LA ZUPPA DEL CASALEGGIO - DOPO GRILLO, ANCHE IL SUO SOCIO PARLA AL "CORRIERE": "SENZA IL REDDITO DI CITTADINANZA, RISCHIAMO UNA DERIVA NAZISTA. SULLA RAI NESSUN ACCORDO CON RENZI, SI DISCUTE IN PARLAMENTO"

Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera

 

CASALEGGIO CASALEGGIO

Il futuro del Movimento, tra un nuovo portale in arrivo e il nodo della leadership. Ma anche il presente, con le porte aperte al dialogo, via parlamentare, con il Pd e qualche distinguo sulla Rai: Gianroberto Casaleggio, dopo l’intervista di Beppe Grillo al Corriere , rilancia la battaglia sul reddito di cittadinanza e risponde alle critiche.

 

Renzi ha detto «porte aperte al M5s. Ma se vogliono perder tempo si accomodino altrove». Siete sempre disponibili al dialogo su Rai e reddito di cittadinanza?

«Il M5S non vuole assolutamente perdere tempo. Anzi. Abbiamo insistito molto affinché il nostro ddl sul reddito di cittadinanza venisse incardinato quanto prima in commissione e ora speriamo che al più presto arrivi anche in aula. Le leggi si discutono in Parlamento, non a trattativa privata con Renzi o con chiunque altro. L’Italia è ancora una repubblica parlamentare fino a prova contraria».

GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2GRILLO E CASALEGGIO AL CIRCO MASSIMO 2

 

Ma siete disposti a discutere in Aula?

«Il Pd propone aperture, ma è il M5S che da sempre è disponibile al confronto parlamentare con tutte le forze politiche sulle sue proposte e soprattutto sul reddito di cittadinanza ed è aperto ad accogliere miglioramenti, il M5S è disponibile a votare proposte dei partiti in Parlamento se rispecchiano il suo programma o se ritenute dalla parte dei cittadini, mentre Renzi procede a colpi di fiducia stroncando qualsiasi discussione nel merito. Ritengo che il tempo lo abbia perso l’Italia durante questo ultimo anno di governo Renzi in cui tutti i parametri economici sono peggiorati, dalla disoccupazione al Pil».

 

Filippo Taddei, responsabile economia e lavoro del Pd, ha criticato il vostro progetto sul reddito di cittadinanza: parla di «proposta abbozzata» e punta l’indice sulle coperture.

casaleggio senatocasaleggio senato

«Tutto è migliorabile, aspettiamo le proposte migliorative di Taddei per discuterle in totale trasparenza in Commissione o in Aula. Il reddito di cittadinanza è il salvagente per i poveri in Italia che purtroppo non sono più una percentuale trascurabile (Il 14% degli italiani non riesce a permettersi un pasto proteico ogni due giorni) e un modo anche per far ripartire la domanda interna per aiutare le nostre imprese e i nostri negozianti (nel 2014 hanno chiuso 260 aziende al giorno)».

 

GIANROBERTO CASALEGGIO E ELENA SABINA DEL MONEGOGIANROBERTO CASALEGGIO E ELENA SABINA DEL MONEGO

Famiglia cristiana invece ha apprezzato l’idea del reddito e anche larga parte della sinistra, minoranza pd compresa, ha ribadito le convergenze. Possibile avere i numeri in Aula?

«Credo che togliere dalla disperazione e dalla povertà milioni di poveri sia un obbligo morale e non è neppure qualcosa di nuovo. Il reddito di cittadinanza esiste nella maggior parte dei Paesi civili e in Europa solo Grecia e Ungheria non ne dispongono. È una battaglia di civiltà in cui le appartenenze politiche devono scomparire».

 

C’è anche chi prefigura una deriva assistenziale per il reddito di cittadinanza.

«Chi rifiuta per tre volte un lavoro lo perde e chi ha un reddito sufficiente per vivere non lo prenderà. È un problema di controlli e di onestà».

CASALEGGIO CASALEGGIO

 

Insistete molto su questa misura, cosa comporterebbe per lei a livello politico un eventuale fallimento?

«Mi dispiacerebbe a livello umano e sociale, non politico. Vedere le file di famiglie alla Caritas per un pasto aumentare giorno per giorno o anziani rovistare nei rifiuti dei mercati generali per qualche avanzo di verdura o di frutta fa stringere il cuore».

 

Lei è da sempre molto attento al mondo imprenditoriale. Che effetti crede avrà sull’economia?

GIANROBERTO CASALEGGIO IN MODALITA SHINING FOTO WIRED GIANROBERTO CASALEGGIO IN MODALITA SHINING FOTO WIRED

«Positivi, chi ha un reddito lo usa e le imprese dovrebbero averne dei vantaggi. L’economia italiana si basa sulle piccole e medie imprese, per questo è dalle Pmi che noi vogliamo far ripartire l’economia italiana. L’effetto immediato che avranno le Pmi sarà la domanda interna. In questi giorni inoltre per le Pmi è stato attivato anche il fondo del microcredito5stelle.it per tutte le aziende che chiedono finanziamenti. Ogni azienda può far richiesta fino a 25 mila euro. Questo progetto l’abbiamo creato tagliando gli stipendi dei nostri parlamentari. Inoltre il problema però non è solo sociale, ma anche politico».

GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO WIRED GIANROBERTO CASALEGGIO FOTO WIRED

 

Cioè?

«Dove sono scomparsi gli ammortizzatori sociali, di solito si è imposta l’ultradestra, a partire dal nazismo. In Grecia se fallirà Tsipras, verrà Alba Dorata. È questo che vogliamo?».

 

Sulla Rai invece un dialogo con il Pd sembra nutrire maggiori speranze. Avete preclusioni su qualche modello di governance?

«Il modello deve comunque scindere nettamente la politica dall’informazione, quindi nessuna ingerenza da parte dei partiti e neppure dal governo. La Bbc può rappresentare un punto di riferimento».

 

Si parla di un summit nei prossimi giorni, il premier invece ha detto di voler affrontare il tema nel prossimo consiglio dei ministri...

«Non mi risulta nessun summit e comunque, come ho già detto, si discute in Parlamento».

CASALEGGIO SU LE MONDE CASALEGGIO SU LE MONDE

 

Grillo ha ipotizzato un ruolo più defilato per voi nel Movimento. Sarà così?

«Prima o poi succederà, per ora non è previsto».

 

Ci sono scelte nella storia del Movimento che lei non ripeterebbe?

«No».

 

Grillo ha fatto autocritica sui divieti tv e messo in discussione le piazze. È d’accordo?

grillo casaleggio grillo casaleggio

«Non mi sembra che Grillo abbia fatto autocritica sui divieti tv, anzi ha sottolineato che è inutile la presenza nei talk show, nei pollai, ma che invece è importante partecipare alle (poche) trasmissioni di informazione per esporre con il tempo necessario le nostre proposte».

 

A dicembre è stato nominato il direttorio e il comitato d’appello. In futuro ci saranno altre novità organizzative?

«Sarà lanciato “Rousseau”, un sistema operativo online per la gestione della maggior parte delle problematiche del M5S e più in generale dei movimenti politici».

 

grillo casaleggio grillo casaleggio

E sui candidati per le Regionali cosa mi dice?

«Visto che i media tendono a ignorare totalmente la nostra presenza nonostante siamo stati i primi a identificare i candidati, vorrei ricordarli io: da Valeria Ciarambino (in Campania, ndr) a Alice Salvatore (Liguria), da Giovanni Maggi (Marche) a Giacomo Giannarelli (Toscana), per finire con Antonella Laricchia (Puglia), Laura Alunni (Umbria) e Jacopo Berti (Veneto)».

 

Un ex M5S, Lorenzo Battista, ha invitato gli altri ex al Senato a dar vita a un gruppo autonomo e ad entrare nel governo. Che ne pensa?

CROZZA NEI PANNI DI CASALEGGIO A BALLARO CROZZA NEI PANNI DI CASALEGGIO A BALLARO

«Ne risponderà agli elettori».

 

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…