rosa italia nazionale

PIÙ CHE LA MEGLIO GIOVENTÙ, LA GIOVENTÙ ALLA MEGLIO – UN TEMPO L’ITALIA POTEVA PERMETTERSI DI ESCLUDERE TALENTI PER VIA DEI TANTI CAMPIONI PRESENTI IN ROSA, OGGI SEMBRA CHE MANCINI ABBIA GIÀ SCOPERTO TUTTE LE MIGLIORI OPZIONI – SIAMO CAMPIONI DI EUROPA, MA ANCHE IN AVANTI CON L’ETÀ IN ALCUNI RUOLI CRUCIALI E I GIOVANI NON SEMBRANO PRONTI AL GRANDE SALTO, SOPRATTUTTO SE I CLUB DI SERIE A CONTINUANO A PREFERIRE GLI STRANIERI…

under 21 maldini

Andrea Sorrentino per “il Messaggero”

 

C'è stato un tempo felice, nemmeno così remoto, in cui la Nazionale era un'università a numero chiuso e un sacco di eccellenze rimanevano fuori. Per scelte tecniche ragionate o per geopolitica, ma non entravano. 

 

Tra furenti polemiche Bearzot escludeva Pruzzo o Paolo Pulici, che segnavano a mitraglia nella serie A a 16 squadre in cui era davvero difficile vedere la porta, o Evaristo Beccalossi, Claudio Sala il Poeta del gol, Di Bartolomei, Manfredonia. 

under 21 2004

 

Più avanti abbiamo visto esclusi, a seconda dei ct, assi come Zola, Peruzzi, Panucci, Casiraghi. Sacchi silurava proprio Roberto Mancini, Vialli Bergomi. Maldini nel 1998 rinunciava a Conte e Montella, e a Totti 22enne. Trapattoni non chiamava Baggio nel 2002, Lippi lasciava a casa nel 2006 Vieri e Cassano, più avanti Balotelli. Tempi grassi, e battaglie dialettiche che duravano mesi. 

MOISE KEAN

 

POCHI DUBBI 

Adesso di polemiche non ce ne sono più. Sui convocati di Mancini non c'è mai nulla da dire, non si vergano editoriali fiammeggianti e gustosi: non rimane fuori nessuno di apparentemente irrinunciabile. Dai 26 dell'ultimo Europeo sono stati tagliati Kean, Gianluca Mancini, Politano e Pessina, e non si è mossa foglia. 

 

I prescelti dal Mancio sono più o meno i migliori che abbiamo e punto, anzi tra loro c'è pure qualche eccedenza, diciamo così. La vittoria agli Europei ha avuto del miracoloso anche perché nell'ultimo decennio ci siamo ristretti, con una generazione di calciatori di non eccelso livello internazionale. Gli stessi Insigne e Immobile, in teoria i nostri frombolieri, non sono tra i migliori del Continente, e lo sappiamo. 

 

Chiellini Bonucci

E anzi già suona un certo allarme per il futuro, visto che alternative agli attuali campioni d'Europa, alcuni già non più giovani, non se ne vedono. In difesa, dietro Bonucci, Chiellini e Acerbi (104 anni in tre), c'è il solo Bastoni, poi il deserto. Dietro i 31 anni di Immobile, tra gli attaccanti solo le guance rosse di Raspadori e Scamacca, l'indecifrabile Kean, Zaniolo che tutti aspettano, compreso il ct. Almeno tra i centrocampisti ci sono le esplosioni di Barella e Locatelli, e non parliamo di Donnarumma in porta, ma il panorama rimane grigio. 

 

bastoni

Dicono che molto dipenda dall'eccesso di stranieri in A: il 61% del totale, troppi. Di più ce ne sono soltanto in quel suk di lusso o mondo a parte che è la Premier League (64%), ma nella Liga spagnola sono solo il 42%. 

 

CRESCETE 

E' probabile però che la responsabilità sia anche di una generazione di giovani calciatori, prima ancora di giovani uomini, non esattamente affamata. I talenti ci sarebbero anche, le nostre nazionali giovanili li esibiscono, poi l'ingresso nel mondo dei grandi è traumatico, escludente. Sarà sempre colpa dei dirigenti miopi e degli allenatori tremebondi? 

 

jorginho emerson italo brasiliani

Quando poi i nostri ragazzi cercano spazio all'estero, perché la serie A cattiva li spinge via, non è che si distinguano. A parte la particolare parabola di Verratti, al Psg da 9 anni senza mai essere passato dalla serie A, e gli innegabili successi al Chelsea del naturalizzato Jorginho (e in misura minore di Emerson, brasiliano pure lui), si fa grande fatica. Balotelli durò pochissimo, e quando lo allenava Mancini al City. Kean è rimbalzato da castagna bollente tra Everton e Psg, ora è tornato alla base tra dubbiose speranze della Juve. 

ALESSANDRO FLORENZI E MARCO VERRATTI IN NAZIONALE

 

Florenzi ha tentato l'avventura già in età matura, ma tra Valencia e Psg non ha trovato gloria, e pure lui è di nuovo qui. Gli Ogbonna e i Borini, carriere tra il dignitoso e l'ondivago. Poi però vediamo arrivare in Italia giovanotti inglesi che fanno panchina a casa loro, e ci sorprendono subito. Tomori è piombato sul Milan e ha relegato in panchina Romagnoli al primo colpo (Romagnoli, altra spina nel cuore a proposito: si è già perso?). 

 

tammy abraham foto mezzelani gmt68

E Tammy Abraham si è già preso la Roma, non il Forlimpopoli, in tre partite. Giovani, inglesi, forti e affamati, con personalità e nessuna paura. Ce ne vorrebbero, di ragazzi italiani così. Cresceranno anche i nostri? E il primo a sospirare di nostalgia, o di preoccupazione, è proprio Roberto Mancini. Uno che a 16 anni giocava in serie A a testa già alta. Andrea Sorrentino

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…