NON STO PIÙ NEL PELLÈ - TOGLIETE IL GIN AL BOMBER AZZURRO: “SONO PIÙ BELLO DI CRISTIANO RONALDO, BRAVO QUASI QUANTO IBRAHIMOVIC” - “A DIFFERENZA DI BECKHAM NON INDOSSEREI MAI LE MUTANDE DELLA MIA COMPAGNA E AFFIDEREI A CLOONEY IL COMPITO DI IMPERSONARMI IN UN FILM”
Simona Marchetti per “la Gazzetta dello Sport”
Più bello di Cristiano Ronaldo, elegante come George Clooney (a cui affiderebbe la parte di se stesso in un film), bravo quasi quanto Zlatan Ibrahimovic (“o almeno provo ad assomigliargli”) e meglio di Tony Manero sulla pista da ballo: non si può certo dire che Graziano Pellè manchi di autostima, visto che è proprio così che l’attaccante del Southampton si descriveva all’inizio di quest’anno (per lui) di grazia 2014, quando ancora giocava nel Feyenoord e si raccontava in “Pelle spreekt: 1000 questions and more”, il libro scritto col giornalista olandese Martijn Krabbendam della rivista Voetbal International.
cristiano ronaldo esulta dopo il gol agli stati uniti
Non che adesso il 29enne Nazionale italiano si veda poi tanto diverso, come del resto confermano anche i numeri, pronti a dargli ragione se non altro sul paragone con Ibra, grazie ai 9 centri in 14 partite e la possibilità di arrivare in doppia cifra stasera contro l’Aston Villa nel Monday Night.
SPAREGGIO PORTOGALLO SVEZIA CRISTIANO RONALDO IBRAHIMOVIC
MAI IN MUTANDE DA DONNA — E se per quanto riguarda Ronaldo è solo una questione di centimetri (“Cristiano è carino, ma io sono un tantino più alto”, spiega Graziano), il Pellè ballerino è stata invece una possibilità concreta, con tanto di trofeo vinto in coppia con la sorella Fabiana a 11 anni. “Sarei potuto diventare un ballerino professionista – risponde ad una delle “1000 e oltre domande” poste dai tifosi - ma alla fine scelsi il calcio. Se però mi chiedessero di partecipare a Strictly (Come Dancing, ndr), vincerei di sicuro”.
Dai lustrini sfoggiati sulla pista da ballo ai boxer che papà Roberto gli offrì come portafortuna e che lui rifiutò però d’indossare, esattamente come farebbe con le mutande da donna. “Non potrei mai portare della biancheria femminile! Rispetto chi lo fa, ma penso che Beckham si prese il cartellino rosso al Mondiale del 1998 mentre indossava le mutandine della moglie”, ammette fra il divertito e l’imbarazzato.
Insomma, la bella Viky Varga è avvisata: niente stranezze per il suo fidanzato che, per sua stessa ammissione, “con le donne ci sapevo fare, anche se poi abbaiavo ma non mordevo”. Quello però lo fa eccome in campo, che è poi la sola cosa che conta per davvero.