CADUTA MITI - NON FU ROBERT CAPA, MA UNA RAGAZZA A SCATTARE NEL 1936 LA FAMOSA FOTO DEL MILIZIANO UCCISO, AUTENTICA ICONA DELLA GUERRA DI SPAGNA - ‘’DI LUI NON SI SA MAI QUALI FOTO ABBIA SCATTATO E QUALI GLI SIANO STATE ATTRIBUITE’’
Non fu Robert Capa, ma una ragazza a scattare nel 1936 la famosa foto del miliziano ucciso, autentica icona della guerra di Spagna. A sostenerlo è il fotografo turco di origine armena Ara Güler, nato nel 1928, che ha lavorato a lungo per l’agenzia Magnum Photos, fondata da Capa, Henri Cartier-Bresson e altri mostri sacri dell’arte fotografica.
La mostra di Robert Capa parte oggi a Londra jpeg
In un’intervista realizzata ad Istanbul da Simone Perotti per il Progetto Mediterranea, Güler non risparmia critiche a Capa: «La famosa foto del soldato che cade colpito alla testa — dichiara — non l’ha fatta lui, ma una ragazza che era lì con lui. Di lui non si sa mai quali foto abbia scattato e quali gli siano state attribuite, ma non sono sue».
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In effetti la paternità e l’autenticità della famosa immagine sono state più volte messe in dubbio. In un libro del 2009 lo studioso spagnolo José Manuel Susperregui ha scritto che venne scattata non con la macchina Leica usata da Capa, ma da una Rolleiflex, appartenuta a una sua amica, la fotografa comunista tedesca Gerda Taro, morta nel 1937 presso Madrid a soli 27 anni. Ora la testimonianza di Güler giunge a suffragare quella ipotesi.