NON ERA SOLO IL CALCIO LA SUA DROGA – A ROMA UN ALLENATORE DELLA CATEGORIA “GIOVANISSIMI” E’ STATO ARRESTATO IN ZONA EUR: “SPACCIAVA TRA I GIOCATORI” - LA SORPRESA PER I MILITARI È ARRIVATA QUANDO, DOPO AVERE FERMATO DUE QUATTORDICENNI, SI SONO RESI CONTO CHE A PASSARE AI DUE RAGAZZINI L'HASHISH PER PREPARARSI UNO SPINELLO ERA STATO NIENTEMENO CHE IL LORO "MISTER" – LA FURIA DEI GENITORI…
Alessia Marani per “il Messaggero”
Allenatore spacciatore arrestato dai carabinieri. La sorpresa per i militari del nucleo operativo della compagnia dell'Eur è arrivata quando, dopo avere fermato due quattordicenni e un 24enne nei pressi del laghetto dell'Eur, si sono resi conto che a passare ai due ragazzini l'hashish per prepararsi insieme uno spinello era stato nientemeno che il loro «mister», proprio colui a cui i ragazzi erano stati affidati dai rispettivi genitori per il ritiro prima dell'inizio della scuola.
L'arresto del giovane, Michael L. C., allenatore della categoria giovanissimi presso lo Sporting Eur di via di Vigna Murata, è scattato domenica pomeriggio in viale America nel corso dei controlli in borghese dei militari nella zona, da sempre frequentatissima da gruppi di giovanissimi soprattutto nel week-end e spesso teatro di piccoli furti, scaramucce e spaccio.
LO SCAMBIO
Ai militari non era passato inosservato l'atteggiamento di quei due adolescenti, uno appena 14enne, l'altro in procinto di compiere 15 anni, che compulsando nervosamente il telefonino davano l'idea di aspettare con ansia l'arrivo di qualcuno.
E poco dopo, infatti, si è presentato il 24enne a bordo di un motorino. Insomma, non attendevano un loro coetaneo ma un ragazzo ben più grande della loro età. Fatto che ha insospettito i carabinieri che, con discrezione, si sono avvicinati e hanno sentito L. C. chiedere al ragazzo più piccolo di andare a cercare del tabacco, cosa che il ragazzino ha fatto chiedendolo a una comitiva poco distante.
Col il tabacco sfuso nel palmo della mano, il ragazzino è tornato dal ventiquattrenne e dall'amico e insieme hanno raggiunto una panchina più vicina allo specchio d'acqua. Sempre tallonati dai militari in borghese. Uno dei 14enni teneva la cartina, l'altro arrotolava il filtro, ognuno aveva un suo compito. Una scena inequivocabile per gli operatori dell'Arma che, a quel punto, hanno deciso di entrare in azione.
L. C. è stato perquisito e nella pochette che teneva ben stretta vicina a una gamba custodiva una bustina in cellophane con dentro un pezzetto di hashish di circa 3 grammi, quantità da cui è ricavabile più di uno spinello. Tutti e tre, dunque, sono stati portati nella caserma dell'Eur dove, con gran sorpresa, appunto, è venuto fuori che L. C. non era un pusher qualsiasi, ma il loro allenatore di calcio. «È il nostro mister», hanno confermato i ragazzini, addirittura per un o di loro, era l'allenatore e punto di riferimento da quando era bambino, da otto anni circa, fin dai primi calci al pallone.
GENITORI FURIOSI
Il 24enne ha cercato di giustificarsi, «mi spiace, era per me, non volevo coinvolgerli». A detta loro era «la prima volta che uscivamo insieme». Furiosi i genitori dei due adolescenti quando sono stati chiamati per riprendere i loro figli. L. C. risulta essere allenatore della categoria giovanissimi presso l'impianto sportivo di via di Vigna Murata.
Sotto la sua supervisione ci sarebbero almeno una ventina di allievi di età compresa tra i 14 e i 16 anni e in queste settimane prima dell'inizio della scuola, le sedute di training stavano andando avanti nella modalità del ritiro, ossia dalla mattina fino a dopo pranzo ogni giorno. L'arresto di L. C., incensurato, è stato convalidato ieri mattina nella direttissima di piazzale Clodio, ma il presidente del collegio giudicante ha ritenuto di lasciarlo a piede libero. Ora sono attesi eventuali provvedimenti da parte della giustizia sportiva.