mohamed ali

DA ALÌ ALL’ETERNITA’ - SI PUÒ ESSERE MITI DELLO SPORT MA NON I PIÙ BRAVI NEL PROPRIO SPORT? SÌ, ALÌ NE È L'ESEMPIO - NESSUNO COME LUI HA SAPUTO ESALTARE IL VALORE DEL PERSONAGGIO SFRUTTANDO LO SPORT - “IO IL PIÙ GRANDE? L'HO DETTO PRIMA DI SAPERE CHE ERA VERO”

Riccardo Signori per "il Giornale"

 

muhammad ali 8muhammad ali 8

C'è sempre una buona ragione per parlare di Muhammad Alì, fors'anche perché non ce ne sono di altrettanto valide per parlare della boxe di oggi. Qualcuno si preoccupa di lui, vedendolo sempre in punto di morte e le figlie si affannano a smentire. Altri per ragioni più incoraggianti.

 

Quest'anno il coro ha intonato gli osanna ai 40 anni trascorsi dal suo match con George Foreman, passato alla storia come “Rumble in the jungle”, uno dei più grandi eventi mediatico-sportivi. Alì il grande buono, Foreman il grande cattivo, l'Africa, i fratelli neri, l'odio ai bianchi, una miscela di scenari sociali, il dittatore Mobutu ingabbiato dall'astuzia di Don King: c'era di tutto per renderlo indimenticabile. Se poi sia stato un match vero, concluso come vorrebbe la legge dello sport o con qualche trucco di fondo non lo sapremo mai.

muhammad ali 1muhammad ali 1

 

Alì superman resistente, Foreman il re dal ko facile che si lascia sfinire dalla tattica di un uomo di gomma e si arrende alla stanchezza: mah! Alì, prima e dopo George, ha vacillato sotto colpi meno potenti. Alì ha vinto i match che dovevano alimentare il business, soprattutto quando lui era il buono e l'altro il cattivo: parlano le sfide con Liston, stesso copione con Foreman. Che poi pensasse che «la boxe è tanti bianchi che guardano due neri picchiarsi», è altro affare.

 

Alì oggi è una montagna barcollante che non cammina più, ma un grande personaggio che va al di fuori dello sport, un sontuoso combattente contro il Parkinson. E George Foreman è stato, più a lungo, pugile di successo, e tuttora piazzista di se stesso, meraviglioso incantatore nel raccontare storie di boxe e vendere prodotti a milioni di persone nel mondo.

 

Poi c'è l'altro aspetto: Alì è stato davvero il più grande? L'interessato ha risposto per tempo, a modo suo. «Sono il più grande l'ho detto prima di sapere che era vero».

 

muhammad ali 6muhammad ali 6

E Rino Tommasi, giornalista e intenditore di boxe, nonché ex organizzatore quindi uno che ha messo mano, soldi e occhio su questo universo, lo ha riproposto con una analisi raffinata e intrigante. Si parte dal titolo del suo libro. «Muhammad Alì. L'ultimo campione. Il più grande?» (edito Gargoyle, euro 40) appunto con un punto di domanda che, almeno, ti concede una possibilità di sfuggire all'ineluttabile asserzione, come fosse un credo.

 

Certo, Alì è stato il soffio di vento di una grande epoca. Forse non la più grande, ma quella che ha rivoltato l'universo della boxe, abitudini e riti grazie a un campione-personaggio (certamente più personaggio che campione) partito come Cassius Clay e trasformatosi in Muhammad Alì, in onore di un mondo islamico al quale ha regalato miglior faccia.

muhammad ali 5muhammad ali 5

 

La copertina del libro fa tirare un sospiro di sollievo, come a dire: guardate cosa vi siete persi! Punteggiata dai cartelloni pugilistici che erano il pane, amore e fantasia di quel mondo. Le foto esplicano bellezza tangibile del personaggio, il percorso narrativo riesplora un pizzico di cultura della boxe, personaggi di altre epoche che si sono incrociati con Alì (Joe Louis e Ray Robinson) e la possibilità di rivederlo attraverso gli occhi di un giornalista. Ma poi quella domanda (davvero il più grande?) cerca risposta seguendo un filo logico. Si può essere davvero i “più grandi” facendo parte di uno sport di squadra? Difficile. La grandezza deve esaltare la solitudine dell'impresa.

 

muhammad ali 4muhammad ali 4

Si può essere più grandi nello sport, ma non i più bravi nel proprio sport? Alì ne è l'esempio. Ray Sugar Robinson e Joe Louis sono stati pugilisticamente più forti, tecnicamente più completi. E, allora, perché Alì dovrebbe essere il più grande? Magari più grande di Maradona (sport di squadra) e Carl Lewis, di Michael Jordan (sport di squadra) e Abebe Bikila o Eddy Merckx? Perché nessuno come lui ha saputo esaltare il valore del personaggio, del periodo storico, del saper sfruttare lo sport per andare molto più in là.

 

muhammad ali 3muhammad ali 3

L'analisi porta a pesare un ballottaggio finale tra Jesse Owens, che vinse davanti al Fuhrer durante le Olimpiadi di Berlino 1936, immenso per quel che rappresentava il periodo storico e l'impresa, e appunto Alì. Ovvero due esponenti delle qualità top dello sport: la corsa, la cosa più naturale per l'uomo, e la forza, il mito del più forte. Una domanda si potrebbe riprodurre anche nella vita: vince chi corre più veloce o chi è più forte? L'autore tira la conclusione. Comunque sia, due neri che si sono battuti davanti a una marea di bianchi.

muhammad ali 7muhammad ali 7

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...