Giuseppe Baldessarro per “la Repubblica”
Ricorderà il piccolo Aylan adagiato senza vita sul bagnasciuga di una spiaggia turca. Sarà una suggestione, forse solo in parte voluta, ma inevitabile. In realtà l’Amorino Dormiente di Caravaggio, scelto dal direttore delle Gallerie delle Uffizi Eike Schmidt, per la grande esposizione internazionale di Lampedusa, rappresenterà l’espressione più alta della necessità di dialogo tra i popoli del sud e del nord del mondo.
È anche qui il cuore del progetto che sarà presentato questo pomeriggio nella Sala Farnese del comune di Bologna, dove ci sarà anche Gianfranco Rosi, regista di Fuocoammare, Orso d’oro a Berlino, film proiettato proprio a Lampedusa sabato. Da una parte ci sarà l’isola come luogo simbolo dell’accoglienza e dell’impegno al servizio della vita.
Dall’altra una serie di istituzioni culturali pronte a “donare” l’arte quale strumento di comunicazione, vera e propria lingua universale per il dialogo. In questo senso gli Uffizi, primo partner museale al mondo di First Social Life,con il Comitato 3 ottobre e la Fondazione Falcone (social partner) e con il Comune di Lampedusa e Linosa lanceranno un manifesto per costruire un nuovo luogo della produzione culturale a Lampedusa.
il cadavere di aylan kurdi sulle coste turche
Un museo archeologico stabile che sta impegnando da un anno il sindaco Giusi Nicolini e che vedrà la nascita del primo polo culturale partecipativo con altri grandi musei.
L’esposizione aprirà a giugno e, in occasione dell’inaugurazione, saranno impegnati attori culturali ed economici.
Una vera e propria cordata curata da First Social Life (che in passato ha organizzato la mostra nei luoghi simbolo della camorra a Casal di Principe) con Giacinto Palladino e Alessandro de Lisi, che punta a porre l’attenzione su un’area geografica critica attraverso un rinnovato impegno dell’arte che scende in campo a fini sociali e non economici.
GIUSI NICOLINI SINDACO LAMPEDUSA
Nessun euro pubblico sarà speso per l’operazione, sostenuta da imprese private, come Coop Alleanza 3.0, Open Group, Sea Coop. Economicamente insomma sarà in prima linea Bologna, città simbolo della Resistenza e della cooperazione. A Lampedusa, da giugno, ci saranno gli Uffizi, il Mibact, la Regione Siciliana, la soprintendenza di Agrigento e di Palermo, e il Museo Nazionale del Bardo di Tunisi, teatro dell’attentato terroristico del marzo 2015.
Una rete destinata ad allargarsi ad altre istituzioni che si occupano di bellezza, e che consentirà il più innovativo hub per l’arte e la cultura del Mediterraneo. Il Bardo ha già assicurato l’invio di alcune opere archeologiche interessanti, altri musei siciliani saranno presenti con “pezzi” significativi, mentre gli Uffizi parteciperanno con l’Amorino Dormiente, un’opera legata a doppio filo con il Mediterraneo e con il tema della sofferenza.
gianfranco rosi gianfranco rosi lampedusa
Caravaggio la realizzò a Malta tra il 1608 e il 1609, dove si era rifugiato in fuga da Roma per una condanna a morte per omicidio. L’obiettivo è che il tema della fuga e dell’accoglienza resti centrale, come anche quello della vita e, naturalmente, del dialogo tra i popoli nel nome della convivenza e dell’integrazione.