Marco Ansaldo per "la Repubblica"
È durata un giorno la pazienza di Jorge Mario Bergoglio nell'Appartamento papale. Da ieri mattina, secondo giorno di riunione degli 8 cardinali incaricati di «aiutare il Papa nel governo della Chiesa», come recitava l'altro giorno il titolo di prima pagina dell'Osservatore Romano, i porporati si sono trasferiti a Casa Santa Marta.
papa francesco bergoglio foto lapresseIl residence scelto dal pontefice argentino come abitazione al posto del grande Palazzo Apostolico è un luogo che indubbiamente sembra meglio adattarsi allo spirito di lavoro che anima il gruppo chiamato a riformare la Curia Romana. Risiedono infatti tutti lì, e dopo la messa delle 7 anche questa mattina si riuniranno in una piccola sala vicina alla cappella.
Tre sono le priorità che i cardinali si sono prefissati finora assieme a Francesco, presente a tutti gli incontri tranne ieri nel momento dell'udienza generale del mercoledì. Il primo argomento è la missione della Chiesa cattolica.
ANTONIO SPADARO CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO«C'è stata una riflessione introduttiva sul Concilio Vaticano II - ha infatti spiegato il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi - in modo da collocarsi in un clima di lavoro non limitato a questioni organizzative, ma di ampio respiro spirituale ed ecclesiologico». I punti della riflessione hanno anche riguardato il rapporto fra Chiesa universale e Chiese locali, partecipazione e collegialità, la Chiesa dei poveri, i laici.
Secondo punto, il Sinodo dei Vescovi. Contributi e osservazioni si sono concentrati sulle nuove modalità per realizzare il Sinodo (straordinario e ordinario). Già il Papa aveva fatto accenni a un tema «antropologico» che tratti della persona umana e della famiglia. L'argomento comprenderà anche la questione dei divorziati e risposati.
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON LEO MESSI IN VATICANOTerzo cardine, la riforma della Curia. E in particolare il rapporto dei dicasteri con il Pontefice, il loro coordinamento, la funzione della Segreteria di Stato. Tutti temi ampi e articolati che hanno bisogno di una consultazione approfondita e non di breve termine.
Non si sono ancora spenti intanto gli echi dell'intervista su Repubblica concessa da Francesco a Eugenio Scalfari, definito dal portavoce della Sala Stampa vaticana «rappresentante autorevole del mondo laico, un mondo non credente, tradizionalmente non sempre amichevole verso la Chiesa».
Ricordando che il colloquio è stato ieri riprodotto integralmente sull'organo ufficiale della Santa Sede, L'Osservatore Romano, padre Lombardi ha rilevato che «il Papa si sente libero di intervenire con diversi generi di espressione, e sta a noi capire le differenze».
UNO DEI MAXISCHERMI SULLA SPIAGGIA DI COPACABANAAll'udienza in Piazza San Pietro, davanti a 45 mila persone, Bergoglio ha detto che «la Chiesa è fatta di peccatori», uomini, donne, sacerdoti, suore, perfino «vescovi peccatori, cardinali peccatori, Papa peccatore: come può essere santa?». E ha così risposto: «La Chiesa non è santa per i nostri meriti, ma perché Dio la rende tale tramite lo Spirito Santo».
Sul fronte delle nomine, infine, Francesco ha prorogato monsignor Mariano Crociata nel ruolo di segretario della Conferenza episcopale italiana. Una decisione che allontana per ora le indiscrezioni che si erano rincorse nei giorni scorsi circa il fatto che Crociata sarebbe stato destinato a ricoprire l'incarico di Ordinario militare. Un incarico al quale, secondo alcune voci, il numero due della Cei, avrebbe opposto resistenza.
IL PAPA BENEDICE LA FOLLA ALLA FINE DELLA GIORNATA MODIALE DELLA GIOVENT IN BRASILE