ZITTI E MOSCA – A PUTIN SERVIVA SOLO UN PRETESTO PER IMBAVAGLIARE IL WEB E ORA, CON LE SANZIONI IN CORSO, SI DICE PRONTO A CHIUDERE INTERNET IN CASO DI “AZIONI DISTRUTTIVE” E “MINACCE” ALLA SICUREZZA NAZIONALE
Nessuna limitazione di accesso a Internet, né controlli totali del web. Ma alla Russia "servono misure aggiuntive di sicurezza per il cyberspazio" ed è pronta a "mettere in stand by il web russo" in caso di "azioni distruttive" che riguardino proprio il settore. Lo ha detto il ministro delle Comunicazioni Nikolai Nikiforov, dopo che si è tenuto il Consiglio di sicurezza della Federazione russa sulla possibilità di isolare l'Internet russo dal resto del mondo, in caso di "minacce alla sicurezza nazionale".
Dmitri Peskov, il portavoce del capo dello Stato russo aveva confermato che in risposta "alla totale imprevedibilità di Stati Uniti e l'Unione europea, ci impegniamo a garantire la nostra sicurezza" e quindi "misure riguardanti la sicurezza dell'internet russo sono allo studio a diversi livelli e sotto diverse giurisdizioni". È probabile che il Consiglio di sicurezza stia studiando una legge che preveda una stretta sul libero uso di Internet.
Il presidente russo, Vladimir Putin, stamani aveva usato toni più accomodanti rispetto alle voci che, negli ultimi giorni, annunciavano severe restrizioni all'uso della Rete (che il capo del Cremlino ha, però, definito 'progetto della Cia', usato dall'opposizione per organizzare proteste contro di lui nel Paese). Il presidente russo è intervenuto al Consiglio di sicurezza nazionale, puntando però il dito contro "certi Stati che usano il proprio ruolo dominante sul web per scopi economici e politici", ma ha dichiarato di non avere intenzione di imbavagliare la Rete.
Annunciata dalla stampa, la tematica aveva sollevato polemiche e preoccupazioni per una nuova stretta delle autorità sul web. Il quotidiano Vedomosti aveva ipotizzato che il Cremlino si preparasse a varare misure per staccare il segmento russo di Internet dalla rete globale. ''Vorrei sottolineare che non solo non ci saranno limiti ingiustificati, ma che non li stiamo neppure prendendo in considerazione'', ha assicurato oggi Putin.
La Russia ha introdotto, ultimamente, leggi che rafforzano il controllo su internet: giganti del web come Google, Facebook e Twitter dovranno avere i loro sever sul territorio della Federazione, pena la loro chiusura; i blogger con più di 3.000 visitatori dovranno registrarsi come una testata giornalistica, mentre chi ritwitta informazioni ''offensive'' rischia il carcere fino a cinque anni; i siti internet ritenuti ''estremisti'' possono essere oscurati senza l'ordine di un giudice, su decisione dell'agenzia governativa preposta.
pavel durov il suo profilo su vkontakte
All'inizio dell'anno, il fondatore del Facebook russo, Pavel Durov, ha venduto tutte le sue quote nella sua popolarissima creatura Vkontakte e ha lasciato il Paese, denunciando pressioni dai servizi segreti. Ci sono 70 milioni di internauti in Russia, circa la metà della popolazione.