I RUSSI HANNO UN DIAVOLO PER CAPELLO - 7 MILIONI € PIU’ BONUS: SVELATE LE CIFRE DEL CONTRATTO DEL CT - POLEMICHE A MOSCA, FEDERAZIONE NELLA BUFERA - IL FIGLIO-AGENTE DI CAPELLO: "NO COMMENT"

Da “gazzetta.it”

 

fabio capellofabio capello

Sette milioni di euro all'anno più bonus legati ai risultati fino al luglio 2018, con la facoltà per il c.t. della Russia di rescindere il contratto anzitempo senza penali mentre la Federazione russa dovrebbe continuare a pagarlo anche in caso di esonero: sono questi i termini del contratto di Fabio Capello, pubblicato per la prima volta dal giornale indipendente Novaya Gazeta.

 

La rivelazione ha suscitato immediate polemiche in un Paese che già si interrogava sui privilegi concessi al tecnico friulano, reduce per di più da un Mondiale deludente (fuori al primo turno a vantaggio di Belgio e Algeria) e con un girone di qualificazione all'Europeo in salita (terzo posto nel girone G dietro ad Austria e Svezia).

 

FABIO CAPELLOFABIO CAPELLO

FEDERAZIONE SOTTO ATTACCO — Il contratto firmato nel 2014 e pubblicato dal giornale noto per le inchieste scomode sul potere russo è destinato a rafforzare il partito dei critici verso la Rfu. Il presidente della federazione, Nikolai Tolstykh, aveva sostenuto peraltro che in caso di mancata qualificazione all'Europeo Capello potrebbe essere licenziato per "inadempienza contrattuale".

 

Il ministro dello Sport, Vitaly Mutko, la cui firma appare su alcune pagine del contratto, ha rifiutato di rispondere alle domande della stampa. "Le federazioni sportive sono organizzazioni indipendenti nello svolgimento delle loro attività", si è limitato a dichiarare il ministro, citato dai siti di informazione russa.

 

"NO COMMENT" — "Non commenterò le cifre - ha dichiarato Pierfilippo Capello, figlio e agente del c.t. -: se il contratto è già noto al pubblico, potete leggervi che alle parti è vietato divulgarne i dettagli. È incredibile come sia arrivato alla stampa".

CAPELLO CAPELLO FABIO CAPELLOFABIO CAPELLO

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS…

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."