Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Edoardo Sassi per il Corriere della Sera - Roma
l ambasciatore americano lewis m eisenberg e anna coliva
Acclamato come il più grande e rivoluzionario artista del XX secolo, Pablo Picasso fu, oltre che pittore, anche scultore. Un' attività da sempre meno celebrata, ma che pure accompagnò l' intero e lungo arco creativo del genio spagnolo, come documenta la mostra Picasso.
La scultura, aperta al pubblico da domani al 3 febbraio sui due piani espositivi della Galleria Borghese.
Cornice d' eccezione dunque - uno dei musei più belli al mondo - per 56 invenzioni del prolifico e vulcanico artista, classico e avanguardista al tempo stesso, colui che dal Cubismo in giù (o in su) fu l' inventore di tutti o quasi i nuovi linguaggi artistici del secolo.
Curata da Anna Coliva e Diana Widmaier-Picasso (figlia di Maia, nipote dell' artista), costruita con prestiti concessi da musei internazionali o direttamente dagli eredi, l' esposizione è un ampio e affascinante focus su un' attività che lo stesso Picasso tenne in gran parte privata, quando non del tutto segreta, durante la sua vita.
silvia fortini roberto mancini
Affiancandola però sempre alla pittura, da cui non è nemmeno sempre distinguibile secondo tradizionali gerarchie, come provano la Donna seduta (figura in legno dipinto che affiancata allo Spinario della Borghese, copia rinascimentale da originale ellenistico, da sola vale la visita), o le belle teste di uomini barbuti in lamiera tagliata, piegata e colorata, o ancora i sei tableaux-reliefs in cartone ispirati a strumenti musicali, le celebri Chitarre, dove il segno pittorico si intreccia a corde, chiodi, fermacapelli, bottoni o pezzetti di tulle appartenuti a Olga, ballerina e prima moglie di Pablo. Questi, come tanti altri pezzi esposti, rimasti tutta la vita nei vari atelier di Pablo.
«Artigiano, assemblatore, modellatore e costruttore, l' artista - come scrive Diana Picasso - esplorò ogni possibile mezzo e tecnica. Modellò gesso e argilla, intagliò totem in pezzi di legno, saldò il ferro, incise ciottoli, assemblò oggetti incongrui, piegò carta, cartone e lamiera, e usò il bronzo per garantire la durata delle sue scultore. Tuttavia non investigò le possibilità del marmo». Picasso, come ebbe a dire anche André Breton, non aveva infatti «pregiudizi sulla materia».
l ambasciatore americano lewis m eisenberg
E l' antologia di esemplari in mostra testimonia questa incessante vocazione sperimentale con cui, grazie a materiali innovativi - ad esempio la testa fatta con una scatola di sigari in Donna con arancia - Picasso oltrepassò, attraversandola, la statuaria classica, inventando un mondo di forme originalissime in cui tutto rientra e tutto al tempo stesso è superato: eredità dell' antico e arte africana, erotismo e autobiografia. Immancabili, a questo proposito, le figure ispirate ai tanti amori, da Fernande (due Teste, 1906 e 1909, più un profilo inciso su una pipa), all' ultima musa Jacqueline Roque, passando per Marie-Thérèse e Dora Maar.
pietro salini con la moglie opere di picasso (2) luigi ficacci roberto d agostino dino trappetti paolo d amico luigi ficacci maddalena letta noemia d amico luigi ficacci moroello diaz della vittoria con la moglie opere di picasso (1) silvia venturini fendi ginevra elkan
la principessa nicoletta odescalchi dino trappetti dsc 2948 dsc 2955 dsc 2959 dsc 2961 dsc 2985 isabella borromeo ugo brachetti peretti delfina delettrez fendi giuseppe recchi bernabo bocca benedetta geronzi isabella borromeo ugo brachetti peretti judith ann eisenberg isabella ferrari con le figlie isabella ferrari ivonne scio
dsc 2793 anna federici dsc 2847 alessandra cerasi paolo barillari dsc 2784 dsc 2786 dsc 2788 dsc 2791
picasso picasso picasso picasso picasso
luigi chiariello con la figlia celeste
dsc 2936 dsc 2934 dsc 2930 dsc 2916 dsc 2909 dsc 2856 dsc 2917 dsc 2840 dsc 2826 dsc 2823 dsc 2817 dsc 2813 dsc 2812 dsc 2804 dsc 2802 dsc 2798 dino trappetti dsc 2779 bruno vespa con la moglie augusta iannini delfina delettrez fendi e dsc 2782 bernabo bocca pietro salini beatrice e nicola bulgari