VALE A TUTTO GAS PER LA “DECIMA”- FORMA SMAGLIANTE, MOTO AL BACIO E BAGARRE COI RIVALI - TUTTE LE MOSSE DI VALENTINO ROSSI PER LA CONQUISTA DEL DECIMO TITOLO MONDIALE

Davide Pisoni per “il Giornale”

valentino rossivalentino rossi

 

Ha vinto alla sua maniera. Forza e classe, muscoli e cervello. E così Valentino Rossi non ha avuto dubbi dopo il trionfo in Qatar, appena sceso dalla sua Yamaha: «E' la più bella di sempre». E fa niente che dopo abbia ripiegato in un più equilibrato : «La metto tra le prime».

 

Per uno che ha appena centrato la vittoria numero centonove cambia poco o nulla. Il senso profondo che se ne ricava è quello di un dottore concentrato e convinto di poter andare fino in fondo. Che tradotto significa: conquistare il decimo mondiale. In Qatar ha stracciato la carta d'identità prima degli avversari. E adesso tutto diventa possibile. L'assalto al mondiale lo porterà in tre mosse.

 

VALENTINO ROSSIVALENTINO ROSSI

La prima l'aveva svelata alla vigilia dell'esordio stagionale: «Poche volte in carriera sono stato così in forma». Frutto di un lavoro atletico importante proprio per giocarsela alla pari con avversari di due generazioni, motomondo parlando, più giovani. I frutti si sono subito visti a Losail: non ha avuto il minimo cedimento fisico nonostante la furiosa rimonta dal decimo posto. E anche nei tanti duelli non ha avuto la minima esitazione, conferma di uno stato psicofisico perfetto che lo porta a dire: «Sono convinto che buona vita e allenamento possano mantenermi al top fino a 40 anni».

 

rossi 9rossi 9

La seconda chiave è la sua Yamaha, baciata più volte nel giro d'onore. Quando gli è stato chiesto se fosse la moto che ha sempre sognato, il sorriso di risposta valeva più di mille parole. Impressionante il feeling tra i due, basta vedere la disinvoltura con cui saltava sui cordoli, “tagliava” le curve oppure si sporgeva completamente dalla sella. E poi in quella gamba messa fuori in staccata c'è tutto il senso di Rossi che da vent'anni dà spettacolo e pensa di poter arrivare ai quaranta.

 

E infine la terza mossa che potrebbe dare lo scacco è nella vasta concorrenza che renderà più equilibrato il campionato e Marquez che l'anno scorso andò subito in fuga se ne è già accorto. Lui vive della bagarre, si esalta, insuperabile quando è al cento per cento nell'accoppiata moto-forma. E supportato dalle motivazioni. Lo dice lui stesso: «Adesso siamo in sei a lottare: tre italiani e tre spagnoli. Interessante. E poi per la Ducati è una motivazione extra provare a battermi, ma vale anche per me».

 

rossi 8rossi 8

Losail conferma: all'inizio a spingerlo è stata l'uscita di Marquez, occasione da sfruttare per dare subito un colpo al campione in carica. Poi, una volta arrivato nel gruppo di testa, per il suo orgoglio non c'è stato nulla di meglio che l'occasione di battere il compagno di squadra Lorenzo e quella Ducati che ha rappresentato il momento più brutto della sua carriera.

 

Marquez, Lorenzo e la Rossa, forse non Pedrosa che medita uno stop per i problemi al braccio, sono avversari straordinari, l'ideale per spingere Rossi alla grande impresa: il decimo titolo mondiale. Al quale anche gli scommettitori iniziano a credere, forse impressionati dalla prova di forza del Dottore sulla pista di Losail.

 

VALENTINO ROSSIVALENTINO ROSSIVALE ROSSI VALE ROSSI rossi iannone dovizioso 1rossi iannone dovizioso 1rossi iannone dovizioso 2rossi iannone dovizioso 2schermata 2015 03 30 a 10.04.06schermata 2015 03 30 a 10.04.06

Le quote per una Vale iridato si sono dimezzate dopo la notte da sogno nel deserto. E anche quei tre tricolori a impreziosire podio e vittoria possono essere il segno premonitore che può essere cambiato qualcosa. Potrebbe essere la stagione buona per finire la rincorsa al titolo numero dieci. Forma, moto e concorrenza, Rossi ha le tre mosse per piazzare lo scacco mondiale.

rossi 5rossi 5rossi 4rossi 4valentino rossi cremonini 4valentino rossi cremonini 4rossi 2rossi 2rossi 3rossi 3

Ultimi Dagoreport

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…

bergoglio papa francesco salma

DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE, O NEL POMERIGGIO DI DOMENICA? - NELLA FOTO DELLA SALMA, SI NOTA SUL VOLTO UNA MACCHIA SCURA CHE POTREBBE ESSERE UNA RACCOLTA DI SANGUE IPOSTATICA, COME ACCADE NELLE PERSONE MORTE GIÀ DA ALCUNE ORE - I VERTICI DELLA CHIESA POTREBBERO AVER DECISO DI “POSTICIPARE” LA DATA DELLA MORTE DEL SANTO PADRE, PER EVITARE DI CONNOTARE LA PASQUA, CHE CELEBRA IL PASSAGGIO DA MORTE A VITA DI GESÙ, CON UN EVENTO LUTTUOSO - UN PICCOLO SLITTAMENTO TEMPORALE CHE NULLA TOGLIE ALLA FORZA DEL MAGISTERO DI FRANCESCO, TERMINATO COME LUI VOLEVA: RIABBRACCIANDO NEL GIORNO DELLA RESURREZIONE PASQUALE IL SUO GREGGE IN PIAZZA SAN PIETRO. A QUEL PUNTO, LA MISSIONE DEL “PASTORE VENUTO DALLA FINE DEL MONDO” ERA GIUNTA AL TERMINE...

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI CAMPANELLI? E COME SI FA A NON SCRIVERE CHE DIETRO L’APPLICAZIONE DEL GOLDEN POWER ALL’UNICREDIT, C’È SOLO L’ESPLICITA VOLONTÀ DEL GOVERNO DEI MELONI MARCI DI MANGANELLARE ANDREA ORCEL, IL BANCHIERE CHE HA OSATO METTERSI DI TRAVERSO AL LORO PIANO “A NOI LE GENERALI!”? - UNA PROVA DELL’ATTO ‘’DOLOSO’’? IL GOLDEN POWER, UNO STRUMENTO CHE NASCE PER PROTEGGERE GLI INTERESSI NAZIONALI DALLE MIRE ESTERE, È STATO APPLICATO ALL’OPERAZIONE ITALIANISSIMA UNICREDIT-BPM, EVITANDO DI UTILIZZARLO ALLE ALTRE OPERAZIONI BANCARIE IN CORSO: MPS-MEDIOBANCA, BPM-ANIMA E BPER-SONDRIO - ORA UNICREDIT PUÒ ANCHE AVERE TUTTE LE RAGIONI DEL MONDO. MA NON SERVE A UN CAZZO AVERE RAGIONE QUANDO IL TUO CEO ORCEL STA SEDUTO DALLA PARTE SBAGLIATA DEL POTERE…

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME