Francesco Bonami per Dagospia
Avevo promesso a Vincenzo Trione che non avrei commentato il suo padiglione prima di averlo visto. Ora l'ho visto e posso commentare. Avrei preferito da Italiano poter essere contento anzi felice e invece la prima frase che mi e' venuta in mente e' stata "Se Sgarbi fosse morto avrebbe fatto un padiglione cosi".
Eh si ! Perche' cosi il curatore è becchino . Senza negare che la morte ha una sua eleganza e il padiglione italia è elegante. Non me ne voglia il ministro Franceschini ma se uno si guarda attorno uno capisce che l'Italia ha bisogno di altro che uno bravissimo storico dell’arte e dell'architettura che infatti appena pubblicato un bellissimo libro su architettura e cinema.
Con queste premesse mi ero proprio fatto proprio un altro film. Sta a vedere che sta volta usciamo dalla bara! Invece no! Anzi. Ecco il mausoleo! Pin Italia altro che codice. Nel senso che non importa se la finestra l'ha disegnata Mark Newson un bancomat e' sempre un bancomat.
Un padiglione Italia dovrebbe fare quello che fa la Biennale di oggi parlarci con l’arte della vita bella o brutta che sia e non della morte avvenuta perchè su quella non c'è più niente da dire come purtroppo c'è poco da dire di questo padiglione. Se non che al posto dei disegni di Kentridge dei bersaglieri sarebbe stato meno offensivo un carretto siciliano.
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