CON-TE RIPARTIRÒ - IL CT BOCCIA PER ORA BALO E CERCI: “MEGLIO PERDERNE 2 E CONQUISTARNE 25. IL TALENTO NON BASTA A MENO CHE NON TI CHIAMI MESSI O MARADONA” - “IN NAZIONALE ZERO DISTRAZIONI E NIENTE TWITTER. NON AVRÒ PIETA’”
1. CONTE: “CON ME IL TALENTO NON BASTA”
Alessandro Bocci per “Il Corriere della Sera”
CONTE E MALAGO' ALL'Olimpico per Roma-Fiorentina
La bocciatura di Mario Balotelli non è definitiva, ma un segnale chiaro e forte di come sarà la nazionale di Antonio Conte. Il bad boy è rimasto fuori perché distratto dal mercato, si è allenato poco e ha giocato ancora meno (ieri il debutto in Premier League contro il Tottenham). «Il talento da solo non è sufficiente per vincere le partite, a meno che non ti chiami Messi o Maradona», ha spiegato l’allenatore azzurro in un’intervista esclusiva alla Domenica Sportiva su Rai1.
Se da qui in avanti Balotelli troverà continuità di rendimento e si comporterà bene, la prossima volta (a ottobre) sarà convocato. Però non è più al centro di ogni discorso. Nei piani di Conte l’Italia non dovrà rimanere appesa all’estro e soprattutto agli umori di un giocatore che tarda a sbocciare e che ha mostrato chiari sintomi di allergia a stare dentro gli schemi di una squadra. Vale per Balo e in generale per chiunque altro. Per lo stesso motivo è rimasto fuori Cerci. «Meglio perderne due e conquistarne venticinque», lo slogan che non era riferito ai due bocciati, ma calza a pennello per entrambi.
La Nazionale va conquistata con la dedizione, l’attaccamento, l’impegno e non è scontata per nessuno. «Bisogna meritarsela, altrimenti non avrò pietà», ha ribadito nel corso della stessa intervista. Se Balo avrà recepito il messaggio lo capiremo in fretta, Conte ha impiegato poco a inviarglielo. Il codice del nuovo c.t. è duro lavoro, concentrazione feroce e rispetto di poche ma semplici regole: «Quando si avvicina l’evento voglio poche distrazioni, che sia twitter, un gioco elettronico o anche una risata sguaiata».
La prima nazionale è contiana anche se analizzando i nomi il solo Padelli, cioè il quarto portiere, era fuori dai radar di Prandelli. Lo stesso Zaza, alla prima convocazione, era stato chiamato da Cesare per uno stage e sarebbe entrato nel nuovo ciclo. Quella che oggi comincerà l’avventura verso Euro 2016 è una Nazionale a immagine e somiglianza di chi la guida: solida, dinamica, duttile dal punto di vista tattico.
La nuova Italia, in poche parole, ricalcherà la Juve vincente di questi ultimi tre anni: difesa a tre, esterni che spingono, centrocampisti mobili e pronti all’inserimento (anche così si spiegano le convocazioni di Florenzi e Poli oltreché la conferma di Parolo), punte abili a dialogare con i compagni. E presto in gruppo ci sarà anche Pirlo. Lo juventino, superato l’infortunio, tornerà in azzurro. I propositi di ritiro sono rientrati: «Gli ho parlato e dentro ha ancora il sacro fuoco. Per la verità, non avevo dubbi: lui vede il calcio come me», ha spiegato gongolante l’allenatore.
ANTONIO CONTE E CARLO TAVECCHIO
In nazionale tornano Giaccherini e Giovinco, fedelissimi di Conte, così come El Shaarawy, esterno perfetto nell’eventuale 4-2-4 con Candreva sull’altra corsia. Il nuovo c.t. non perde tempo. Ieri, in compagnia del team manager Lele Oriali e del presidente federale Tavecchio, ha seguito Milan-Lazio e subito dopo è andato a Coverciano dove ha aspettato i convocati azzurri.
Questa mattina alle 10.30 è fissato il primo allenamento. Sarà un’Italia blindata: molte le sedute a porte chiuse, oppure aperte soltanto per un tempo limitato, una mezzoretta alla fine, quando i giocatori si sottoporranno al lavoro di scarico. Gli azzurri hanno poco tempo per imparare i movimenti e mandarli a memoria. In questo la presenza del solito blocco Juve (5 giocatori) più Giaccherini aiuterà il c.t. Giovedì a Bari debutto contro l’Olanda, davanti a 50 mila spettatori. Un test prima della Norvegia: Oslo, martedì 9, è il primo incrocio pericoloso verso Euro 2016. Conte vuole essere pronto.
2. MESSAGGIO GIUSTO MA IL CT NON LO PERDA DI VISTA
Daniela Dallera per “Il Corriere della Sera”
Antonio Conte ha fatto capire a Balotelli che con lui non si scherza (per la verità non è che con Prandelli, altro tecnico serio e capace, le convocazioni fossero momenti di ricreazione dove volavano i gessetti come a scuola). Il neo c.t. impone regole di comportamento che devono essere rispettate: ha ragione e non transige («non ammetto distrazioni»). Però, scrupoloso com’è, nemmeno lui si distrarrà e seguirà con attenzione la seconda avventura di Mario in Inghilterra, iniziata così bene con il Liverpool.
Un altro talento italiano Mario, il migliore poche storie, insieme a Verratti, Immobile, Sirigu, ieri Cerci, l’ultimo, che è andato altrove a dare spettacolo e a cercare soldi. Stia tranquillo Balotelli, se continuerà a giocare come ha fatto nel suo battesimo con il Liverpool, la chiamata di Conte arriverà puntuale.