1. UN’ESTATE DAVVERO “CALDA”: LA COREA DEL NORD DA IL BENVENUTO A PAPA FRANCESCO IN VIAGGIO PER SEOUL SPARANDO QUESTA MATTINA TRE RAZZI A CORTO RAGGIO 2. DIPLOMAZIA VATICANA: SORVOLANDO LA CINA, TELEGRAMMA DEL PAPA AL PRESIDENTE CINESE XI JINPING, ESPRIMENDO "CORDIALITÀ" SIA AL CAPO DI STATO CHE AL SUO POPOLO, E INVOCANDO "LA DIVINA BENEDIZIONE PER LA PACE E IL BENESSERE DELLA NAZIONE" 3. NEL 1989, QUANDO PAPA WOJTYLA SI RECÒ NELLA REPUBBLICA DI COREA, IL GOVERNO DI PECHINO VIETÒ IL SORVOLO ALL'AEREO PAPALE, CHE DOVETTE FARE LA ROTTA ARTICA 4. PER IL PRIMO VIAGGIO COMPLETAMENTE IN ASIA DEL SUO PONTIFICATO, PAPA BERGOGLIO HA SCELTO LA PENISOLA COREANA DOVE ESISTE ANCORA LA GUERRA FREDDA, DOVE LE DUE COREE SONO IN STATO DI GUERRA DICHIARATA ALTERNATA A PROPOSTE DI ARMISTIZIO

Ansa.it

 

Renzi saluta papa FrancescoRenzi saluta papa Francesco

La Corea del Nord ha sparato questa mattina tre razzi da 30 millimetri a corto raggio dalla costa orientale direttamente nel mar del Giappone, poco prima dell'arrivo di Papa Francesco in Corea del Sud per una visita di cinque giorni. Lo ha annunciato il comando di Stato maggiore congiunto di Seul.

 

Il pontefice è atterrato all'aeroporto Incheon alle 10:15 ora locale (le 3:15 in Italia) e ha trovato ad accoglierlo la presidente Park Geun-Hye.

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

 

Sorvolando la Cina in volo verso Seul, il Papa ha indirizzato un telegramma al presidente cinese Xi Jinping, esprimendo "cordialità" sia al capo di Stato che al suo popolo, e invocando "la divina benedizione per la pace e il benessere della nazione". Il testo del telegramma è stato reso pubblico al momento del sorvolo del territorio cinese, quando in Italia era quasi l'una del mattino.

 

Come noto il Papa e il presidente cinese si erano scambiati messaggi augurali, per la reciproca elezione, avvenuta a un giorno di distanza - il Papa il 13 marzo 2013 e il presidente il 14 marzo - e papa Francesco ha anche detto in una intervista che con il presidente cinese ha avuto altri contatti. Nel 1989, quando papa Wojtyla si recò nella Repubblica di Corea, il governo di Pechino vietò il sorvolo all'aereo papale, che dovette fare la rotta artica.

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

 

Non c'è ancora nessuna risposta ufficiale da parte della Cina al messaggio di saluto inviato dal Papa ma il Global Times, giornale vicino alle posizioni del Partito, titola oggi: "L'approvazione da parte di Pechino del volo papale sui cieli cinesi, è visto come un possibile modo per migliorare le relazioni".

 

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

Nell'editoriale si ricorda che il riconoscimento che la Santa Sede dà a Taiwan e il diritto rivendicato da Pechino di nominare i propri vescovi, sono i due ostacoli alla normalizzazione delle relazioni tra Vaticano e Cina.

 

I razzi della Corea del Nord sono stati sparati da un lanciatore multiplo sistemato vicino a Wonsan, citta' sulla costa nordorientale, e sono finiti nel mar del Giappone dopo aver coperto una distanza di circa 220 chilometri. Le operazioni di tiro, effettuate senza annunci preventivi di bando alla navigazione, hanno avuto inizio alle ore 9:30 locali (le 2:30 in Italia) e si sono concluse in circa 25 minuti.

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

 

"I nostri militari hanno rafforzato la vigilanza sul Nord e mantengono la massima attenzione di fronte a ulteriori lanci", ha affermato Um Hyo-sik, un portavoce del comando di Stato maggiore congiunto. La Corea del Nord ha lanciato missili e razzi a corto raggio a fine giugno e a inizio luglio, alzando i livelli di tensioni nella regione. L'ultima iniziativa coincide con l'arrivo di Papa Francesco a Seul, impegnato nel primo viaggio in Estremo Oriente e nella consegna di un messaggio di pace alla penisola coreana, divisa in due dalla fine della guerra di Corea del 1950-53.

 

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

La prima giornata in Corea del Sud - Incontri ufficiali con il presidente signora Park e le autorità e un incontro con i vescovi coreani sono in agenda della prima giornata di papa Francesco nella Repubblica di Corea, dove è giunto dopo un volo di circa 11 ore e dove, alla base aerea della capitale, è stato salutato con tutti gli onori, comprese le salve di cannone.

Il papa in visita in CoreaIl papa in visita in Corea

 

Contrariamente a quanto annunciato in un primo tempo, la presidente signora Park si è recata anche alla base aerea per un primo saluto al Pontefice. Per papa Bergoglio erano schierati anche un picchetto della Guardia d'onore, alcune donne in abiti tipici e due bimbe che hanno offerto fiori all'ospite.

 

Dopo l'arrivo, papa Francesco ha raggiunto in macchina la nunziatura di Seul, dove alloggerà in questi giorni. Lì ha celebrato una messa privata. Alle 15,45 ora locale il Pontefice si recherà alla Blue House, il Palazzo presidenziale della capitale coreana, per la cerimonia di benvenuto e una visita di cortesia al presidente, la signora Park, prima donna coreana a ricoprire questo ruolo, eletta nel dicembre 2012.

 

miniature di papa Francesco nella cattedrale di Myeong-dong a Seoulminiature di papa Francesco nella cattedrale di Myeong-dong a Seoul

Subito dopo Papa Francesco incontrerà le autorità e terrà un discorso. Alle 17 si trasferirà nella sede della Conferenza episcopale coreana CBCK, per un incontro con i vescovi del Paese, ai quali terrà un discorso. La giornata si concluderà in nunziatura, intorno alle 19. L'orario di Seul è di sette ore in avanti rispetto all'Italia.

 

Per il primo viaggio completamente in Asia del suo pontificato, papa Bergoglio ha scelto la Repubblica di Corea (Seul). Fino al 18 agosto sarà in quella Penisola coreana dove esiste ancora la guerra fredda, dove le due Coree sono in stato di guerra dichiarata alternata a proposte di armistizio, dove quasi duecentomila coreani hanno la famiglia separata dal muro invisibile del 38.mo parallelo, dove il Nord fa test nucleari, e il Sud corre al galoppo tecnologico nel futuro ma, come del resto in tutte le potenze economiche asiatiche, il numero dei poveri è alto e la loro condizione disperante.

miniature di papa Francesco nella cattedrale di Myeong-dong a Seoul, miniature di papa Francesco nella cattedrale di Myeong-dong a Seoul,

 

I due temi del viaggio apostolico - giovani e missione, visto che l'invito è nato dalla Giornata mondiale dei giovani asiatici, che si svolgerà a Daejeon - acquistano un rilievo particolare alla luce della divisione della Penisola. Nonostante le affermazioni ufficiali contrarie, non è abbandonata la speranza che cattolici del Nord possano partecipare singolarmente a una delle messe che papa Bergoglio celebrerà durante il suo viaggio, abbattendo senza clamore quella "cortina di bambù" che divide Seul da Pyongyang.

papa a seul papa a seul

 

Quella Pyongyang capitale del regime totalitario del Nord, che prima della Guerra di Corea era chiamata la Gerusalemme d'Asia per la presenza di tante religioni, e perché su 600mila abitanti almeno un sesto era cattolico.

 

il saluto dei nordcoreani a kim jong unil saluto dei nordcoreani a kim jong un

Inoltre c'è attesa per le parole di pace e riconciliazione che papa Francesco vorrà pronunciare, e pur senza alcun ingiustificato automatismo, si spera che la presenza del Pontefice apra qualche spiraglio nel cammino di riconciliazione tra i coreani. La Repubblica di Corea ha un Ministero per la Unificazione, promuove una politica di accoglienza e integrazione per i profughi dal Nord e ha presente i problemi ma anche le speranze che possono nascere da una riunificazione.

 

kim jong un ammira il lancio di un missilekim jong un ammira il lancio di un missile

La ferita della Penisola coreana ha ormai 60 anni, quando il 38.mo parallelo fu usato per marcare il confine tra zone di influenza di Urss e Cina da una parte, e Stati Uniti dall'altra. La Guerra di Corea (1950-1953), la prima combattuta interamente in Asia, era scoppiata a causa dell'invasione della Corea del Sud da parte dell'esercito nordcoreano guidato da Kim Il-sung e venne combattuta dagli Stati Uniti su mandato delle Nazioni unite.

 kim jong un lancia missili nel mare kim jong un lancia missili nel mare

 

Il 25 giugno 1950 80mila uomini in armi invasero il Sud, il mondo rimase con il fiato sospeso temendo che il conflitto diventasse globale. Gli Usa e altri 17 paesi intervennero per tentare di liberare il Sud occupato e poi rovesciare il governo nordcoreano, temendo una espansione comunista in quel lembo d'Asia.

 

Mao non intervenne in modo ufficiale nella guerra, ma oltre un milione di cinesi "volontari" affiancarono le truppe del Nord. La cortina di bambù non è meno pesante di quanto fosse quella di ferro: separazione tra un Nord inizialmente più ricco per l'aiuto della politica e delle industrie sovietiche e maoiste, e scivolato oggi in un regime repressivo che impoverisce il suo popolo e un Sud divenuto la quarta potenza economica dell'Asia e un colosso nella tecnologia mondiale.

lancio di scud dalla corea del nordlancio di scud dalla corea del nordKIMMY JUNGLE KIM JONG UN IN VERSIONE DRAG KIMMY JUNGLE KIM JONG UN IN VERSIONE DRAG Kim Jong Un con esercito di Oyongyang Kim Jong Un con esercito di Oyongyang Kim JongUn scherza coi suoi militari Kim JongUn scherza coi suoi militari KIM JONG UN CIRCONDATO DA SOLDATESSE KIM JONG UN CIRCONDATO DA SOLDATESSE kim studia la mappa per il lancio di scudkim studia la mappa per il lancio di scud

 

Famiglie divise dal muro invisibile, popoli divisi da condizioni economiche, cultura, esperienze e vita quotidiana. Questo è oggi il retaggio della Guerra di Corea, tappa di una sorta di pellegrinaggio di papa Bergoglio nei luoghi simbolo di guerre, divisioni, conflitti etnici e religiosi, da Seul a Redipuglia, fino all'Albania.

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...