wimbledon selfie stick

WIMBLEDON DEI DIVIETI - IL TORNEO INGLESE METTE AL BANDO I BASTONI DEI SELFIE - LE MITOLOGICHE REGOLE DEL CLUB LONDINESE CHE AMMETTE POCHI ELETTI E BACCHETTA FEDERER PER LE SUOLE ARANCIONI - MA SULLA COPERTURA DEI CAMPI HANNO CAMBIATO IDEA

WIMBLEDON SELFIE STICKWIMBLEDON SELFIE STICK

Gianni Clerici per “la Repubblica”

 

Giunge da Londra la notizia che a Wimbledon verranno quest’anno proibiti i selfie-stick, i lunghi bastoni in cima ai quali si inalbera lo smartphone per immortalarsi, almeno momentaneamente. Chissà perché li avranno proibiti? Per evitare delle risse che, nei sacri recinti, mai si sono verificate?

 

Simile notizia mi fa pensare alla Morale dell’antico (1870) All England Lawn Tennis and Croquet Club, nel quale si tenne il primo Championship (1877), che ora, secondo noi catecumeni, farebbe parte del cosiddetto Grand Slam, in fondo invenzione americana, cioè di un paese tuttora ritenuto piuttosto provinciale da un vero English.

 

federer suole arancionifederer suole arancioni

Tutto ciò mi fa ricordare i vari divieti di Wimbledon, che sono divieti soltanto per chi, come voi e me, sia dopotutto un provinciale, sempre per i veri English. A Wimbledon, negli Anni Sessanta, chiesi di essere ammesso come Member (socio), già che mi ci invitava spesso a giocare il mio excollega tennista John Barrett, cronista dell’Economist. Mi chiesero le referenze, e le illustrai.

 

Avevo una bella casa con giardino in Holland Park, ero stato ammesso due volte agli Championship, ero in grado di mostrare una fedina penale immacolata. Dopo che mi fu comunicata, privatamente, una riserva, aggiunsi di essere di sangue blu, il Marchese Clerici, come mi aveva nominato Gianni Brera, uso a distribuire titoli ai suoi seguaci. Ma nemmeno quel titolo nobiliare valse a farmi accettare, e continuai quindi a servirmi degli inviti di John Barrett, oggi uno dei due scribi europei ammessi nella Hall of Fame da quei provinciali degli Americani.

federer suole arancioni 1federer suole arancioni 1

 

Per essere accolti nello All England and Croquet Club bisogna essere o parenti della Regina, o quantomeno del Duca di Kent, il Chairman onorario, o aver vinto il singolare, o aver trascorso una decina d’anni nel ruolo di Honorary Steward, uno di quei bei signori in blazer blu e cravatta verdeviola, che assumono, gratuitamente, il ruolo di controllori durante gli Championships.

 

Le regole, come si vede, sono severe, e tra queste sottolineerò l’acquisto dei biglietti con sorteggio entro il febbraio precedente le gare, gli abiti dei tennisti, sempre candidi e privi di ogni accenno pubblicitario, così come i campi, delimitati da teloni di purissimo verde. Qualcosa di ciò non doveva esser noto nemmeno a un provinciale quale Federer, che l’anno passato si vide costretto a cambiare le scarpe, bianche sì, ma dotate di una suola color arancione. Arancione, avete capito l’infrazione?

wimbledon centre court tettowimbledon centre court tettowimbledon 8wimbledon 8djokovic wimbledondjokovic wimbledon

 

Anni fa, durante un giro insieme al Chairman di allora, Buzzer Hadingham, gli accennai alle intenzioni australiane di ricoprire i campi, spesso madidi di pioggia, con un tetto. «Un tetto sui campi? Non lo faremo mai. Noi siamo inglesi» mi rispose quel Gentleman. Infatti ora il Centre Court possiede il suo bravo tetto. A quando le suole arancioni?

djokovic contro dimitrov a wimbledondjokovic contro dimitrov a wimbledonwimbledonwimbledon

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...