SPROFONDO ROSSONERO - NON SOLO LA CLASSIFICA, ANCHE IL BILANCIO DEL MILAN PIANGE: PERDITA RECORD DI 91,3 MLN - OGGI MISTER BEE AD ARCORE, L’AD GALLIANI: ''LA CESSIONE NON E’ CERTA”
Arianna Ravelli per il “Corriere della Sera”
«La cosa che più preme a Silvio Berlusconi è il bene del Milan. Se mai si dovesse arrivare a una cessione — cosa tutt’altro che certa, tutt’altro che certa — sarebbe per il bene del Milan». Adriano Galliani ripete l’inciso due volte.
I desideri dell’ad erano facilmente immaginabili: «Io mi auguro che possa non finire mai la gestione Fininvest — aggiunge, di fronte all’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio, rispondendo alle domande dei piccoli azionisti, desiderosi di sapere qualcosa di più sul futuro della società —. Di certo il periodo di Berlusconi è stato ed è straordinario e se si passerà dalla cronaca alla storia, si ricorderanno le cinque Champions vinte, non Udinese-Milan».
È senz’altro vero che Berlusconi è ancora libero di tornare indietro, rifiutare l’offerta che oggi pomeriggio mr Bee Taechaubol gli presenterà (e nei prossimi giorni anche quella della cordata dei cinesi, che potrebbero essere già arrivati a Milano), senza nemmeno la paura di una consistente penale in caso di rottura del memorandum. È però altrettanto vero che il presidente rossonero dopo 28 anni ha deciso che questo è il momento giusto per il passo d’addio.
berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus
Non tanto perché Fininvest non sia in grado di ripianare le perdite (lo fa naturalmente anche quest’anno che sono 91,3 milioni) ma perché non può più garantire gli investimenti necessari per far tornare il Milan competitivo. Non solo: Fininvest ha deciso che il club, a livello di bilancio, deve «camminare da solo». Quando gli utili della controllante erano notevoli, il bilancio veniva consolidato da Fininvest (che quindi si prendeva in carico anche le perdite del Milan, in modo da ricavarne benefici fiscali), ma in periodi più difficili non si fa più.
Ed è per questo che, quest’anno, il Milan perde un beneficio per gli esercizi precedenti di 21 milioni e per quelli correnti di 16,4. Una differente forma di contabilizzazione, insomma («È un fatto fiscale, che non c’entra nulla con un’eventuale cessione», chiarisce Galliani) senza la quale il debito «sarebbe di 46,4 milioni, cioè quello che si perde quando non si va in Champions, visto che nel 2013/2014 la Champions ha portato proventi netti per 35 milioni». Sulla perdita pesa anche l’esonero di Clarence Seedorf visto che è stato deciso di stanziare subito tutti gli oneri (7,5 milioni) che gli spettano fino al 30 giugno 2016.
berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus
D’altra parte servirebbe tempo per far sì che il club diventi più autonomo aumentando drasticamente i ricavi, come ha (aveva?) in mente di fare la figlia Barbara. E allora questo per Berlusconi è il momento giusto per cedere la maggioranza. A chi? La decisione non arriverà oggi, quando — nel pomeriggio — il presidente rossonero riceverà ad Arcore il broker thailandese Taechaubol, che ieri è andato a Ginevra per incontrare l’advisor (come da puntuale documentazione su Instragram).
berlusconi con la figlia barbara e galliani allo stadio per milan juventus BERLUSCONI LEE 1
Parte dei capitali di Bee, come già detto, sarebbero cinesi, della Citic Bank — un’antica banca d’affari di proprietà naturalmente dello stato —, parte di una società di servizi finanziari di Abu Dhabi. Mr Bee è quindi sicuro di poter presentare tutte le garanzie per acquisire la maggioranza del Milan, che poi avrebbe in mente di quotare in una Borsa orientale.
Vedremo: oggi Berlusconi ascolterà e si prenderà un po’ di tempo per decidere. Soprattutto, aspetterà di capire cosa ha da offrire la cordata alternativa, quella cinese, che ha Mr Richard Lee come rappresentante e che è a sua volta in movimento. I giorni per venire allo scoperto sono questi.