renzi feltri berlusconi

URNE FUNERARIE - FELTRI: “DOMENICA NON ANDRO' A VOTARE. UNA CAMPAGNA DISGUSTOSA, CHE NON HA CONSENTITO AI CITTADINI DI CAPIRE. CHE VINCA IL SÌ O IL NO, NON SARANNO CAMBIAMENTI. IL CENTRODESTRA NON ESISTE PIU' PERCHÉ BERLUSCONI AVEVA IN MANO UN GIOIELLO E L'HA RIDOTTO A UN CATORCIO"

Da www.radiocusanocampus.it

 

vittorio feltrivittorio feltri

Vittorio Feltri, direttore di Libero, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG. condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

 

Vittorio Feltri si è detto disgustato di questa campagna referendaria giunta ormai al capolinea: "E' stata una campagna abbastanza disgustosa, anche perché non ha consentito ai cittadini di capire bene quale sia la materia soggetta a plebiscito. Inoltre si è poi intuito che il problema non è la riforma costituzionale ma la persona di Renzi.

 

renzi a piazza del popolo manifestazione pd referendumrenzi a piazza del popolo manifestazione pd referendum

Si è preso spunto dal referendum confermativo per spostare il bersaglio sul Premier e questo non mi sembra un esempio di correttezza, perché il Premier può anche stare sulle scatole, ma va sfiduciato in Parlamento, non in modo surrettizio, prendendo spunto da un referendum che dovrebbe riguardare soltanto il contenuto della carta. Che vinca il sì o che vinca il no, non credo comunque che ci siano cambiamenti rivoluzionari, anche se l'esito del referendum modificherà in qualche modo lo stato di fatto".

 

Vittorio Feltri conferma che lui non andrà a votare: "Non andrò assolutamente a votare, non mi presto alla fucilazione di nessuno, non mi va di essere preso in giro. Io vado a votare se c'è un quesito chiaro e ben definito. Se parliamo di riforme io posso dire la mia ma se mi devono dire che vado a votare per le riforme ma in realtà voto a favore o contro Renzi non mi presto a questi giochini, lascio che queste scorrettezze le commetta qualcun altro":

piazza del popolo manifestazione pd referendumpiazza del popolo manifestazione pd referendum

 

Sullo stato di salute del centrodestra: "Il centrodestra al momento non esiste più. Forza Italia è in crisi mortale, poi rimangono la Meloni e Salvini, che possono in effetti costituire una destra lepeniana e quindi avere anche poi dei buoni risultati in caso di elezioni. Per il resto credo che sarà molto difficile ricostituire un centrodestra come lo era in passato, coeso e vincente. Avendo fallito, oggi credo che non sia più riproponibile.

 

C'è pure da dire che a sinistra la situazione non è diversa. Poi c'è il terzo polo, quello dei grillini, che anche se ne combinano di tutti i colori dal punto di vista elettorale restano piuttosto solidi e potrebbero anche infastidire o addirittura battere sia la sinistra che la destra, a meno che tra una parte della sinistra e tra una parte della destra non ripropongano il solito inciucio per evitare che i grillini battano tutti e si mettano a governare, attività in cui fino ad oggi non hanno manifestato grandi qualità".

referendum masai per il si referendum masai per il si

 

Su Berlusconi: "Crozza scherzando qualche giorno fa ha detto che è il nonno Libero della politica italiana? Non si può dare torto a Crozza, è una battuta, magari un po' ingenerosa, ma riflette molto la realtà. Non è una colpa avere ottant'anni, ma è una colpa non rendersi conto che aveva in mano un gioiello e l'ha ridotto a un catorcio".

BERLUSCONI REFERENDUMBERLUSCONI REFERENDUM

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...