Francesco Persili per “Dagospia”
Scusate il ritardo. Dopo 56 anni un doppio azzurro torna a vincere un titolo dello Slam. Agli Australian Open Bolelli-Fognini battono in due set (6-4; 6-4) i francesi Mahut-Herbert e conquistano una vittoria che a una coppia italiana mancava dal 1959 quando Pietrangeli e Sirola si imposero nella finale di doppio a Parigi.
Partita senza storia, i “Chicchi” – come si sono autodefiniti Bolelli-Fognini ironizzando un po’ sulle “Chici” Errani&Vinci - non sbagliano nei momenti decisivi e possono festeggiare un trionfo storico per l’Italtennis in un torneo di doppio maschile dello Slam nell’era Open.
Il capolavoro di Melbourne – oltre ad essere il primo successo sportivo dell’era Mattarella - racconta una storia di orgoglio e riscatto: «Una vittoria splendida. Centrarla con Fabio è incredibile. Abbiamo fatto qualcosa di speciale e non ce ne rendiamo conto», le parole di Bolelli trasudano entusiasmo e gratitudine nei confronti del compagno. «Con Fabio c'è un ottimo rapporto e questo è fondamentale, giochiamo insieme da 2-3 anni. Siamo giocatori di singolare, il doppio è secondario: questo risultato è, quindi, una sorpresa».
Dopo l’exploit a Roma nel 2008 contro il francese Simon (all’epoca numero 34) il tennista bolognese ha infilato un tunnel di occasioni fallite, infortuni, rimpianti fino al coinvolgimento in un giro di scommesse sportive clandestine al quale lui si è dichiarato estraneo («Non ho mai giocato un euro sugli altri sport tanto meno sul tennis»). E ora? «Giocheremo ancora di più – aggiunge Bolelli - il nostro obiettivo diventano le Atp Finals».
Non sono mancate le polemiche: nel primo game del secondo set un errore del giudice di sedia ha negato agli azzurri una palla break: «Il giudice ha sbagliato e poi lo ha ammesso, è la prima volta che mi capita. Hanno rivisto le immagini, avevamo ragione noi», ringhia Fognini che sul rapporto con gli ufficiali di gara può fare concorrenza a McEnroe.
Non solo proteste e racchette sbattute per terra, il tennista ligure ha esibito la parte migliore del suo repertorio: lob, colpi di classe, risposte sfacciate e vincenti: « Abbiamo vinto uno Slam, cazzo. Noi la versione maschile di Vinci e Errani? Il tennis femminile è diverso. Con loro facciamo giusto qualche scambio indoor per scherzare», dice Fognini che incassa il tweet della fidanzata Flavia Pennetta (Orgogliosa di voi, grandi ragazzi) e rilancia la sfida in famiglia: «Ho vinto qualcosa al suo livello. Lei ha 10 titoli, io solo 3. Lei è stata top ten, io al massimo numero 13». Ci sarà tempo per pensare alle Atp Finals, alla Davis e ai prossimi tornei. Il tennista ligure vuole solo godersi il momento della festa. «Sì, ma Bolelli è sposato»...