CLIC! I VIAGGI DI PINO SETTANNI NEI “SUD” DEL MONDO - A 7 ANNI DALLA SUA SCOMPARSA, ROMA RICORDA CON UNA MOSTRA UNO DEI FOTOGRAFI ITALIANI PIÙ CONOSCIUTI E PREMIATI - GLI SGUARDI IN BIANCO E NERO SUL MEZZOGIORNO, IL GRIGIORE DELLA GUERRA NEI BALCANI, LE DONNE DELL’AFGHANISTAN DIETRO I BURQA COLORATI
C.De.L. per il Corriere della Sera – Roma
A sette anni dalla scomparsa, Roma ricorda uno dei fotografi italiani più conosciuti e premiati dell' ultimo mezzo secolo: Pino Settanni.
Organizzata dall' Istituto Luce-Cinecittà, la mostra «Pino Settanni. Viaggi nel quotidiano - Dal cinema alla realtà 1966-2005» al Teatro dei Dioscuri al Quirinale (via Piacenza 1) raccoglie ottanta scatti, dal bianco e nero degli anni Sessanta ai colori digitali dell' ultimo periodo, che indagano un lato meno conosciuto del lavoro di Settanni: il reportage sui perdenti che vivono nel sud d' Italia e del mondo.
Settanni si è fatto conoscere per i ritratti in studio dedicati ai grandi protagonisti del cinema e della cultura: un gioco a cui negli anni si sono prestati personaggi come Fellini, Mastroianni, Monicelli, Monica Vitti, Troisi, Robert Mitchum, Lina Wertmüller, Sergio Leone, Alberto Moravia, Enrico Baj e tanti altri.
Ma al di là di questi scatti, Settanni ha puntato la sua macchina fotografica sulla realtà che ha incontrato negli anni durante i suoi viaggi attorno al mondo. La mostra (aperta liberamente al pubblico fino al 28 maggio) presenta il personale atlante di ricordi dell' artista, con le foto realizzate dal 1966 al 2005 e selezionate dai curatori (Monique Settanni, Gabriele D' Autilia ed Enrico Menduni) in un ampio archivio di 60 mila immagini recentemente acquisito e digitalizzato dall' Istituto Luce.
E così in esposizione ci sono gli sguardi in bianco e nero sul Mezzogiorno d' Italia dove il fotografo pugliese è nato nel 1949. E poi il grigiore della guerra nei Balcani dove Settanni andò in missione con l' esercito italiano più volte dal 1998 al 2003, a Sarajevo, Mostar, nel Kosovo e in Albania. L' ultima sezione della mostra racconta, infine, le donne dell' Afghanistan: nascoste dai burqua colorati, fanno mestieri estenuanti nell' indifferenza degli uomini.
Come reporter di guerra Settanni mostra con i suoi scatti uno degli aspetti più provocatori e scabrosi: la vita che continua sotto le bombe, la sopravvivenza delle comunità nonostante la distruzione. Info: www. cinecitta.com.
pino settanni 7PINO SETTANNIpino settanni 10pino settanni 8pino settanni 11pino settanni 13pino settanni 6MUGHINIpino settanni 12SETTANNI pino settanni 9