento al Def da parte dell'Upb.
2 – TRIA: STIME ANALISTI BASATE SU INFORMAZIONI OBSOLETE
(ANSA) - "Ciò di cui si dovrebbe discutere è unicamente il delta tra il quadro tendenziale e quello programmatico e non la misura in cui la previsione ufficiale si distacca dalle previsioni di analisti o istituzioni internazionali.
Tali previsioni sono state pubblicate in tempi diversi e sulla base di informazione parziali e obsolete alla luce delle scelte di politica economica del governo". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, dopo la bocciatura della Nadef da parte dell'Upb e la pubblicazione delle stime del Fmi.
Rispondendo ai rilievi dell'Ufficio parlamentare di bilancio sul quadro programmatico, Tria ha insistito in particolare sul diverso 'conteggio' degli effetti del disinnesco delle clausole Iva. "Dalle osservazioni dell'Upb sembrerebbe che la maggior parte degli analisti abbia incorporato la completa disattivazione delle clausole Iva negli scenari elaborati già prima della presentazione della NaDef, prospettando un tasso di crescita del Pil reale intorno all'1,0 per cento", ha sottolineato il ministro.
Non così per il governo. "In realtà nelle stime del Mef la disattivazione delle clausole Iva è incorporata nel quadro programmatico", ha spiegato ancora Tria, evidenziando che proprio il disinnesco avrà un impatto positivo sul Pil. A questo punto quindi, ha concluso, "il moltiplicatore delle altre misure risulta ben inferiore all'unità" ritenuta eccessiva dal panel di analisti a cui fa riferimento l'Upb.
3 – DEF: TRIA, +0,6% PIL DA MANOVRA, +0,3 REDDITO-PENSIONI
(ANSA) - L'impatto sul tasso di variazione del Pil della manovra è di 0,6 punti percentuali nel 2019. Lo ha detto il ministro Tria che ha 'spacchettato' gli effetti delle misure. Nel 2019 l'Iva (costo 12,5 miliardi) spinge la crescita di 0,2 punti; reddito di cittadinanza e anticipo pensionistico costano 16 miliardi (+0,3 Pil); la flat tax 600 milioni (+0,1 Pil); gli investimenti 3,5 miliardi (+0,2 Pil); incentivi a investimenti e p.a. 1,8 miliardi (+0,1% Pil); spese indifferibili 2,3 miliardi (+0,1). Le coperture (6,9 mld tagli; 8,1 mld entrate) riducono il pil di 0,4 punti.
4 – MANOVRA 2019 DA 36,7 MILIARDI
(ANSA) - Il conto delle misure della manovra prevede interventi per 36,7 miliardi nel 2019. E' quanto emerge dai dati forniti dal ministro dell'Economia Giovanni Tria in commissione Bilancio. Le coperture sono realizzate per 22 miliardi da maggior deficit e da 15 miliardi di tagli e maggiori entrate.
5 - TRIA, FAREMO DI TUTTO PER RECUPERARE FIDUCIA MERCATI
(ANSA) - "Sappiamo tutti che lo spread attuale ma anche quello dell'anno scorso non riflette e non rifletteva i fondamentali dal punto di vista della sostenibilità del debito. Il governo vuole recuperare la fiducia e cercherà di fare di tutto per recuperare la fiducia. Non possiamo però pensare: non abbiamo fiducia e allora non facciamo manovre di crescita. Nessun governo può porsi su questo piano". Lo ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in Commissione Bilancio.
6 – SALVINI, SPREAD A 400? NOI TIRIAMO DRITTI
(ANSA) - "Non prendo in considerazione l'ipotesi e nessun numero, noi tiriamo dritti fino a che i giovani italiani non smetteranno di emigrare per trovare lavoro". Così Matteo Salvini a chi chiedeva se fosse ipotizzabile una modifica alla manovra se lo spread arrivasse a 400, come detto dal ministro Savona. "Non abbiamo paura di niente e di nessuno - ha aggiunto - quando leggeranno i numeri e i dati per gli investimenti, sono sicuro che tutti gli investitori scommetteranno sulla crescita dell'Italia".
7 – ADESSO È GIALLO SULLA FLAT TAX. SALVINI: "TRIA SBAGLIA I CALCOLI"
Luca Romano per www.ilgiornale.it
I conti non tornano. Ancora duello sulle cifre nel governo. Questa volta a far scattare il duello tutto interno all'esecutivo sono le risorse detsinate alla flat tax.
il ministro dell economia giovanni tria (1)
La misura principe della Lega che è entrata nel Def di fatto dovrebbe portare ad una sostanziale riduzione delle tasse. Ma attenzione: le stime dichiarate dal ministro dell'Economia Tria e quelle di Salvini non combaciano. Il titolare di via XX Settembre di fatto davanti al Parlamento rispondendo ai rilievi dell'Ufficio per il Bilancio ha affermato: "L'avvio della flat tax ha un ammontare di 0,6 miliardi nel 2019, 1,8 nel 2020 e 2,3nel 2021 con un effetto "contenuto" sulla variazione del Pil che raggiunge 0,1 punti percentuali nel 2021".
Fate attenzione a questa cifra: 0,6 miliardi ovvero 600 milioni. Il ministro degli Interni ha un'opinione totalmente diversa e così manda un messaggio chiaro al ministro dell'Economia: "Non 600 milioni di euro come stimato dal ministro dell’Economia Tria ma ammonta a 1 miliardo e 700 milioni la riduzione fiscale prevista in manovra. Lunedì arriverà il decreto fiscale, i numeri saranno scritti e non mentono", ha affermato il titolare del Viminale a margine della cerimonia per il 40esimo anniversario della cistituzione dei Nocs della Polizia. Insomma il Def continua ad agitare le acque del governo e di fatto è ancora braccio di ferro tra il Tesoro e Salvini sulle risorse da destinare per la riduzione del macigno fiscale su famiglie e imprese.