putin e famiglia

VITA ALLA PUTINESCA - L’ABBATTIMENTO DEL JET MALESE (PIENO DI OLANDESI) HA APERTO UNA CREPA NEL MURO DI SEGRETEZZA DELLO ZAR: CHIESTA L’ESPULSIONE DELLA FIGLIA MARIA CHE ABITA IN OLANDA CON IL FIDANZATO, EX MANAGER GAZPROM

M. S. Na. per il “Corriere della Sera

 

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Aveva scelto un verde sobborgo di canali e biciclette, Voorschoten, cittadella di espatriati soprannominata «il quartiere crimeano» a 12 chilometri dall’Aja e dai tribunali internazionali. Una tranquilla vita da adulta nel cuore d’Europa dopo un’adolescenza di segreti e false identità, ma non è facile se ti chiami Maria Putina.

 

La figlia del presidente russo è finita sotto i riflettori dopo l’incidente innescato in Olanda dalle dichiarazioni del sindaco di Hilversum, sede della base militare dove sono cominciate le operazioni per il riconoscimento delle vittime del volo MH17.

 

Durante un’intervista radiofonica Pieter Broertjes, esponente del partito laburista che governa in coalizione con i liberali del premier Mark Rutte, ha proposto l’espulsione di Maria dal Paese come misura simbolica per prendere le distanze dallo Zar. Broertjes ha subito fatto retromarcia e spiegato via Twitter che quelle parole «poco sagge» nel giorno del lutto nazionale nascevano dal senso d’impotenza di fronte alla tragedia, la reazione a catena non si è fatta attendere.

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Su Internet sono comparsi appelli a manifestare davanti all’edificio che ospita l’attico della 29enne, con tanto di foto, indirizzo e commenti del tipo «Tornatene da papà». Solidale con Maria la comunità di Voorschoten, in prevalenza professionisti stranieri che alla stampa locale confermano una delle poche verità indiscusse sulla primogenita del capo del Cremlino: «In giro si vede di rado».

 

Su Maria come sulla sorella Yekaterina, 27 anni, è mistero fitto. Ossessionato dalla sicurezza e in linea con la tradizione sovietica del segreto sul privato dei leader, l’ex agente del Kgb Vladimir Putin non ha mai legato la sfera familiare all’immagine di uomo di Stato e tutore del risorto spirito russo. Lo sa bene Ljudmila, la moglie sempre in ombra che nel 2013 ha avuto il riscatto ufficiale con il divorzio.

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Nate a San Pietroburgo (Maria) e a Dresda (Yekaterina), cresciute in Germania Est, con l’ascesa politica del padre le due sorelle hanno dovuto rinunciare a una vita normale. Studi a casa, poi al college sotto falso nome — biologia per Maria, orientalistica per Yekaterina — mai fotografate in pubblico fino a qualche immagine recente.

 

Da almeno quattro anni Maria è legata al 34enne olandese Jorrit Faasen, che in passato ha ricoperto importanti ruoli nel colosso russo Gazprom e nella società di costruzioni Stroytransgaz in prima fila nel contestato progetto South Stream. Una coppia ingombrante a Voorschoten ora che l’Europa affronta la più grave crisi con Mosca dalla fine della Guerra fredda.
msnatale@corriere.it

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